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C’erano due ragazzi la notte di Natale

La favola di Natale di Elisabetta Giopp

C’erano due ragazzi in Piazza dei Martiri a Belluno la notte di Natale. Nevicava e loro si baciavano.
Anche quell’anno, come il precedente, come i dieci prima che avevano passato assieme.
Si guardavano negli occhi in mezzo al parco, di fronte al cerchio in pietra della fontana senz’acqua, bianca di neve. Assieme ricordavano la loro vita, il giorno del loro incontro appena più su in Piazza Piloni. Parlavano di matrimonio e progetti da realizzare, viaggi da fare, gente da incontrare.

C’erano due adulti in Piazza dei Martiri a Belluno la notte di Natale. Nevicava e loro si abbracciavano.
Anche quell’anno, come il precedente, come i trenta che avevano passato assieme. Erano in mezzo ad altra gente che si affollava intorno al grande albero illuminato a festa, ma avrebbero potuto essere soli. Parlavano dei loro due figli, quello che erano diventati, grazie un po’ anche a loro, quello che avrebbero potuto essere in futuro.

C’erano due vecchi in Piazza dei Martiri a Belluno la notte di Natale. Nevicava e loro si sorridevano.
Anche quell’anno, come il precedente, come i sessanta prima. Stavano seduti nella gelida panchina del parco e ricordavano assieme la gioia di veder crescere i nipoti sani e forti, ma anche il dolore della malattia, della vecchiaia. La paura e la rassegnazione, la consapevolezza serena della morte.

C’era un uomo solo in piazza dei Martiri a Belluno la notte di Natale.
Solo quell’anno, l’ultimo anno. Nevicava e lui piangeva. Un soffio gli accarezzò la guancia. Allora lui ricordò il suo viso e in un sussurro “Buon Natale” le augurò. Si voltò per andarsene, c’erano due ragazzi per mano in piazza dei Martiri a Belluno la notte di Natale, anche quell’anno. Sorrise, “Buon Natale” augurò e se ne andò.