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… E il Piave mormorò

Grande Guerra e le canzoni dei soldati

Quest’anno ricorre il centenario dalla discesa in campo del’Italia durante la Prima Guerra Mondiale e, anche a Belluno, non mancano i momenti per ricordare quanto accaduto ormai un secolo fa.
La memoria è il sale dei popoli, ricordare il passato è fondamentale: per evitare altri errori e soprattutto per costruire l’identità stessa di una nazione.
Ricordare è il modo migliore per guardare al futuro, non si può andare da nessuna parte se non si ha bene in mente da dove si è partiti.

… E il Piave mormorò

Il Piave è uno dei simboli per eccellenza della Prima Guerra Mondiale, come lo sono anche le memorie lasciateci dai soldati e i canti che essi intonavano nei momenti di pausa dai combattimenti quando, stipati in umide trincee o impegnati in lunghe e faticose marce, riuscivano, grazie alla musica, a farsi coraggio, ad affrontare la guerra con più calore nel cuore.

Domenica 19 aprile il Coro Minimo Bellunese e il Coro Coste Bianche di Negrar (VR) cantano la guerra, alle ore 17:00 nella suggestiva cornice di Ponte Vecchio, proprio sopra le acque del Piave.
Il fiume con il suo fluire lento sembra portare con se i pensieri di quei soldati che hanno vissuto la Grande Guerra, conoscendone i tormenti ma anche i momenti di fratellanza e unione.

Cantare insieme una canzone significava per i combattenti della Prima Guerra Mondiale riuscire ad incontrarsi, a stare insieme, a dimenticare anche solo per pochi attimi le crudeltà di un conflitto che avrebbe sconvolto per sempre le loro vite.
Come quei giovani soldati, i coristi di Belluno e Verona si uniscono in un momento di condivisione e ricordo, regalando a chi li ascolta emozioni senza tempo.