ketchup fatto in casa
Ricette

Ketchup fatto in casa

Ketchup fatto in casa.

Finalmente è arrivato il momento di iniziare ad organizzare qualche grigliata con gli amici, poco importa sei in riva al Piave, oppure nel giardino di casa, ciò che conta veramente sono la compagnia e le vostre capacità alla griglia.
Se siete amanti dai sapori autentici e degli ingredienti genuini scegliete di abbinare alle vostre portate di carne una salsa co il ketchup fatto in casa, utilizzando solo materie prime di qualità.

La ricetta di Cucina con Rob è davvero semplice, scopritela con noi.

Ketchup fatto in casa – gli ingredienti

250 g di pomodori pelati
una mela gialla
una pera
50 g aceto bianco
50 g zucchero
50 g acqua
chiodi di garofano (opzionale)
sale
pepe
peperoncino

Ketchup fatto in casa – la ricetta

Mettere tutti gli ingredienti in una pentola senza sbucciare la frutta ma tagliandola in pezzi da 4 – 5 cm l’uno.
Far cuocere per circa un’ora a bassa temperatura e passare il risultato al mixer.
Far raffreddare prima di servire.

Ketchup fatto in casa – una dritta

La frutta serve a dare consistenza ed evitare di aggiungere troppo zucchero.
La parte più lunga e difficile nella preparazione del ketchup fatto in casa è la cottura della frutta che contiene pectina: usata anche nei preparati che rendono gelatinosa la marmellata con una bollitura veloce.

Buona grigliata a tutti e continuate a seguire la nostra rubrica per scoprire tanti utili consigli di cucina.

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eventi

… E il Piave mormorò

Grande Guerra e le canzoni dei soldati

Quest’anno ricorre il centenario dalla discesa in campo del’Italia durante la Prima Guerra Mondiale e, anche a Belluno, non mancano i momenti per ricordare quanto accaduto ormai un secolo fa.
La memoria è il sale dei popoli, ricordare il passato è fondamentale: per evitare altri errori e soprattutto per costruire l’identità stessa di una nazione.
Ricordare è il modo migliore per guardare al futuro, non si può andare da nessuna parte se non si ha bene in mente da dove si è partiti.

… E il Piave mormorò

Il Piave è uno dei simboli per eccellenza della Prima Guerra Mondiale, come lo sono anche le memorie lasciateci dai soldati e i canti che essi intonavano nei momenti di pausa dai combattimenti quando, stipati in umide trincee o impegnati in lunghe e faticose marce, riuscivano, grazie alla musica, a farsi coraggio, ad affrontare la guerra con più calore nel cuore.

Domenica 19 aprile il Coro Minimo Bellunese e il Coro Coste Bianche di Negrar (VR) cantano la guerra, alle ore 17:00 nella suggestiva cornice di Ponte Vecchio, proprio sopra le acque del Piave.
Il fiume con il suo fluire lento sembra portare con se i pensieri di quei soldati che hanno vissuto la Grande Guerra, conoscendone i tormenti ma anche i momenti di fratellanza e unione.

Cantare insieme una canzone significava per i combattenti della Prima Guerra Mondiale riuscire ad incontrarsi, a stare insieme, a dimenticare anche solo per pochi attimi le crudeltà di un conflitto che avrebbe sconvolto per sempre le loro vite.
Come quei giovani soldati, i coristi di Belluno e Verona si uniscono in un momento di condivisione e ricordo, regalando a chi li ascolta emozioni senza tempo.

Girolamo Segato
belluno, Cultura, eventi

Girolamo Segato: una vita tra passioni e segreti

Girolamo Segato – dalle Dolomiti alle piramidi

Girolamo Segato scienziato, esploratore, cartografo, ma soprattutto uomo curioso e votato alla ricerca, torna ad appassionare i suoi conterranei con quattro incontri a lui dedicati.
Organizzati dall’Associazione Campedel, con il patrocinio del comune di Belluno, una serie di incontri, quattro in tutto, per conoscere da vicino la figura di Girolamo Segato, le sue passioni, i suoi studi e le avventurose vicende che hanno caratterizzato la sua vita.

Nato a Sospirolo, immerso nella natura, impara a conoscere da vicino ciò che lo circonda e apprende dal parroco del paese i primi rudimenti di scienza. In seguito studia a Belluno e diventa egittologo grazie alle sue continue esperienze in Egitto, coinvolto in spedizioni archeologiche a partire dal 1818.

Girolamo Segato – Primo incontro

Il primo dei quattro incontri dedicati alla figura di Girolamo Segato è fissato per mercoledì 15 aprile 2015 alle ore 18:00 presso Sala Bianchi.
In questa serata si potrà conoscere Girolamo Segato e la storia della sua vita attraverso i suoi lavori come naturalista, egittologo, cartografo, disegnatore ed antropologo.
Gli interventi sono a cura del direttore della biblioteca civica di Belluno, Giovanni Grazioli, accompagnato dalle letture di Nanni Dorigo.

Girolamo Segato – Secondo incontro

Nel secondo incontro, l’egittologa Elettra Dal Sie racconta la terra dei faraoni attraverso le esperienze di un viaggiatore veneto del XIX secolo, Girolamo Segato appunto.
Esperto nelle tecniche di mummificazione ed imbalsamazione, il bellunese riesce a sviluppare una propria tecnica, tutta nuova e capace di conservare il colore e l’elasticità dei tessuti.
Un processo, quello ideato da Segato, che resta ad oggi misterioso: nessuno è mai riuscito a conoscere il segreto della sua tecnica, anche se in molti hanno cercato di imitarlo.
Venerdì 24 aprile alle 18:00 in Sala Bianchi, viale Fantuzzi.

Girolamo Segato – Terzo incontro

Il viaggio alla scoperta dell’Egitto continua nel terzo incontro dedicato a Girolamo Segato, con una visita guidata alla scoperta di Villa Patt a Sedico e dei tesori che essa racchiude: dalla torretta egizia fino alla sala etrusca, per un tuffo nel passato a cura di Marta Azzalini.
Mercoledì 29 aprile alle ore 15:30 presso Villa de Manzoni ai Patt, Sedico.

Girolamo Segato – Quarto incontro

L’Egitto è protagonista anche nell’ultimo appuntamento del ciclo su Girolamo Segato con una serata dedicata alle suggestioni egizie nell’arte tra Settecento ed Ottocento, a cura del conservatore del museo civico di Belluno, Denis Ton.
Mercoledì 06 maggio alle 18:00 in Sala Bianchi, viale Fantuzzi.

Il coraggio delle cime - Ararat
belluno, castion, eventi, sport

Il Coraggio delle Cime

Il coraggio delle cime

La Proloco Pieve Castionese propone tre serate dedicate alla montagna e alla passione di quanti decidono di confrontarsi con essa. In gioco non ci sono solo traguardi tangibili, come la conquista di un monte, quello che conta davvero per gli scalatori è l’intenso rapporto che essi riescono a stringere con la natura che li circonda, un po’ madre amorevole, un po’ matrigna crudele.

Tre alpinisti racconteranno, in tre serate diverse, le loro avventure, i loro sforzi, le fatiche e le enormi soddisfazioni che hanno accompagnato ogni loro salita.
Tre appuntamenti per tre luoghi magnifici, carichi di fascino e di ricordi, che senza dubbio terranno gli spettatori con il fiato sospeso.

Dove tutto ebbe inizio – Ascensione sull’Ararat

Angelo Dalla Costa, alpinista esperto, racconta nella prima serata del ciclo Il coraggio delle cime, la sua salita sul monte Ararat, nel 2014.
L’Ararat è il monte più alto della Turchia, con i suoi 5.165 metri

Giovedì 09 aprile, alle ore 20:45 presso la sede C.S. Val Cicogna a Castoi.

Cumbre! – Salita al Cerro Torre

Il coraggio delle cime - Cerro Torre

Luca Vallata ci accompagna alla scoperta del Cerro Torre una delle cime che compongono il Campo de Hielo Sur, in Patagonia.
La meta in questione è considerata una delle più difficili al mondo, sicuramente per la ripidità delle pareti ma soprattutto per la consistenza delle stesse, senza contare che il cocuzzolo è perennemente ricoperto da una spessa lastra di ghiaccio e che le condizioni climatiche della zona non sono affatto piacevoli.

Giovedì 16 aprile, alle ore 20:45 presso la Sala Cooperativa a Cirvoi.

Camminare sulle nuvole di un continente

Il coraggio delle cime - Kilimangiaro

L’ultimo appuntamento con Il coraggio delle cime ha come protagonista una donna: Daniela Mangiola, operatrice naturalistica.
La sua avventura ci fa conoscere da vicino una delle montagne più famose al mondo: il Kilimangiaro, un vulcano formato da tre coni e ricoperto alla sua sommità, da un ghiacciaio perenne. L’impresa di Daniela è stata compiuta in compagnia di Roberto Tormen, Matteo Nart e Dario D’Incal.

Giovedì 23 aprile, alle ore 20:45 presso il teatro san Gaetano di Castion

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e promettono di regalare grandi emozioni, siete pronti a farvi coinvolgere in un’avventura ad alta quota?
Per maggiori informazioni visitate il sito della Proloco Pieve Castionese.

 

 

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Ricette

Focaccia Dolce

Focaccia dolce

Pasqua è ormai alle porte e le tavole di molte famiglie saranno imbandite per festeggiare con parenti ed amici, un occasione per stare insieme, per trascorrere delle ore in allegria e per godere dei piaceri della cucina.
La nostra rubrica culinaria, grazie alle preziose ricette di #cucinaconrob, oggi vi propone un dolce pasquale della tradizione veneta: la focaccia dolce.

Focaccia dolce – gli ingredienti

ingredienti per 5-6 piccole focacce

580 g di farina manitoba tagliata con metà 00
120 g di burro (a temperatura ambiente)
5 uova intere e 2 tuorli
130 g di acqua
130 g di zucchero
la scorza di due arance
una scorza di limone
1 cucchiaio raso di rhum o porto o marsala
mezza stecca di vaniglia
un cucchiaino raso di sale
100 g  di lievito madre rinfrescato (se usate altri lieviti, basta fare la proporzione in base al peso della farina)

per decorare
granella di zucchero e albume

Focaccia dolce – la ricetta

Piccola premessa: per avere la focaccia pronta a mezzanotte, bisogna iniziare verso le 11 del mattino. Ci vogliono più o meno 12 ore di gestazione con lievito madre, con lievito di birra il processo quasi si dimezza.

Procedere con il primo impasto con 120 g della farina, lievito e l’acqua: formare una pastella da far lievitare un’ora.

Aggiungere un uovo, poi a cucchiaiate piano piano 120 g di farina, 15 g di zucchero: far lievitare fino a che non raddoppia. Ci vorrà un’altra ora e mezza almeno.

Aggiungere il secondo uovo e il primo tuorlo alternando 120 g di farina, lavorare e poi 15 g di zucchero: far lievitare ancora fino al raddoppio, due ore e mezza circa.

Aggiungere ai 100 g di zucchero la scorza grattugiata di limone e arancio, la vaniglia e lasciare macerare.

Alternare l’aggiunta della parte liquida restante (nell’ordine 1 tuorlo + 3 uova + il rum ) agli ultimi 220 g farina e ai 100 g di zucchero aromatizzati sopra, facendo sempre assorbire gli ingredienti poco per volta.

Aggiungere, infine, il sale e, assorbito questo, il burro a temperatura ambiente in piccolissimi tocchetti.

Far lievitare l’impasto della focaccia pasquale dolce in luogo caldo e riparato, per tre ore circa.

Formare due focacce. Lasciando riposare 10 minuti la pasta tagliata sarà più facile formarla, tonda con una croce al centro, a treccia o come più piace.

Far lievitare due ore circa prima di infornare. Spennellare con l’albume, mettere la granella se piace (nel mio caso no) e con una taglierina, fare il classico taglio a croce.

Cuocere a 130 gradi in forno preriscaldato possibilmente statico con una bacinella in pyrex con un dito d’acqua (per dare un po’ di umidità) su una teglia forata e far andare per 5-10 minuti a seconda della forma. Alzare la temperatura a 180 per altri 30-40 minuti fino a doratura della focaccia pasquale dolce.

Far raffreddare un’ora almeno in forno spento e aperto su una teglia forata prima di tagliare.

Io sto con gli Hobbit
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Io sto con gli Hobbit

Io sto con gli Hobbit

L’ultimo fine settimana di marzo a Belluno è dedicato agli stili di vita amici dell’ambiente, ecologici e genuini: con l’evento Io sto con gli Hobbit.

Piazza dei Martiri si trasformerà in un’oasi naturale a cielo aperto, dove sarà possibile incontrarsi con la natura, facendosi ispirare dalle fiabe dei boschi, guidati dagli spiriti della Terra di Mezzo, tra leggenda e realtà.

Fatti a mano

Tra le bancarelle lungo il Liston si potranno trovare manufatti e sculture in legno, oggetti di terracotta oppure ceramica e poi ancora splendide tramature a telaio, come ormai ne rimangono poche.

Prodotti creati dalle mani di artigiani che lavorano materie prime totalmente naturali e che realizzano veri e propri capolavori, con pazienza e passione, nel pieno rispetto delle tradizioni artigianali.

Frutti della terra

Io sto con gli Hobbit è anche l’occasione perfetta per conoscere le materie prime vegetali e i delicati prodotti che con esse si possono realizzare, con occhio attento alle esigenze dell’ambiente.

Accanto a saponi, aromi e profumi si possono anche trovare la frutta e le verdure figlie di orti e campi coltivati secondo un’ottica biologica, nei tempi scanditi dalla natura, che non prevarica il lento scorrere delle stagioni e che aspetta silenziosa i momenti più adatti per seminare e raccogliere: solo così il cibo che portiamo in tavola può essere davvero genuino e conservare il proprio autentico sapore.

 

Suggestioni e Natura

Nell’arco dell’evento ci sarà uno spazio dedicato all’arbroterapia (abbraccio degli alberi) a cura dell’Associazione La Via del Cuore di Feltre. Inoltre sarà possibile ammirare alcuni dipinti eseguiti su cortecce e tessuto, ispirati a fiabe e spiriti della natura.

Bimbi e Hobbit

Io sto con gli Hobbit dedica spazio anche ai più piccoli con attività pensate per sbizzarrire la loro fantasia: verrà recitata la favola”La Volpe e il Lupo”e, in seguito, i più piccoli potranno costruire la sceneggiatura del racconto e mascherarsi da Lupo e da Volpe e da altri amici del Bosco, con materiali di riciclo per imparare a conoscere il mondo attraverso esperienze reali capaci di aiutarli a diventare adulti consapevoli e rispettosi.

museo civico belluno - izi.travel
belluno, Cultura, eventi

Quando il museo è smart

Il Museo Civico diventa smart

Quante volte vi è capitato, aggirandovi per le sale di un museo, di soffermarvi davanti ad un’opera per osservarla, cercando qualche indizio che vi aiutasse a comprenderne il più recondito messaggio? Poi stanchi di fantasticare sul perché l’artista abbia scelto quel soggetto e perché abbia deciso di rappresentarlo in quel dato modo, avete deciso di affidarvi alla didascalia per comprenderne il più intimo significato.

Di un’intera mostra, siate sinceri, quante didascalie avete letto? E quante di esse in maniera troppo superficiale?

Ad essere realisti, in un contesto quale è quello contemporaneo, nel quale in pochi ormai si soffermano a leggere con attenzione un testo per più di sei secondi, le lunghe didascalie che accompagnano le opere d’arte risultano ormai superate e noiose. Non vi pare?

L’app che ci guida al museo

Ecco perché il museo civico di Belluno ha scelto izi.TRAVEL, un’applicazione destinata sia ai musei che agli utenti, gratuita e sostenibile, capace di rivoluzionare il mondo delle audioguide.

Izi.TRAVEL infatti permette di realizzare delle audioguide scaricabili su tablet e smartphone, che permettono all’utente di approfondire l’opera che si trova davanti.
L’applicazione inoltre, una volta scaricata, funziona anche off-line.

I musei possono inserire le descrizioni del loro patrimonio storico ed incrementare i contenuti anche attraverso la pubblicazione di ricostruzioni video, che vengono lette dall’applicazione grazie ad un semplice QR code posizionato vicino all’opera.

Gli utenti, dal canto loro, possono recensire i luoghi che hanno visitato e le opere che hanno potuto ammirare per poi condividere la loro esperienza sui social network, dando modo anche a molti loro amici e followers di conoscere tesori artistici poco famosi ma senza dubbio unici e meravigliosi.
Una scelta, quella del Museo Civico di Belluno, fatta soprattutto per richiamare l’attenzione di un pubblico giovane che sembra essere poco attratto dai preziosi tesori artistici che questo piccolo scrigno conserva e che rende disponibili alla fruizione di tutti.

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Costruire un fisciot – Tutorial

La Sagra dei Fisciot si avvicina, ma quanti di voi saprebbero costruire un fischietto a regola d’arte?

Adorable Belluno, con l’aiuto dell’amico Giuseppe De Lazzer, vi propone un tutorial per costruire un fischietto politonale da sfoggiare mentre passeggiate tra le bancarelle del centro di Belluno nel prossimo fine settimana.

 

Come costruire un fisciot

 

Adesso non avete più scuse per costruire il vostro fischietto, liberate la fantasia e buona fischiettata!