Belluno ha una città sorella: la nostra sister city è Bend, città americana dell’Oregon. Le due realtà stanno lavorando insieme a un gemellaggio ufficiale, ma soprattutto hanno da tempo intrecciato un rapporto di amicizia e una vivace rete di scambi reciproci.
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Bellunesi famosi nel mondo
Forse non tutti sanno che… Belluno ha dato i natali a numerosi personaggi illustri, che si sono distinti nei campi più disparati nel corso dei secoli. Impossibile ricordarli tutti (e sicuramente ne abbiamo dimenticati molti): ecco alcuni fra i bellunesi che che si sono fatti onore nel mondo, raccolti in questo elenco reso disponibile dal Comune di Belluno.
XIV-XVI SECOLO
- Vittorino da Feltre – Educatore e umanista (Feltre 1378 circa – Mantova 1446). A lui si deve la fondazione (1423) a Mantova del primo istituto di istruzione ispirato agli ideali umanistici. Fra i suoi allievi illustri vanno ricordati Ludovico Gonzaga e Federico da Montefeltro.
- Panfilo Castaldi (Feltre, 1398 – Venezia, 1479) medico, letterato e tipografo italiano, ritenuto da alcuni il primo inventore dei caratteri mobili per la stampa.
- Bernardino da Feltre, al secolo Martino Tomitano (Feltre, 1439 – Pavia, 28 settembre 1494), è stato un presbitero e religioso italiano dei Frati Minori Osservanti, promotore dei Monti di Pietà. La Chiesa cattolica lo venera come beato dal 1654.
- Andrea Alpago (Belluno, 1450 ca – Padova, 1522). Medico, “emigra” in Siria, Egitto, Cipro; è il primo traduttore in latino del Canone del filosofo, scienziato e medico arabo Avicenna.
- Fra Urbano Bolzanio (Belluno, 1443 – Venezia, 1524). Missionario francescano e grammatico, viaggiatore, percorre a piedi tutto il Mediterraneo orientale. Scrive per Aldo Manuzio la prima grammatica greca occidentale.
- Tiziano Vecellio, (Pieve di Cadore, 1485-’90 – Venezia, 1576) pittore.
XVII-XIX SECOLO
- Tommaso Dolabella (Belluno, 1570 ca – Cracovia, 1650). Allievo dell’Aliense a Venezia, affreschista, pittore di corte del re Sigismondo III, è figura di riferimento della pittura polacca del XVII secolo.
- Alberto Vimina (Belluno, 1603 – Pieve d’Alpago, 1667). Sacerdote e storico, è protagonista d’importanti azioni diplomatiche per la Serenissima Repubblica di Venezia in Polonia, Russia, Ucraina, Lituania, Svezia.
- Tito Livio Burattini (Agordo, 1617 – Varsavia, 1680). Matematico, astronomo, inventore, “professionista migrante” in Egitto e Polonia, è il primo a proporre l’adozione di un’unità di lunghezza universale, il metro cattolico; a lui si deve anche la prima calcolatrice meccanica italiana e il contributo alla scoperta delle macchie di Venere.
- Sebastiano Ricci (Belluno 1659 – Venezia 1734). Pittore, inaugura un tipo di pittura chiara e luminosa, dall’impianto compositivo scenografico che avrà un grande influsso sullo sviluppo dell’arte veneta del Settecento. Dipinge in numerose città italiane, a Vienna e in Inghilterra.
- Andrea Brustolon (Belluno, 1662 – Belluno, 1732) scultore e intagliatore, protagonista del barocco veneziano.
- Marco Ricci (Belluno, 1676, Venezia, 1730), pittore paesaggista, collabora con lo zio Sebastiano.
- Anna da Vià (Nebbiù, 1743 – Napoli?, post 1810). Cantante d’opera buffa, si esibisce con successo a San Pietroburgo alla corte di Caterina II. Finisce i suoi giorni in miseria.
- Bartolomeo Alberto Cappellari (Belluno, 1765 – Roma, 1846). Avviato alla vita religiosa come Fra Mauro di Camaldoli, nel 1831 diventa 254° Vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica con il nome di Gregorio XVI dal 2 febbraio 1831 alla morte. Si distingue per la condanna della schiavitù come “delitto”.
- Pietro Gonzaga (Longarone, 1751 – San Pietroburgo, 1831). Scenografo di rango, lavora nei maggiori teatri d’opera italiani e conclude la sua prestigiosa carriera nei teatri di corte di San Pietroburgo.
- Antonio Miari (Belluno, 1754 – 1823). Cavaliere di Malta e amministratore, è Ministro plenipotenziario del Sacro Ordine dei Cavalieri al Congresso di Vienna.
- Giuseppe Fantuzzi (Belluno, 1762 – Genova, 1800). Zattiere lungo “la Piave”, studioso di idraulica, diventa generale di Brigata di Napoleone e muore durante l’assedio austroungarico di Genova.
- Giovanni De Min (Belluno,1786 – Tarzo,1859), pittore, frescante e incisore, allievo e collaboratore di Canova.
- Girolamo Segato (Vedana di Sospirolo, 1792 – Firenze, 1836). Scienziato, cartografo, archeologo, egittologo, partecipa a spedizioni scientifiche in Egitto. Mette a punto la tecnica della “pietrificazione” dei reperti anatomici. Giuseppe Segusini (Feltre, 1801 – Belluno, 1876). Architetto autodidatta, impone il suo stile eclettico in Italia e in Austria: da Belluno a Innsbruck, da Venezia a Vienna.
- Ippolito Caffi (Belluno, 1809 – Lissa, 1866). Pittore e viaggiatore in Grecia, Turchia, Palestina, Egitto, espone a Londra, Parigi e in Spagna. Fa parte dell’esercito garibaldino. Muore nella battaglia di Lissa in Dalmazia.
- Valentino Panciera Besarel (Astragàl di Zoldo, 1829 – Venezia, 1902). Grande artista del legno: fu uno degli intagliatori e scultori lignei più noti e richiesti della sua epoca. Si specializzò nella statuaria monumentale e nel mobilio di rappresentanza, con una produzione di altissima qualità che gli fruttò numerosi riconoscimenti nelle esposizioni nazionali ed internazionali dell’ultimo quarto del 1800. Strinse uno stretto rapporto con i sovrani italiani, dai quali ottenne frequenti commissioni. Nel 1888, in ocsione della visita a Roma del Kaiser Guglielmo, realizzò per il palazzo del Quirinale, dove tuttora si conserva, dodici poltrone in stile neobarocco, riprendendo tematiche sviluppate dal suo conterraneo Andrea Brustolon (1662 – 1732). Notevole la sua produzione sacra che attualmente impreziosisce molte chiese in provincia di Belluno e nel Veneto.
- Aristide Gabelli (Belluno, 1830 – Padova 1891). Pedagogista, fondò a Milano il Monitore dei tribunali, e collaborò alla Perseveranza, al Politecnico e ad altre riviste. Quale provveditore centrale al ministero della Pubblica Istruzione (1869-74), collaborò molto attivamente all’elaborazione e all’attuazione delle nuove leggi scolastiche; fu (1874-81) provveditore agli studî di Roma; due volte deputato nel collegio di Venezia (1886 e 1890), fu relatore alla Camera per la riforma dell’istruzione elementare, di cui redasse i nuovi programmi del 1888. Socio corrispondente dei Lincei (1890). Per Gabelli, il positivismo è piuttosto metodo e preoccupazione di concretezza che adesione ai postulati fondamentali della scuola. P. Villari raccolse i suoi migliori articoli in due volumi, L’istruzione in Italia (1891).
- Carlo Camillo Di Rudio (Belluno, 1832 – Pasadena, 1910). Militare, patriota filo italiano, partecipa in Francia all’attentato di Filippo Orsini a Napoleone III. Condannato all’ergastolo alla Cajenna, evade e fugge negli Stati Uniti, dove combatte con il generale Custer a Little Big Horn.
- Caterina Panciera Besarel (Astragàl di Zoldo, 1867 – Venezia, 1902). Figlia di Valentino, donna con una solida tradizione famigliare artigianal-artistica e dotata di un talento naturale che ebbe modo di coltivare con studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, grazie alla lungimiranza e modernità del padre artista di vaglia e patriota risorgimentale. Collaborò fattivamente alla Ditta Besarel con sede in Venezia sul Canal Grande, e commesse in tutta la penisola e all’estero, fino a dirigere in prima persona lo stabilimento dopo l’incidente sul lavoro del padre rimasto mutilato alla mano destra, in anni in cui l’emancipazione femminile era ancora lontana. Grande l’interesse alpinistico oltre a quello artistico, che la condusse a scalare la cima del Pelmo e che seppe trasmettere ai figli Valentino e Giovanni Angelini.
XX SECOLO
- Primo Capraro (Castion, 1875 – Bariloche, 1932). Emigrante bellunese in Argentina, è “fondatore”, anima e promotore della città di Bariloche, oggi denominata la “Cortina dell’Argentina”.
- Masi Simonetti (Zoppé di Cadore, 1903 – Parigi, 1969). Pittore e scenografo, forgia il suo talento impregnato della terra natale a Parigi, dove nel 1930 espone nel Salon des Independents.
- Dino Buzzati Traverso (Belluno, 1906 – Milano, 1972). Giornalista, pittore, scrittore di fama universale, è autore de Il deserto dei Tartari, tra i capolavori della letteratura moderna; rappresenta in modo autorevole quella emigrazione dei talenti verso i principali centri culturali italiani nel corso del Novecento.
- Beniamino Dal Fabbro (Belluno, 1910 – Milano, 1989). Poeta, scrittore, giornalista, critico di musica, letteratura e d’arte, traduttore, pittore, e musicista. Intellettuale del panorama italiano del secondo dopoguerra, ha collaborato con vari quotidiani e ha tradotto opere di Flaubert, Baudelaire, Valéry e Camus. La Biblioteca Civica di Belluno cura la custodia di un fondo speciale dedicato a Beniamino Dal Fabbro, i cui documenti sono disponibili per la consultazione online in una collezione digitale.
- Albino Luciani (Canale d’Agordo, 1912 – Città del Vaticano, 1978). Nato a Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo) da famiglia d’emigranti, Vescovo di Vittorio Veneto e Patriarca di Venezia, il 26 agosto 1978 diventa Papa Giovanni Paolo I. Il Pontificato del “Papa del sorriso” dura solo 33 giorni.
- Rodolfo Sonego (Cavarzano, 1921 – Roma, 2000). Tra i principali soggettisti e sceneggiatori della “commedia all’italiana”, collabora con registi come Dino Risi, Luigi Zampa, Luigi Comencini, Alberto Sordi.
- Mario De Biasi (Sois, 1923 – Milano, 2013). Grande fotografo italiano, fotoreporter per la rivista Epoca. Ha esposto al Guggenheim di New York.
- Augusto Murer (Falcade, 1922 – Padova, 1985). Scultore, pittore e partigiano italiano. Fu uno dei più significativi scultori italiani della seconda metà del Novecento, con un’ampia produzione artistica legata a temi di impegno civile, ma anche alla ricerca del senso profondo dell’esperienza umana. A cavallo tra il 2010 e il 2011, nel 25° anniversario dalla scomparsa, Belluno ha ospitato una mostra che ha riportato in città molte delle sue opere, ospitate in diverse sedi espositive e in un percorso artistico a cielo aperto.
- Tina Merlin (Trichiana, 1926 – Belluno, 1991). Durante la guerra di liberazione è staffetta partigiana nella brigata “7°Alpini” che operava nel Bellunese. Nel 1950 partecipa a un concorso della “Pagina della donna“ dell’Unità, che le vale un premio e la proposta di collaborare. Nel 1951 assunse l’ufficio di corrispondenza da Belluno del quotidiano l’«Unità» fino al 1967. Sono questi gli anni in cui esordisce come scrittrice con Menica, raccolta di racconti partigiani (Renzo Cortina Editore, Pavia, 1957; Annita Tarantola Editrice, Belluno, 1994). Nello stesso periodo segue da vicino le vicende del VajontPer i suoi articoli di denuncia della situazione pericolosa che si era andata manifestando con la costruzione della diga, pubblicati su l’«Unità» già dal 1959, è processata e assolta dal tribunale di Milano per “diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico”. L’estratto della biografia è tratto dal sito dell’Associazione Culturale Tina Merlin.
- Tancredi Parmeggiani (Feltre, 1927 – Roma, 1964). Artista sensibile, protagonista dell’astrattismo nel secondo dopoguerra, vive e opera tra Venezia, Roma, Parigi e la Svezia. Muore suicida nel 1964.
- Guido Rossa (Cesiomaggiore, 1934 – Genova, 1979). Operaio, sindacalista, alpinista, emigra da bambino con la famiglia prima a Torino poi a Genova, dove lavora all’Italsider. Qui è ucciso dalle Brigate Rosse, in seguito ad una sua coraggiosa e solitaria denuncia di un infiltrato brigatista.
- Riccardo Lovat (Libano, Sedico, 1928), inventore della “talpa” meccanica per scavare i tunnel.
- Paola Budel (Cesiomaggiore) Alla “Tenuta Venissa” di Mazzorbo, accanto a Burano, si è aggiudicata la sua prima stella Michelin, edizione 2013. Paola Budel si è formata nei migliori ristoranti internazionali, accanto a chef, come Enzo Prà del Dolada di Pieve d’Alpago, Gualtiero Marchesi a Milano, Michel Roux del Gavroche di Londra, Heinz Winkler a Monaco di Baviera. Ha lavorato al ristorante Giannino di Milano e vanta esperienze anche a Tokio e Hong Kong. Prima di approdare in laguna, aveva ricoperto il posto di chef del Principe di Savoia di Milano. Chiusa l’esperienza col Venissa, Budel sta lavorando a un nuovo progetto, ancora top secret.
- Ferruccio De Bortoli (nato a Milano nel 1953, di famiglia bellunese), direttore del Corriere della Sera.
- Marco Paolini (Belluno, 1956), attore.
- Don Luigi Ciotti (Pieve di Cadore, 1945), impegnato attivamente nel sociale, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, e fondatore dell’Associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.
- Daniele Franco (Trichiana, 1953), ragioniere dello Stato.
- Maurilio De Zolt (San Pietro di Cadore, 1950) è un ex fondista italiano, vincitore di diverse medaglie ai Giochi olimpici invernali e ai Campionati mondiali di sci nordico.
- Kristian Ghedina (Pieve di Cadore, 1969), originario di Cortina d’Ampezzo, è stato il più vittorioso discesista italiano nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino, uno dei migliori specialisti degli anni novanta.
- Oscar De Pellegrin (Belluno, 1963), più volte campione paraolimpico di carabina e tiro con l’arco (medaglia d’oro ai giochi di Londra 2012).
- Deborah Gelisio (Belluno, 1976). Tiratrice italiana, vincitrice della medaglia d’argento nel double trap nel tiro a volo alle Olimpiadi di Sydney 2000.
- Davide Malacarne (Feltre, 1987). Ciclista su strada e ciclocrossista, è stato campione del mondo juniores di ciclocross nel 2005. Vanta la partecipazione alle principali competizioni ciclistiche internazionali, tra cui Giro d’Italia e Tour de France.
Una rondine fa primavera!
Le rondini sono tornate a Belluno, puntuali come ogni anno! La bella stagione è arrivata e loro non si sono fatte attendere, rispettando un appuntamento che si ripete da molto tempo. Vi sarà capitato di sentire il loro cinguettio passeggiando nel cuore del centro storico: alzate lo sguardo! Le rondini hanno scelto ancora una volta i portici di piazza dei Martiri e piazza delle Erbe per fare il nido e far nascere i piccolini, protetti dai palazzi del centro città.
La Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, da anni lancia l’allarme per le rondini: una specie in pericolo, che ha risentito gravemente dei cambiamenti climatici e delle modifiche subite dall’ambiente negli ultimi decenni. Uno studio di BirdLife International ha stimato che la popolazione europea di rondini si sia ridotta del 40% tra il 1970 ed il 1990. Ecco perché dobbiamo proteggerle ed essere orgogliosi del fatto che continuino a scegliere Belluno come meta sicura per nidificare durante la primavera e l’estate. Un fatto che indirettamente ci premia: la rondine infatti è una piccola ma precisa “certificatrice di qualità”. Infatti si riproduce con maggiore successo in strutture agricole tradizionali o circondate da prati da sfalcio e colture foraggere.
La rondine: un identikit!
Durante il viaggio dall’Africa all’Europa percorre anche 10.000 Km. Poche sono le specie di uccelli così famigliari e amate come la rondine. Da millenni ha legato la propria esistenza a quella dell’uomo diventando parte inseparabile del paesaggio e della cultura umana. La rondine è poi un emblema della migrazione, uno dei fenomeni naturali più affascinanti. Chi non conosce il detto “una rondine non fa primavera”? Le rondini infatti, passano nei nostri paesi il periodo di riproduzione in primavera ed estate e quindi ci lasciano per andare a svernare in Africa. Questo piccolo uccello di pochi grammi sfida le ostili distese del Mediterraneo e del Sahara per compiere il suo lungo viaggio annuale che le porta dall’Europa all’Africa equatoriale.
La rondine è estremamente specializzata nella caccia aerea. Il suo volo leggero e agile ed il becco largo e ben adattato la rendono abilissima nella cattura di piccoli insetti volatori quali mosche e zanzare. La rondine frequenta un’ampia gamma di ambienti ma predilige quelli aperti, in particolar modo i campi coltivati, i prati ed i pascoli. Il nido è una piccola coppa aperta, realizzata in fango e posta sopra travi o sporgenze all’interno di edifici rurali (stalle, cascine).
Armonie: concerti nell’Auditorium di pietra
Ritorna la rassegna concertistica “Armonie”, con tre imperdibili appuntamenti nella straordinaria cornice naturale dell’auditorium di pietra del Buss del Buson: uno scenografico anfiteatro immerso nella natura, a pochi chilometri dal centro di Belluno. La gola di pietra si trova nella splendida Valle dell’Ardo, all’interno del territorio comunale bellunese. Il canyon fa parte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi ed è localizzato vicino al Gruppo della Schiara, nelle Dolomiti considerate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il Buss del Buson è raggiungibile a piedi da Case Bortot, località situata nei pressi di Bolzano Bellunese.
L’edizione di Armonie in programma per l’estate 2013 propone una serie di quattro eventi musicali ad ingresso gratuito, che animeranno le giornate di agosto! Segui tutte le date in calendario consultando la sezione Eventi del sito: si parte sabato 3 agosto per proseguire poi sabato 10 e sabato 24 agosto, sempre al Bus del Buson.
Quando la natura più incontaminata e selvaggia incontra l’ingegno dell’uomo e l’arte della musica: Armonie costituisce un’occasione imperdibile per visitare un sito naturale di rara bellezza, che per un pomeriggio si trasforma in un teatro a cielo aperto. Quest’anno, oltre all’Auditorium di pietra del Bus del Buson, la rassegna propone anche un inedito appuntamento musicale presso il suggestivo Pont de la Mortis, sempre nelle vicinanze di Case Bortot: il 27 agosto, una performance musicale prenderà vita sul vecchio ponticello di legno sospeso sul torrente Ardo, proprio nel punto in cui il corso d’acqua si è scavato una gola profonda e strettissima nella roccia.
Tutte le informazioni sono disponibili nella sezione Eventi del sito. Visualizza il programma completo di Armonie 2013.
Organizzazione a cura di http://busdelbuson.com
Montagna aperta
“Montagna aperta” è la prima edizione di una rassegna di eventi coordinata da Comune di Belluno, Comunità Montana Belluno-Ponte, Consorzio Adorable e Cai Belluno per far scoprire ai bellunesi ed ai turisti le Dolomiti patrimonio Unesco di Belluno e rendere accessibili, aperti e vivi i luoghi e le bellezze d’alta montagna della nostra città durante la stagione estiva da giugno a settembre 2013.
L’iniziativa si realizza grazie alla collaborazione e gestione degli eventi da parte di rifugi, associazioni e locali che hanno dato la loro adesione dopo un periodo di incontri, confronti e riunioni. Il calendario di seguito proposto è indicativo ma non sarà quello definitivo: saranno infatti aggiunti eventi, concerti ed escursioni alta montagna secondo condizioni meteo. La serie di iniziative sarà sempre consultabile sul sito turistico ufficiale della città di Belluno, con l’obiettivo di informare puntualmente bellunesi e turisti in maniera completa invitandoli ad usufruire dei servizi che la montagna bellunese offre.
Segui tutti gli appuntamenti nella sezione Eventi del sito!
Montagna Aperta: Il programma
tutte le sere: aperitivo con accompagnamento musicale (RIFUGIO COL DI ROANZA)
23.06.2013: Festa della Sezione Alpini di Belluno presso il Rifugio Col Visentin (RIFUGIO COL VISENTIN);
29.06.2013: Serata a tema “Cena speziata, serata spensierata” presso il Rifugio Case Bortot (RIFUGIO CASE BORTOT);
06.07.2013: Serata a tema “I cereali dall’antipasto al dolce” presso il Rifugio Case Bortot (RIFUGIO CASE BORTOT);
07.07.2013: Gita nordic walking (accompagnatrice Tiziana Marchetti) con partenza alle ore 10.00 dal piazzale “La Casera”, visita al Giardino Botanico Monte Faverghera e pranzo con il “Piatto del Rifugio” (euro 15,00) (RIFUGIO BRISTOT);
13.07.2013: Serata a tema “La frutta in pentola” presso il Rifugio Case Bortot (RIFUGIO CASE BORTOT);
20.07.2013: Gita nordic walking (accompagnatrice Tiziana Marchetti) con partenza alle ore 10.00 dal piazzale “La Casera”, visita al Giardino Botanico Monte Faverghera e pranzo con il “Piatto del Rifugio” (euro 15,00) (RIFUGIO BRISTOT);
20.07.2013: Serata a tema “Cibo da strada, ingredienti gourmet” presso il Rifugio Case Bortot (RIFUGIO CASE BORTOT);
27.07.2013: Serata a tema “I presidi Slow Food” presso il Rifugio Case Bortot (RIFUGIO CASE BORTOT);
28.07.2013: Festa del Mirtillo presso il Rifugio Col Visentin (RIFUGIO COL VISENTIN);
31.07.2013: Serata a tema “In punta di dita: Finger Food e Musica” presso il Rifugio Case Bortot (RIFUGIO CASE BORTOT);
03.08.2013: Concerto presso Bus del Buson (CAI);
06.08.2013: “Marcondirondirondello” giornata dedicata ai bimbi (inizio ore 14,00) con animazione, musica con la fisarmonica e “Piatto Topolino” (euro 5,00) (RIFUGIO BRISTOT);
10.08.2013: Concerto presso Bus del Buson (CAI);
15.08.2013: i tradizionali voli panoramici in elicottero del Ristoro Parco Pineta (RISTORO PARCO PINETA);
dal 19.08.2013 al 25.08.2013: performance artistica di Dolomiti Contemporanee in Nevegal (ex rifugio Brigata Cadore);
24.08.2013: “Rifugio rock” (inizio ore 14,00) con C’HARAMADA PEPPER BAND (repertorio Beatles, Rolling Stones, Creedence Clearwater Revival) (RIFUGIO BRISTOT);
24.08.2013: “Armonie”: Concerto presso Buss del Buson (CAI);
25.08.2013: Dimostrazione di Agility Dog in Nevegal (Ristorante La Casera);
27.08.2013: “Armonie”: Concerto presso Pont de la Mortìss (CAI);
31.08.2013: “Giro dei Cicheti”: tour gourmet in Nevegal;
01.09.2013: Concerto di una band locale presso la Malga Col Toront (MALGA COL TORONT);
01.09.2013: Fiera del Nevegal
08.09.2013: Manifestazione per i 150 anni del CAI (evento a carattere nazionale) (CAI);
15.09.2013: Manifestazione per i 100 anni della prima ascesa alla Gusela (CAI);
08.09.2013 / 23.08.2013: Mostra fotografica presso la ex Latteria di Bolzano Bellunese dedicata ad Arturo Andreoletti (CAI).
Foto di copertina di Andrea Bortolomei
The shining city
The name of Belluno, (nicknamed the “Shining City”) has its roots in Celtic times, in reference to the god of the sun, Beleno, thanks to its shimmering surroundings and beautiful colours.
White snow, green meadows, pink Dolomite mountains, blue skies and rivers, yellow, red and orange autumn foliage.
This vibrant array of colours looks almost as though they have been Instagrammed and you have to remind yourself that what you are seeing is in fact real life.
Belluno is awash with light and constantly changing colours, different with every blink of an eyelid. Amazing, unforgettable, adorable.
Enjoy your meal in Belluno!
The cuisine of Belluno is made of simple, hearty, dishes made with local products, whether they are vegetables, mushrooms, meat and cheese dishes, here are some of the most popular.
Pastin is a mixture of pork and beef seasoned with salt, pepper, bacon and spices. It is prepared on the grill, served with polenta or risotto. Schiz is fresh cheese typical of the province of Belluno, was made in mountain huts from the curd of milk straight from the cow. The paste is compact, white color and has an intense fragrance of milk and the flavor is delicate and sweet. The most characteristic feature is combined with polenta but you can also accompany some kind of meat or pasta.
Kodinza is the name of a cake made with kodinzon, a puree of local apples in puff pastry and dried in the sun. Also the cornmeal sponcio, a type of local corn. Pan de Belun: a typical cake made with corn flour, walnuts, hazelnuts, chocolate and poppy seeds.
Go and visit “The Road of Cheeses and Flavours of the Belluno Dolomites”: a journey to discover the best dairy products and the most delicious recipes showcasing the products of the typical cuisine of the mountain region of Belluno. In accordance with the traditions and culture of the province Belluno. The Road of Cheese of the Belluno Dolomites brings us to the discover 34 different cheeses produced in 34 places- between pastures, dairies and cheese factories located on the most beautiful peaks of the Dolomites Belluno or in the shady thick forests on the gentle slopes.
Giardini delle Scuole Gabelli
Vi segnaliamo un’importante appuntamento che si terrà a Belluno sabato 22 giugno. Alle ore 11,30 è in programma la cerimonia di intitolazione dei giardini della vecchia scuola Gabelli alla storica direttrice-educatrice Pierina Boranga che fortemente li volle a corona della scuola. L’accesso ai giardini si trova lungo via Segato, nei pressi della stazione ferroviaria di Belluno. Si tratta di uno dei punti di interesse segnalati dagli itinerari alla scoperta del centro storico della città: le Scuole Aristide Gabelli si incontrano infatti percorrendo il percorso giallo, dedicato all’architettura del Novecento.
A distanza di quattro anni dall’interruzione delle attività scolastiche nel plesso di via Segato per il crollo di una parte dell’edificio, questo omaggio alla indimenticata figura di Pierina Boranga che tanto rappresenta per la scuola bellunese, è un altro piccolo passo per mantenere viva l’attenzione sul recupero del plesso.
Si è ritenuto di dare ai giardini un’identità propria rispetto all’edificio scolastico in quanto il mese scorso, dopo accurati lavori di sistemazione, essi sono stati aperti alla cittadinanza.
La cerimonia di intitolazione sarà animata dai canti e dalle letture degli alunni delle Scuole Gabelli e Borgo Piave; il tutto preceduto, alle ore 10, da un laboratorio ludico-didattico aperto a tutti i bambini a cura dell’Associazione “Spazi in frutto” in collaborazione con l’Associazione cittadini per il recupero della Scuola Aristide Gabelli.
Interverranno:
- Jacopo Massaro – Sindaco del Comune di Belluno
- Valentina Tomasi – Assessore all’Istruzione
- Fulvio De Bon – Dirigente scolastico 1° Circolo
- Marco Rossato – Presidente dell’Associazione cittadini per il recupero della Scuola Gabelli
Fonte: Comune di Belluno