belluno, belluno, Cultura, eventi, evidenza, EX TEMPORE, homepage

XXXIV EX TEMPORE 2019

DI SCULTURA SU LEGNO

Torna l’appuntamento con l’Ex Tempore di scultura su legno!! Il tema che il Consorzio ha deciso di assegnare agli artisti è: NASCERE E RINASCERE, un modo per ricordare la catastrofe causata dalla tempesta Vaia e allo stesso tempo rappresentare un’occasione di rinascita collettiva e culturale del territorio. 

Ad ogni artista verrà fornito legno di larice proveniente dai boschi abbattuti dalla tempesta Vaia, donato dal Comune di Livinallongo.

IL PROGRAMMA: 

  • Martedì 5 novembre 2019 – ORE 11.30
    Camera di Commercio – Via Roma 
    Inaugurazione e presentazione dei 19 scultori partecipanti all’Ex Tempore. 
  • Dal pomeriggio di martedì 5 a sabato 9 novembre 2019
    Gli scultori saranno al lavoro nelle vie e piazze del centro storico di Belluno.
  • Domenica 10 Novembre 2019 – ORE 16.30
    Sala Muccin del Centro Congressi Giovanni XXIII in Piazza Piloni, Belluno
    Ci sarà la cerimonia di chiusura ed assegnazione dei Premi “Giuria ANFAO” con tema “NASCERE, RINASCERE”, “Stampa Bellunese” assegnato da una Giuria di giornalisti locali, “F.I.D.A.P.A.” assegnato dalla Federazione Italiana Donne.
  • Da lunedì 11 a domenica 17 novembre 2019 presso il Chiostro del Centro Congressi Giovanni XXIII, Piazza Piloni, Belluno
    Ci sarà l’ESPOSIZIONE AL PUBBLICO delle sculture realizzate durante il simposio e votazione per l’assegnazione del Premio “Città di Belluno Assicuratrice Val Piave” all’Artista più votato dalla popolazione ed il Premio “Bambini” all’Artista più votato dagli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primarie.fvg
    –> ORARIO DI APERTURA: da lunedì a domenica dalle 10 alle 17

EVENTI COLLATERALI – IL PROGRAMMA: 

  • Da martedì 5 a domenica 10 novembre 2019
    Concorso fotografico dal tema “NASCERE, RiNASCERE – la furia della natura” a cura del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi”.
    Le fotografie dovranno essere scattate durante lo svolgimento del Simposio e consegnate entro lunedì 11 novembre 2019. –> Regolamento completo sul sito www. bellunocentro.it.

    Esposizione di bozzetti e piccole sculture nelle vetrine dei negozi del centro di Belluno.
  • Da martedì 5 a sabato 9 novembre 2019 
    Ci sarà un LABORATORIO DIDATTICO E SOLIDALE a cura di Mauro Lampo Olivotto, al fine di realizzare un’opera d’insieme a scopo benefico che raffigurerà un basilisco, il drago presente nello stemma del Comune di Belluno.
    La scultura a tutto tondo avrà una pianta di 7 x 1,60 m ed una altezza di 4,5 m di abete e cirmolo e verrà realizzata insieme a studenti delle scuole del Bellunese (tutte le mattine tra le 9 e le 12 su prenotazione) e a giovani diversamente abili in collaborazione con ASSI SPORT ed il Campione Paraolimpico Oscar De Pellegrin (tutti i pomeriggi dalle 14 alle 18) presso il portico di Palazzo Minerva in via Rialto.
    Si ringrazia GIESSE Risarcimento Danni e MONTURA abbigliamento sportivo per aver contribuito all’organizzazione dell’evento.
  • Sabato 9 e domenica 10 novembre 2019 – dalle ore 9.00 alle ore 19.00
    Piazza dei Martiri, Belluno

    Mostra mercato “legno e dintorni” dedicata all’arte e all’artigianato ligneo. 
  • Domenica 10 novembre 2019 – dalle ore 10.30 alle 17.30
    Piazza dei Martiri, Belluno

    Ludoteca itinerante Il Soffione – giochi tradizionali in legno.
belluno, belluno, Cultura, Curiosità, eventi, evidenza, Rassegna

Passi e Trapassi 2019

Torna la rassegna culturale sui temi della morte e del morire!

…Aspettando Passi e Trapassi…

Da sabato 26 ottobre a giovedì 7 novembre: Aspettando Passi e Trapassi: PAROLE IN VETRINA 

Sabato 26 ottobre (dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00): Aspettando Passi e Trapassi: PAROLE IN VETRINA 



Il Programma completo!

  • Sabato 2 novembre

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
A.A.A. MORTE IN VENDITA: Galleria di immagini di Riccardo Pirrone, KiRweb per Taffo Funeral Services

ORE 20.30 – Sala Bianchi
SCHERZARE CON LA MORTE È UN MODO PER NON AVERNE PAURA: Come utilizzare correttamente l’umorismo sui social e creare una community attiva dietro un brand

  • Domenica 3 novembre

ORE 11.00 – Cimitero Prade
LE PAROLE DEI VIVI PER I MORTI: Volti e frammenti di vita dietro le iscrizioni funerarie del cimitero di Prade 

ORE 17.30 – Libreria La Talpa
MORIRE TRA LE FIABE: Chi muore e si rivede (o no) nelle fiabe 

  • Lunedì 4 novembre

ORE 17.30 – Libreria Mondadori
ARRIVEDERCI SIGNOR ČAJKOVSKIJ: Incontro con gli Autori: presentazione del libro di Laura Pariani e Luca Fantini, ed. Sellerio, 2019 

ORE 20.30 – Sala Bianchi
OLTRE IL SILENZIO: Esperienze e parole per sopravvivere alla morte

  • Martedì 5 novembre

ORE 17.30 – Libreria Le due Zitelle
PERCHÉ COMINCIO DALLA FINE: Incontro con l’Autrice: presentazione del libro di Ginevra Lamberti Ed. Marsilio 2019, interviene Cristina Da Rold

ORE 20.30 – Teatro Comunale
DEI SEPOLCRI SONORI: Suoni e Parole oltre la morte

  • Mercoledì 6 novembre

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
DEATH CAFÈ: A proposito di morte: scambio e confronto conviviale

ORE 20.30 – Sala Bianchi
LA CHIAMATA DEL REGGIMENTO: Dino Buzzati e la morte

  • Giovedì 7 novembre

ORE 20.30 – Palazzo Bembo
COMARE MORTE, FIABE E NARRAZIONI: La morte nelle fiabe europee, i morti nella narrazione popolare bellunese. Parole e musica 

  • Venerdì 8 novembre

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
IL SORRISO DI DROGO: Dino Buzzati e la morte 

ORE 20.30 – Sala Bianchi
IL SIMPATICO DE CUIUS: Il ridicolo e l’osceno delle parole della morte

  • Sabato 9 novembre

ORE 15.00 – Cimitero Prade
LE PAROLE DEI VIVI PER I MORTI: Volti e frammenti di vita dietro le iscrizioni funerarie del cimitero di Prade

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
L’IMPORTANZA DEL PERDERE: una riflessione sulla perdita

ORE 20.30 – Sala Bianchi
MORIRE TRA I FUMETTI: Chi muore e si rivede (o no) nei fumetti 

  • Domenica 10 novembre

ORE 11.00 – Cimitero Prade
ULTREYA VA: Quanti finali per un cammino 

ORE 13.45 – Cimitero di Feltre
IL CIMITERO MONUMENTALE DI FELTRE TRA STORIA E MEMORIA: Passeggiata guidata con Isabella Pilo

ORE 21.00 – Teatro Comunale
AMORE 414: Uno spettacolo di RadioTeatro della Compagnia “Quellicheconlavoce” 

belluno, eventi

Il fine settimana è alle porte…

Carissimi amici di Adorable, vi lasciamo un paio di consigli per questo fine settimana! Le proposte per questo weekend sono varie e per tutti i gusti, ma il Teatro la fa da protagonista!!

 

Tutto male finché dura 

Le Due Zitelle ci aspettano sabato con un grande appuntamento…Un quadro della nostra contemporaneità che appare degradata, senza mai diventare degradante.

 

Misura per Misura 
Misura per misura è una commedia cupa ed attuale, immersa nell’attrazione del male e nella fascinazione dell’ambiguo.
In scena un mondo fuori di sesto, contagiato da un virus segreto che ammalia e ammorba la società e i rapporti.

 

Mostra di Gabriel Pacheco – Lo specchio delle immagini
Una grande mostra d’illustrazioni vi aspetta, resterà aperta fino al 6 gennaio! Non perdetevela…

 

AEROS
…cosa fare domenica? Magari si potrebbe andare a Teatro!!! Una grande occasione per poter ammirare uno spettacolo nato dalla creatività di tre grandi esponenti della danza internazionale!!… non lasciatevi scappare questo appuntamento!!

 

 

 

belluno, Cultura, evidenza, homepage, percorsi

A “Caminhada” Via Sottocastello torna-se num percurso de arte

Alguma vez fez uma caminhada ao longo da Via Sottocastello, em Belluno? Se ainda não o fez, recomendamos vivamente a fazê-lo: a rua foi decorada com pinturas de parede, que têm como seu assunto um valorizado edifício desaparecido. Sabe qual? 

Para a requalificação da Via Sottocastello decidiram apostar na decoração de pinturas que têm como tema o palácio chamado “CAMINATA”, edifício que se apresenta como um dos mais prestigiosos no planeamento urbano e história da arquitetura da cidade.

Está previsto a realização de 5 murais em vários edifícios da via, de pequenas dimensões, que têm como tema o palácio acima e os fragmentos do mesmo, que são hoje em dia coletados e preservados nas coleções do Museu Cívico

Os temas representados na Via Sottocastello da Marta Farina

Vejamos especificamente o que foi representado nas paredes da Via Sottocastello, através das palavras de Marta Farina, a artista do projecto:

Os temas escolhidos estão naturalmente ligados às imagens chegadas até nós, imagens que coletei e selecionei, estudando os vários textos sobre Caminata, disponíveis na Biblioteca Cívica. A primeira imagem, a mais importante da série, irá reproduzir fielmente o desenho preparatório de Melchiorre Toller, realizado em cerca de 1835 e denominado “Fachada do Palácio do Antigo Conselho dos Nobres de Belluno”.

Os outros 4 murais a serem realizados, escolhi em vez de reproduzir fielmente e sem qualquer interpretação dos temas, alguns fragmentos de afrescos preservados no Museu Cívico. No palácio existiam alguns ciclos de afrescos de Pomponio Amalteo e Jacopo Da Montagnana: de ambos os artistas, existem apenas alguns pequenos fragmentos de decorações da parede e são apenas alguns desses fragmentos que pretendo reproduzir nas paredes. Trata-se, no caso de fragmentos, de assuntos humanos: Serão reproduzidos rostos e cabeças de homens e mulheres.

caminada caminada 2 caminada 3

 

O projeto “La Caminada” é editado por Marta Farina para o Município de Belluno.

 

Chiesetta San Pellegrino
belluno, Curiosità, evidenza, homepage

A Igreja de San Pellegrino, um “mundo” poético

Localizada a poucos minutos do centro da cidade de Belluno, nasceu em algum momento nos meados do século XV como uma capela e era o lugar do coração de Dino Buzzati, que descansa lá para sempre. É a Igreja de San Pellegrino, um oratório antigo amarrado à família do santuário que está localizado no lado esquerdo do Piave, Visome. 

A Igreja de San Pellegrino não passa despercebida: as suas linhas são algo de mágico, enquanto a cor vermelha típica é ainda mais extravagante graças ao verde intenso da vegetação que a rodeia. Não é difícil visualizar, porque Dino Buzzati escolheu descansar aqui, seu lugar de nascimento, mas também um lugar de refúgio e de retorno a toda a sua vida.

Villa Buzzati e a Igreja de San Pellegrino

A Igreja de San Pellegrino é um antigo oratório fundado no século XVI, ligado ao Santuário, família de notários e farmacêuticos, o grande Conselho de Belluno em 1547 e recentemente extinta em 1735: o seu símbolo aparece sobre o sino datado de 1532.

A vila, em que a igreja está integrada, é parte do complexo agrícola-residencial do Santuário que remonta a 1535, sob o qual o grupo de Cesare Buzzati em 1811 tinha construído o edifício que podemos ver hoje: trata-se de um dos mais representativos do estilo romântico do início dos anos 800, com alguma adição de neo-gótico no final do século.

O exterior da villa está decorada com afrescos de pintores da época, incluindo o mais conhecido, Pompeo Molmenti. É o no próprio lado exterior da vila, na estrada, que surge a característica Igreja de San Pellegrino.

A estranha planta da Igreja de San Pellegrino

Como já vimos, a igreja é um antigo oratório do século XVI, construída por Jacopo Sacellus.

Mas como é estruturada? A disposição da planta do edifício é bastante estranha: a pequena igreja tem um núcleo decagonal rodeado por um deambulatório interrompido pela torre do sino, localizado exatamente atrás do altar, exceto em três lados da zona de entrada que dá para a estrada. Porquê isto? Para separar o espaço central, aberto a todos os fiéis, da parte reservada aos proprietários da vila, que puderam participar mediante as janelas especiais rastreadas por uma treliça de madeira.|_

O núcleo original do pequeno edifício sagrado – talvez construído em meados do século XV, aparentemente com a fisionomia da capela – parece permanecer alguns vestígios incorporados da estrutura da atual sacristia.

Dino Buzzati e a Igreja de San Pellegrino

O escritor local Dino Buzzati passou na vila junto à igreja os seus verões de infância; amei este lugar, ao ponto que se torna fortemente o símbolo de refúgio e retorno de toda a sua vida: o charme do edifício, ainda visível hoje, exerce sobre ele uma influência importante da mesma forma de percepcionar o espaço.

“(Villa San Pellegrino) representa um dos pilares do meu “mundo” poético, especialmente do ponto de vista fantástico,” diz a artista numa entrevista.

E, ainda: “…Esta é a casa onde nasci, estes são os prados onde eu aprendi a andar, as plantas, incluindo as primeiras lutas de criança, as fotos, os momentos, as luzes, os sons, a maneira que chegaram as primeiras impressões, as primeiras exaltações espirituais. Estas ervas, arbustos, árvores, valas, caminhos, paredes, quartos, corredores, escadas, livros, móveis, celeiros, sótãos, recebi os primeiros poemas…”.

Foi exatamente nessa igreja de San Pellegrino que Dino Buzzati foi batizado, a 23 de outubro de 1906, e é onde o escritor escolheu descansar para sempre.

A Igreja de San Pellegrino encontra-se na Via Visome, 16, BL.

 

Crédito fotográfico: Francesco Sovilla

veduta Belluno
10 cose da fare, belluno, evidenza, homepage

As 10 coisas que só alguém que cresceu em Belluno pode entender

Se também cresceu em Belluno e arredores há algum tempo, se vive agora aqui ou se mudou de outros lugares, se ocasionalmente se encontra nas ruas da cidade a pensar “ei, o meu dia não foi assim”, se na sua infância não havia vestígios de smartphones, computadores e tecnologias diferentes, se sabe qual é o jogo de Ròlo e Liston foi a sua rede social favorita, então este artigo é para si.

Adorable Belluno volta com a sua rubrica “As dez coisas”, apresentando As 10 coisas que só alguém que cresceu em Belluno pode entender.

10 #São Nicolau

Como esquecer os momentos de puro terrorismo ligado à chegada desta grande personagem? Durante todo o mês de novembro a 5 de dezembro, qualquer desculpa era boa, porque as mães de Belluno alertavam os filhos: “Se não está bom, não chega São Nicolau”.

9 #Liston

A partir dos 12-13 anos, em suma, a partir dessa idade, onde notamos a existência do sexo oposto, as caminhadas infinitas por Liston, quase consumindo a mesma, era a única maneira de admirar a fauna local.

8 #Espigas de milho

Um dos desportos mais populares do verão: executar com o grupo de amigos do senhor infortunado em exercício, que perseguiu com forcado porque lhe roubaram o milho. Que bom que é assado!

7 #Verão

A casa, no verão, tinha a única função de o hospedar à noite para dormir. Um acessório que é totalmente supérfluo, muito pouco interessante em comparação com prados, bosques, pequenas praças, aldeias e campos, onde pode jogar com amigos jogos muitos diferentes e divertidos.

6 #Festival dos Apitos

O evento do ano, qualquer pessoa afirma que foi mesmo o único festival. Quantas pessoas a circular pelas ruas do centro da cidade e aquela estranha confusão nas barracas. Uma profusão de cores, o bom vestido para a ocasião, a aguardar o resultado da loteria e, se tivesse sorte, escapavam do algodão doce.

5 #Primeira Neve

Primeiros dias de neve incertos, sempre mais frios e sempre mais curtos, que finalmente chega: a primeira neve. E agora existe a necessidade de procurar as melhores pistas, para arrastar o trenó ou o “ferion”, em lugares incrivelmente íngremes, com os pés molhados e a bater os dentes. Mas por outro lado, o que importa? A sensação de escorregar rápido na neve fresca, merecia toda a fadiga gasta!

4 #Campos de futebol

A arte de improvisar campos de futebol em qualquer lugar. O único requisito? Que a superfície fosse o mais plana possível. E então vinham as varas, cascalho, chinelos e assim por diante e assim por diante, para marcar as balizas e os limites do campo.

E agora qual o melhor lugar da estrada? Pois os carros eram poucos e o campo de futebol era sagrado: os carros sabiam e tinham aprendido a desviar-se dos “pequenos campos”.

3 #A velha história

Levante a mão se não nunca ouviu falar: se nasceram e cresceram em Belluno e arredores, isto é praticamente impossível. A frase que representa uma certeza, uma maneira de atacar o botão, a abordagem de todas as avós entre os 70 e 90 anos: “Setu fiol de chi ti bel?”, com o acrescento “strucada de ganassa”.

2 #Rolo

O jogo de sucesso que foi, acima de tudo, os recreios no período da Páscoa. O objectivo era fazer rolar o seu próprio ovo colorido na encosta, para afetar outras pessoas que produziam o famoso “chec” (ruído de tiro) e ganhassem uma oportunidade para um novo lançamento.

Q pista fazia-se com um “cop” ou com uma placa de madeira usada para lavar a roupa, e os corantes para os ovos eram estritamente naturais: por exemplo eles usavam “radicele”, a borra de café e até mesmo as cascas das cebolas.

1# Piave

A “piscina” mais popular da área de Belluno, piscina gratuita, assim se chamava… Piave. Era procurar o ângulo do rio mais apropriado para o mergulho e depois nadar na água que estava sempre fria. Mas a diversão estava garantida!

Tendo sempre em conta, como disse Palahniuk, que “A principal razão porque as pessoas estão a sair das cidades provinciais é que mais tarde podem sonhar em regressar. E o motivo que nos resta é sonhar em sair”, podemos dizer- e estamos bastante confiantes- que crescer em Belluno não era mau de todo!

Vocês o que acham? Contem-nos!

 

belluno, Curiosità

O trono do Pai Eterno

Hoje vamos dizer-lhe a fábula que explica a génese das Dolomitas, e de uma montanha em particular, uma das mais belas do mundo. Você quer saber o que? Leia esta lenda.

Depois de criar a maioria das coisas do mundo, o Senhor quis descer à terra para ver de perto.

Percorreu toda a terra de cima a baixo: ficou satisfeito com os rios caudalosos e os córregos delicados, árvores, prados e coloridas flores, que o guiam até praias encantadoras.

Andou e andou e decidiu como uma última etapa, a Itália: na verdade, já sabia que iria tornar-se a sede do sucessor de Pedro (e como duvidar? Ele sabe de tudo) e assim ele decidiu criar em torno da península, tão bonita mas tão vulnerável, as barreiras defensivas. Para as três partes cingiu-se com as águas do mar, mas não a isolou completamente e então pensou em relacioná-la a norte com uma cadeia de montanhas.

Assim nasceram os Alpes Marítimos, Alpes da Ligúria, Costeiros, Greias, Valaisanos, Réticos e assim por diante. O senhor tinha muito o que fazer com todas estas montanhas e fez um ótimo trabalho, após o qual vale a pena parar por um momento para observar. Ele pensou que os Alpes eram simplesmente lindos: aquele majestoso Monte Branco, que institui o Cervino! Mas ele sentiu, no entanto, que o seu trabalho não foi terminado: queria algo ainda melhor, ainda mais majestoso.

Então, impulsionado por essa ideia, deu forma às diferentes montanhas, feitas com um material mágico que, quando atingido pelo sol, fica cheio de reflexos cor de rosa encantando o céu, mas quando é afetado pela lua, transforma a atmosfera em prata.

O senhor trabalhou incessantemente um dia inteiro: afiando os topos das montanhas, desenhou-as cheia de pináculos e cristas e decidiu chamá-las de Dolomitas.

Chegou à noite, no entanto, cansado, decidiu descansar: olhou ao redor, mas, para onde quer que olhasse, via os picos afiados e desconfortáveis. Foi assim que com uma última dolomite, decidiu erigir uma outra montanha em forma de cadeira: estamos a falar do Monte Pelmo, localizado quase no centro do grande anfiteatro das montanhas que rodeia o norte de Itália.

A partir daí o Senhor poderia admirar o seu trabalho: não havia dúvida, fez um bom trabalho. Cansado e satisfeito, adormeceu e quando acordou, por um momento, tentou combinar as características do Monte Pelmo com as outras Dolomitas. Mas então pensou que, lá no fundo, a montanha era linda mesmo assim. E os homens, vendo a montanha com essa forma, iriam lembrar-se da sua presença nessa área tão bonita e, talvez, lhe abordassem uma oração.

Il Gusto dell'Altro
10 cose da fare, belluno

Le dieci cose che ti mancano di Belluno

Ritorna l’attesissimo appuntamento con la rubrica delle dieci cose di Adorable Belluno!

Questa volta ci occupiamo di Belluno da un punto di vista diverso: parleremo della cittadina ai piedi del Serva vista però attraverso gli occhi di chi l’ha dovuta o voluta lasciare.

Sono molte le persone che sono nate qui e che ora vivono altrove e si sono rifatte una vita in un paese straniero, parlano un’altra lingua e respirano odori così diversi da quelli di Belluno.

C’è chi è emigrato per una vita migliore, chi perché si è innamorato, chi è scappato dalla guerra, chi si è allontanato per lavoro e, ancora, chi è partito per un viaggio e ha deciso di non tornare più.

Abbiamo voluto fare un sondaggio tra gli amici di Adorable che vivono in un’altra città, e dobbiamo ammettere che ci avete raccontato delle cose davvero interessanti, talvolta persino divertenti, altre, invece, commoventi.

Siete pronti a leggere la top ten delle cose che risvegliano un po’ di nostalgia ai nativi bellunesi che vivono altrove?

Eccovi serviti!

10 #odori e sapori. Il profumo di fieno appena tagliato, l’odore di neve che si sente verso la fine di novembre. Il mitico panino col pastin che salva la vita dopo i lunghi aperitivi, la polenta con lo schiz che è sinonimo di “casa” e i radici da prà col lardo che non li trovi così buoni da nessun’altra parte.

9 #mercato. L’atmosfera familiare del mercato del sabato mattina, per nulla caotica, in cui tutti si fermano a chiacchierare e a salutarsi ma senza urlare, perché i bellunesi non sono chiassosi.

8 #sagre estive. Con tutto quello che le rende semplici e tipiche, compreso il mangiare su piatti di plastica (che nel tragitto dal banco al tavolo è probabile che si perda qualcosa per strada) e cantare a squarciagola puntualmente le solite canzoni sotto il palco, salvo poi lamentarsi che sono sempre le stesse.

7 #passeggiate. Le camminate dopo pranzo, ma anche le passeggiate pomeridiane. Il fatto che a Belluno esci di casa e dopo pochi minuti ti ritrovi in mezzo al verde. La natura che è a “un tiro di sciop” da casa.

6 #casa. Il fatto che il paese in cui nasci te lo porti dentro. Chiudere gli occhi e sapere esattamente dove ti trovi e cosa ti scorre attorno è una sensazione impagabile.

5 #chiaccherate. La gente che ti saluta per strada o al supermercato e si ferma a fare due chiacchere non programmate.

4 #ombrette. Le ombre di rosso o di bianco, e l’aperitivo della domenica mattina che sembra quasi un rituale. Ma anche il caffè del bar del paese che non è mai solo un caffè, ma una chiacchierata familiare con il barista.

3 #montagne. Svegliarsi la mattina e vedere le Dolomiti rosa. Hanno colori e luci che non si trovano più. E il senso di protezione che danno: circondando Belluno sembra che ci abbraccino, e poi alzando gli occhi sai sempre dove ti trovi.

2 #famiglia. La famiglia che è rimasta a Belluno. Questa è stata la parte più difficile: dovercela fare senza di loro in una città che non conoscevo; ci sono dei momenti in cui la nostalgia mi prende lo stomaco. Alcune volte penso che sarebbe così bello uscire dal lavoro e passare anche solo dieci minuti da mia mamma!

1 #tutto. Non so come esprimere il concetto, ma la verità è che per quanto Belluno non abbia niente (come tanti dicono), beh, per me aveva tutto.

Un grazie di cuore a tutti i bellunesi che vivono altrove e che hanno voluto condividere con noi di Adorable i loro pensieri.

A presto amici!