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Clorofilla Belluno

Clorofilla Belluno – Arti pubbliche in città

Arti pubbliche a Belluno, questo il leitmotiv di Clorofilla Belluno: una rassegna culturale che ha colorato la nostra città e ha regalato tanti momenti di riflessione.

Edifici abbandonati, tristi testimoni di un passato che ha lasciato dietro di sé vecchi ruderi cui nessuno prestava più la minima attenzione, fino a quando alcuni artisti, italiani e stranieri, hanno restituito loro una nuova linfa, attraverso copiose pennellate di colore e vivaci rappresentazioni, tutte realizzate secondo uno scopo preciso: offrire degli spunti, delle nuove prospettive, a chi si ferma per osservarle.

Clorofilla – Il progetto

Clorofilla è un progetto nato dall’idea dell’artista Ericailcane in collaborazione con la Casa dei Beni Comuni, con l’intento (riuscito alla perfezione) di dare nuova vita ad alcuni spazi pubblici del comune di Belluno e della provincia intera.
Tra la fine di giugno e gli inizi di luglio i bellunesi hanno visto l’ex torretta Enel di Baldenich trasformarsi in un omaggio all’astuzia bellunese: la lince raffigurata infatti ricorda l’episodio passato alla storia come la Beffa di Baldenich.
Allo stesso modo la rondine che vola sulle vetrine dell’albergo di via Loreto pone l’attenzione su un altro tema centrale del nostro tempo, quello dell’immigrazione, ricordando il Quota Act del 1921, primo provvedimento a limitare l’ingresso di cittadini stranieri in un paese.

Molti altri sono i siti a cui Clorofilla ha ridato energia e molti gli artisti che si sono adoperati per la riuscita di questa bella iniziativa, che ha saputo coinvolgere la popolazione bellunese con workshop ed incontri dedicati all’arte, alla musica, al territorio e alla natura.

Clorofilla – Street Art

Clorofilla Beluno ha portato l’arte fuori dai musei, ha fatto della Street Art una realtà consolidata che si integra bene con il territorio e che è capace di valorizzare quegli angoli troppo spesso dimenticati, lasciati in balia del degrado e dell’oblio.
Grazie a Clorofilla l’arte é diventa comune: uno strumento di condivisione e aggregazione.

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I Doghi de na olta

I Doghi de na olta sono i giochi di un tempo, quelli con cui si divertivano i nostri nonni armati solo di noccioli di frutta, sassi, tappi di bottiglia e molta fantasia. Ecco come giocavano i bambini di un tempo, molto prima dell’arrivo dei videogiochi.

Questo fine settimana, dalle ore 16:00, l’Antico Borgo di Belluno ospita i bambini e le loro famiglie in Piazza Mercato per conoscere da vicino i giochi del passato e per vivere un’esperienza allegra e divertente nella loro città.

Partecipando a I Doghi de na olta, i bambini avranno anche l’opportunità di imparare un modo diverso di divertirsi! Come? Un artigiano insegnerà loro a realizzare un fisciòt (caratteristico fischietto bellunese) con della semplice terra; i bambini potranno poi portare a casa la loro simpatica creazione come ricordo.

L’evento organizzato dall’Antico Borgo è un’iniziativa molto bella e istruttiva per i bambini. Infatti il recupero dei giochi tradizionali, (i doghi de na olta, appunto) rappresenta la riscoperta della nostra storia, delle nostre origini e sviluppa il senso di appartenenza. Inoltre il gioco stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità, l’ingegno; con il gioco il bambino si adatta e si avvicina alla società degli adulti, con semplicità e naturalezza.

 

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Belluno Summer Run

La Belluno Summer Run è una corsa in notturna fissata per giovedì 6 agosto a Belluno.

Una manifestazione non competitiva dedicata agli amanti del running, che potranno sgambettare per le vie del centro della città, lungo un tragitto di 5 chilometri che tocca gli angoli più conosciuti di Belluno.

 

Il programma della Belluno Summer Run prevede il ritrovo dei partecipanti in Piazza dei Martiri alle ore 18:00 per la consegna dei pettorali e le ultime iscrizioni, mentre la partenza dei corridori è fissata per le 20:30.

Alle 22:00 le premiazioni finali per i primi cinque classificati della categoria individuale assoluta maschile e femminile, i primi dieci classificati della categoria under 12  ed i gruppi più numerosi. Per tutti gli altri tanti premi a sorteggio.

 

Belluno Summer Run – Iscrizioni

La Belluno Summer Run è aperta a tutti: adulti e bambini, ma possono partecipare anche i gruppi sportivi (composti da almeno 10 persone) e le famiglie, con un minimo di 5 partecipanti per ogni nucleo famigliare.

Per iscriversi alla Belluno Summer Run c’è tempo fino a mercoledì 4 agosto online sul sito internet dedicato alla Belluno Summer Run  oppure presso alcuni punti della città:

 

  • Vision Ottica Centrale – via Matteotti 3B, Belluno
  • Mito Sport – via Andrea di Foro 107, Belluno
  • Consorzio Belluno Centro Storico – piazza dei Martiri 2, Belluno
  • Sport 203 – frazione Le Campe 6, Agordo, Belluno

 

Per chi decide di partecipare solo all’ultimo momento, le iscrizioni restano aperte fino a 15 minuti prima della partenza e possono essere effettuate in loco.
Cosa state aspettando allora?
Iscrivetevi subito alla prima corsa in notturna della città di Belluno e non preoccupatevi di scegliere la maglietta: al momento del ritrovo vi verranno fornite una canotta di colore rosso e una divertente collana hawaiana.

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Il tour italiano di Aperol Spriz a Piave Beach

Il Parco Fluviale di Lambioi in collaborazione con Bellunolanotte, Sportivamente Belluno e Comune di Belluno, ospiterà la tappa del tour italiano di Aperol Spritz.

Venerdì 10 luglio il Parco Fluviale di Lambioi ospiterà una tappa del tour italiano di Aperol Spritz – “Hostaria del Vecio Aperol Spritz”.

Aperol Spritz porta l’esperienza dell’aperitivo nelle locations più caratteristiche e inaspettate del Veneto, valorizzando le radici storico-culturali dello spritz e promuovendo la tradizione e le curiosità del territorio. Direttamente dagli anni ’70 arriverà il mitico pulmino van della Volkswagen sinonimo di viaggio e libertà, allestito ad hoc e trasformato in postazione “chiosco bar”. Sarà affiancato da un banco di “cicchetti” tipici preparati da un ristoratore locale, che farà da ambasciatore raccontando menù e ricette.

Un barista professionista invece insegnerà la ricetta per preparare nel migliore dei modi la bevanda che accompagna i nostri aperitivi, e due ragazze immagine offriranno gratuitamente lo spritz fino a esaurimento scorte!

Non mancherà di certo la musica! Il van infatti accoglierà anche un dj con musica dalle ore 18.00 fino alle 23.00 .

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Visite guidate a Belluno

Visite guidate a Belluno, alla scoperta della città: tre appuntamenti in compagnia della guida turistica Marta Azzalini per conoscere gli angoli più suggestivi ai piedi del Serva.

Borgo Piave – 4 luglio, ore 17.00

Il primo appuntamento con le visite guidate a Belluno consiste in una bella passeggiata dalle mura della città fino all’antico porto.
Uno sbocco sul fiume Piave utilizzato nel corso dei secoli passati per il commercio legato alle attività manifatturiere collocate nel piccolo borgo: zattieri, falegnami e fabbri erano infatti gli artigiani più attivi di Borgo Piave.

Belluno inedita – 18 luglio, ore 17.00

Belluno sotto un altro punto di vista, inedito e dato spesso per scontato capace però di regalare grandi emozioni.
Una visita guidata  a Belluno per soffermarsi ad osservare il profilo della città con occhio attento alle fucine, ai canali, ai campanili e alle mura tra i due borghi principi di Belluno.

Borgo Prà – 8 agosto, ore 17.00

Nato sulle rive dell’Ardo, Borgo Prà raccoglie arte e tradizione: qui sorsero botteghe artigiane dedite alla lavorazione del ferro e dei metalli, accanto a deliziose chiesette, fontane e ponti.

 

Per partecipare alle visite guidate basta iscriversi presso il Centro Culturale Piero Rossi, in Piazza Piloni, dove sono anche fissati ritrovi.
Per avere maggiori informazioni vi consigliamo di contattare il Centro telefonando ai numeri: 0437.27030 – 392.0402834, oppure inviando una mail all’indirizzo: centroculturale@dolomitipark.it.

belluno, castion, Curiosità, eventi

La magia di San Giovanni Campanot

Una storia di fuoco e di acqua, di sogni e di desideri. 

Molti di voi sanno che da venerdì 19 a domenica 28 giugno ci sarà la famosa Festa di San Giovanni Campanot a Castion, l’evento che apre l’estate bellunese con un programma più ricco e più invitante di sempre!

Quello che invece forse non tutti sanno è che questo evento è avvolto da un alone di magia e di mistero.

Cosa c’entrano l’acqua e il fuoco con la festa di San Giovanni?

Ve lo spieghiamo subito.

Dovete sapere che esiste un rito antichissimo, magico e propiziatorio, che veniva svolto proprio nella notte di San Giovanni.

Si racconta che in tempi antichi, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, gli abitanti di Castion si recassero di notte a raccogliere alcune piante ed erbe speciali intrise di rugiada, simbolo di purificazione.

Dopo averle raccolte, i castionesi raggruppavano le piante vecchie e rimaste inutilizzate e ne facevano un falò, altro simbolo di purificazione.

Questo falò, però, in realtà era magico: si narra che a chi lo saltava venisse concessa la possibilità di cambiare vita e che tutti i suoi sogni venissero realizzati. Immaginatevi quindi queste persone in fila dietro il falò, tutte con gli occhi chiusi e intente ad esprimere i loro desideri fino al momento di fare un bel salto, col cuore pieno di speranza per l’avvenire e con la certezza che dopo quel gesto avrebbero per sempre cambiato vita.

Ma le piante raccolte nel corso della notte, vi starete chiedendo?

Beh, veniva preparato il cosiddetto “mazzetto di San Giovanni” composto in particolare da nove erbe, tra le quali non doveva assolutamente mancare l’iperico. Una volta preparato il mazzetto, esso veniva riposto con cura sotto il cuscino. Dormendoci sopra era possibile riuscire ad acquisire un dono magico: la facoltà di avere sogni premonitori.

Che dire amici di Adorable, è una storia di magia che arriva da lontano e che ci porta anche lontano: ci fa viaggiare nel tempo e nello spazio, alimenta la nostra fantasia e arricchisce la nostra sensibilità. Ma e se fosse vero? Se con questi semplici gesti i nostri desideri si realizzassero? Se potessimo prevedere il futuro?

Alla fine, tentar non nuoce.

 

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La leggenda del Mazarol

Oggi vogliamo raccontarvi una bella favola che parla di un personaggio curioso che fa parte della cultura bellunese: stiamo parlando del Mazarol.

Chi è il Mazarol? Un esserino dispettoso che abita i verdi boschi delle Dolomiti: è tutto rosso e saltella di qua e di là per le radure, comparendo quando meno ce lo si aspetta. Ha una casacca turchese, un cappello rosso a punta e degli zoccoli di legno e ha il potere di far cadere in uno stato di oblio chiunque calpesti le sue impronte.

Ma perché il Mazarol è così popolare nel bellunese?

Beh, mettetevi comodi e leggete questa bella storia.

C’era una volta una bellissima fanciulla che viveva in un piccolo paesino della Valbelluna e che un giorno decise di andare a raccogliere dei frutti di bosco maturi e succosi.  Capitò che per sbaglio la splendida fanciulla appoggiò il suo piedino proprio sopra un’impronta del Mazarol e, non appena lo fece, una forza inspiegabile la spinse a correre nel bosco fino a raggiungere una piccola caverna.

All’interno della caverna stava il Mazarol che prontamente, come se la stesse aspettando, le diede il benvenuto e le si avvicinò: la guardò dritta negli occhi e dolcemente le alitò sul viso; così facendo, la ragazza dimenticò tutto ciò che sapeva: da dove veniva, chi erano i suoi genitori, il suo stesso nome, tutto il suo passato.

Passarono i mesi in tranquillità: la dolce fanciulla trascorreva le sue giornate pulendo e sistemando la caverna, e in cambio il Mazarol le insegnò la preziosa arte della caseificazione. Dapprima le spiegò come fare il burro, poi la ricotta, un altro giorno ancora le insegnò a fare il formaggio e così, mentre il tempo passava, la splendida fanciulla diventava un’eccellente caseara.

Un giorno, però, il Mazarol decise che era tempo per la fanciulla di aiutarlo anche nelle faccende del pascolo: così la condusse all’aperto, sui prati di montagna, e le comandò di badare agli animali prestando però molta attenzione a non smarrire nemmeno un capo; la ragazza, felice, spensierata e finalmente all’aria aperta, camminava seguendo le mandrie quando tutto ad un tratto giunse su uno spuntone di roccia dal quale si vedeva tutta la valle. E indovinate un po’? In un attimo vide il suo villaggio, lo riconobbe e l’incantesimo magicamente svanì. La chiesa, la sua casa, i prati, la piazza e assieme a queste immagini il caro ricordo dei suoi genitori, dei suoi amici le tornarono alla mente con una lucidità disarmante.

Fu così che si mise a correre a perdifiato verso la sua casa, senza dar retta al Mazarol che urlava come un pazzo per fermarla. Per convincerla a tornare indietro l’omicciolo le promise addirittura che se fosse rimasta con lui le avrebbe insegnato ad estrarre la cera dal siero del latte, ma la ragazza non si fece tentare e corse ad abbracciare i suoi cari.

Arrivata al suo paese raccontò la sua incredibile avventura; ci fu una grande festa in suo onore e la splendida fanciulla insegnò ai suoi compaesani l’arte della caseificazione: burro, formaggio, ricotta e tutti i deliziosi prodotti tipici del territorio delle Dolomiti.

E come si fa ad estrarre la cera dal siero, vi starete chiedendo? Non possiamo rispondervi perché non lo sappiamo. L’unico consiglio che possiamo darvi è di mangiarvi un bel pezzo di formaggio bellunese per consolarvi!

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Street Boulder Belluno 2015

Un’intera città trasformata in palestra d’arrampicata

Al via la seconda edizione dello Street Boulder Belluno, manifestazione di arrampicata urbana organizzata dall’associazione Party Block e patrocinata dal Comune di Belluno che avrà luogo sabato 6 giugno 2015 nel centro storico della città.

Un’iniziativa grazie alla quale tutti quelli che vorranno, previa iscrizione, potranno divertirsi provando a scalare uffici, edifici pubblici, banche e negozi della città di Belluno in totale sicurezza (e rigorosamente sorvegliati): un’attività che può sembrare insolita, ma che garantisce tanto divertimento e che sta sempre più prendendo piede in diverse zone d’Italia, e non solo.

Matteo Lazzarin, uno degli organizzatori dell’evento, ci racconta che manifestazioni come questa rappresentano un potente strumento di aggregazione sociale in grado di coinvolgere davvero tutti: ragazzini che partecipano accompagnati dai genitori, esperti alpinisti, ma anche mamme, papà, nonni, e chi più ne ha più ne metta. Insomma: l’unico requisito necessario è avere voglia di divertirsi e di sperimentare cose nuove.

Lo Street Boulder edizione 2015 è patrocinato dal Comune di Belluno: questa manifestazione, infatti, riesce a coniugare in maniera innovativa un evento sportivo con la promozione del territorio, mettendo in evidenza gli aspetti culturali e paesaggistici; inoltre sottolinea il legame indissolubile che intercorre tra la città di Belluno e l’ambiente alpino.

La gara coinvolge circa 15 aree del centro storico, mentre i percorsi tracciati sono 44 e di differenti livelli: dall’amatoriale fino al semiprofessionistico.

Le iscrizioni apriranno in Piazza Duomo, dove sarà allestito il Campo Base, alle ore 13.00 di sabato 6 giugno e la gara inizierà alle ore 14.00. I partecipanti avranno 5 ore per cercare di risolvere il maggior numero di blocchi sparsi per il centro città.

Alle 20.00, invece, si terrà la sfida finale, con i migliori atleti che si contenderanno il titolo di vincitore.

Alla gara seguirà lo Street Boulder After Party, che si terrà come lo scorso anno in Piazza Duomo. Durante la serata ci sarà tanta buona musica grazie al Dj Bubble e saranno numerosi, inoltre, gli stand enogastronimici.