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Natale in Musica in centro a Belluno

Manca sempre meno all’arrivo del Natale: il calendario segna già 19 dicembre!

Tra lucine sempre accese, addobbi praticamente ovunque e regalini dell’ultimo minuto è tutto pronto per uno dei giorni più importanti dell’anno, comprese le consuete compilation con Mariah Carey, Micheal Bublè, ‘Last Christmas’ degli Wham! e l’immancabile ‘Jingle Bell Rock’ (ci piacerebbe anche ‘Let it snow’, solo che la neve continua a farsi attendere!).

Ma c’è tanta altra buona musica da ascoltare: torna, infatti, l’imperdibile appuntamento con Natale in Musica nel nostro centro storico!

Programma

A partire dalle 16 il centro di Belluno risuonerà di musica e festeggiamenti all’insegna della tradizione natalizia grazie ai protagonisti del panorama musicale bellunese: la Banda Città di Belluno, il Centro Studi Vocali Nova Cantica, il Coro Minimo Bellunese, Danza e Musica Senza Confini, Domi Tan, il Gruppo Corale Bellunese e il Gruppo Voce dai Cortivi

Dove suoneranno i canti diffusi?

Saranno ben otto i punti in cui le formazioni musicali partecipanti si esibiranno coinvolgendo gli spettatori: il portico del Museo Civico, Piazza dei Martiri – Chiesa di San Rocco, porta Dojona, porta Dante, piazza Santo Stefano, via Carrera, via Pesaro e piazza Duomo.

Alle 18.30 in Piazza Duomo le formazioni musicali si riuniranno per un canto conclusivo e lo scambio di auguri di Buone Feste insieme alla cittadinanza. 

Sarà un pomeriggio all’insegna della condivisione e dei più bei canti di Natale, nel suggestivo scenario della città vestita a festa: un’occasione ulteriore per godere della bellezza tutta particolare che questo periodo dell’anno offre.

Vi aspettiamo numerosi: Natale in Musica is coming!

Natale 2015 a Belluno
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Mini guida per il Natale a Belluno

Avete visto che meraviglia Belluno in questi giorni?

Le casette colorano la piazza dei toni del Natale e profumano l’aria di vin brulè: un vero tripudio di lucine, addobbi e leccornie di ogni tipo!

Viene proprio voglia di godersi queste splendide giornate di sole – non molto natalizie a dire il vero – in compagnia delle persone più care, degli amici di sempre o dei colleghi di lavoro, all’insegna della spensieratezza e dell’allegria.

Le iniziative sono tantissime, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’offerta è ampia sia per gli originari del posto sia per chi è solo di passaggio, affinché tutti possano godersi il proprio, personale scorcio caratteristico di Belluno. 

Ad esempio, perché non approfittarne per tirare fuori la Carolina Kostner che c’è in voi volteggiando su un bel paio di pattini? In piazza Duomo, fino al 31 gennaio troverete una splendida pista da pattinaggio sul ghiaccio, nella meravigliosa cornice di Piazza Duomo.

La pista è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30, nei festivi/prefestivi dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 23. E’ un ottimo motivo per uscire di casa dopo cenoni, pranzi e spuntini di vario genere… non trovate?

Se invece preferite qualcosa di più tranquillo, o magari siete di passaggio solo per poche ore, potreste fare un salto ai Giardini di Natale in piazza dei Martiri, fino al 24 dicembre dalle 10 alle 19.

E a San Silvestro? Cosa fate la notte del 31? Se non avete ancora idee precise, Belluno ha quello che fa per voi: il Capodanno 2016 in piazza dei Martiri.

Dalle 19 e fino a tarda notte un susseguirsi di luci, musica e animazione, con i dj Andrea Parente e Veronica Canal. Una festa adatta a tutti con musica commerciale e anni ’80, per salutare il 2015 e accogliere in allegria il 2016.

Sempre in piazza dei Martiri, per l’intera giornata del 6 gennaio è previsto il Mercatino dell’Epifania, dove saranno esposti prodotti e piatti tipici della tradizione italiana.

E ancora: concerti, intrattenimento, locali e negozi aperti, senza dimenticare l’animazione per i più piccoli. Qui a Belluno c’è posto per tutti e non ci si annoia mai, specialmente in questo periodo dell’anno. Insomma, lo scrigno è pieno di sorprese, basta aprirlo e lasciarsi affascinare: non ci sono scuse per rimanere a casa, c’è almeno una cosa da fare – o da vedere – al giorno.

Il programma aggiornato è sul nostro sito, vi aspettiamo in città numerosi e Adorable come sempre!

 

Domande Belluno
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Le 10 domande che ogni bellunese si sente fare

Alle porte del Natale torna per voi la rubrica tutta bellunese delle 10 cose, portando con sé una nuova consapevolezza: è arrivato il momento di sfatare alcuni dei luoghi comuni su Belluno.

Viviamo in una città alla quale non sempre è stato dato lo spessore che secondo noi meriterebbe, basti pensare a quel detto che ci menziona così: “Veneziani gran Signori, Padovani gran dotori, Visentini magna gati; Veronesi tuti mati (…). E Belun? Póre Belun, te se proprio de nisun!

Sarà la zona particolarmente montuosa, sarà il clima un po’ più rigido della maggior parte del resto d’Italia, sarà perchè, per chi, per come, ma ogni bellunese si è sentito porre almeno una volta nella vita una delle seguenti domande, ed è inutile negarlo, un po’ gli è venuto da ridere.

#10 Da piccolo giocavi con le caprette come Heidi?

Cara persona che mi stai rivolgendo questa domanda credendo di risultare irresistibilmente simpatica, ti spiego un concetto semplice: il fatto che la provincia di Belluno sia particolarmente montuosa e verdeggiante, non comporta automaticamente che abbiamo come vicini di casa Peter e la sua povera nonna a cui portare il pane morbido.

#9 Ah ma parlate anche l’italiano oltre al dialetto? 

Si dà il caso che Belluno sia inserita nei piani d’istruzione ministeriali e che anche qui la gente abbia l’obbligo di frequentare le scuole. E so che non ci crederete mai, ma a scuola le materie vengono insegnate in italiano, ovvero la lingua in cui anche noi bellunesi sappiamo esprimerci.

C’è da dire però, a vostro favore, che del nostro dialetto andiamo particolarmente fieri e ogni volta che possiamo lo usiamo.

#8 Ma BL è in provincia di Cortina? 

Una convinzione davvero molto diffusa, arrivata persino negli studi di Sanremo quando vi partecipò il nostro Federico Stragà che, a detta della conduttrice, era “di Belluno, in provincia di Cortina”.

Sia chiaro, noi vogliamo bene a Cortina, però siamo noi che facciamo capoluogo, non lei. Così, solo per mettere i puntini sulle i.

#7 Ma è vero che siete tutti orsi? 

Diciamo che al primo impatto i bellunesi non sono accoglienti come una nonna del Sud nei confronti di un nipote al pranzo di Natale. E ricordiamo anche la famosa frase dei Belùmat “el moto pì ospitale l’è ndè fora de le bale!

Però non siamo gli orsi che credete: è vero siamo discreti, ma buoni, un po’ timidi, ma genuini. Siamo, insomma, dei bravi ragazzi.

#6 Ma come, non bevi un altro bicchiere di vino? Eppure sei bellunese! 

Ok, cerchiamo di essere onesti: sicuramente una bella “ombretta” bianca o rossa  è quasi una tradizione del bellunese, e nemmeno i brulè ci fanno proprio schifo. Però questo non significa che il passatempo preferito di ogni bellunese sia ubriacarsi a morte.

E sapete cosa vi diciamo? Non sono poi così pochi gli astemi in città.

#5 Ma c’è la neve anche d’estate lassù? 

Ma che dite, che siamo alle porte del Natale e i nostri prati sono ancora verde speranza.

#4 Davvero da voi ci sono i campi da calcio? Pensavo ci fossero solo pendii 

Questa domanda è strettamente collegata ad un altro dubbio dei non bellunesi che si riassume nel brillante quesito “è vero che da voi le galline girano con le mutande per evitare che le uova deposte rotolino a valle?”

Se i nostri calciatori sono bravi non è perché sono abituati ad allenarsi in salita, ma è perché hanno dei luoghi adatti in cui giocare 🙂

#3 Ah ma non è in Alto Adige Belluno? Mi stai dicendo che non parlate tedesco? 

No, niente tedesco e vi diciamo di più: non siamo nemmeno soliti cantare lo jodel indossando lederhosen (pantaloni in cuoio) e dirndl (abito con grembiule). E volete sapere perchè? Perché Belluno è in Veneto, con le tradizioni tirolesi non c’entra nulla.

#2 Ma voi mangiate polenta ogni giorno?

Qualcuno è convinto che il piatto base di ogni nostra portata sia la polenta. Sbagliato! Passeggiando per Belluno resterete stupiti da quanti ottimi panifici ci siano, e dalle pietanze che offrono i nostri ristoranti. Anche in questo caso, provare per credere.

#1 C’è qualcos’altro da vedere oltre alle montagne?

Se le Dolomiti sono patrimonio UNESCO un motivo ci sarà. Però non rappresentano l’unico motivo per visitare la nostra città. Belluno è storia, arte, sapori, è una splendida cornice naturale con una qualità della vita tra le più alte in Italia. Una piccola-grande città da scoprire.

 

Non neghiamolo: quando ci sentiamo porre queste domande ci scappa sempre un po’ da ridere.

E poi ogni paese è lontano e straniero finché non lo si visita, ma per Belluno c’è qualcosa di più: è misteriosa, è un paese di luci ed ombre (no, non solo quelle di vino, che andate a pensare), è un luogo che sa essere selvatico e cittadino contemporaneamente. La città di belluno può sembrare davvero lontana e straniera, ma è come uno spirito libero: è di tutti e sa accogliere tutti. Ma a modo suo.

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La favola che ha vinto il concorso di Natale

Cari amici di Adorable Belluno, che successo questa prima edizione del concorso di Natale Santa Claus is coming to town! Pensate, più di mille persone hanno letto le favole in gara e i voti sono stati oltre 700!

A noi della redazione sono piaciute tutte le favole perché ognuna ha apportato un tocco di magia in più a questo Natale bellunese . Ogni scrittore ha raccontato una sfaccettatura diversa della sua visione e della sua esperienza del Natale, regalando attimi di indimenticabile magia a tutti noi lettori.

Ora però è arrivato il momento di svelarvi il vincitore del concorso: con ben 71 voti vince Santa Claus is coming della classe IV A della Scuola Primaria Mur di Cadola con la favola “Notte di Natale“!

Vi riportiamo il testo della favola, cosicché possiate rileggerla e gustarvela in attesa che si trasformi in un video natalizio!

Notte di Natale

Nevicava. Babbo Natale come ogni anno, la notte del 24 dicembre, sorvolava Belluno.

Quella notte magica però le renne persero l’equilibrio e la slitta precipitò, schiantandosi vicino alla casa di Davide. I suoi genitori dormivano e Davide uscì dalla dimora per vedere cosa fosse successo. Non credeva ai suoi occhi! Babbo Natale, proprio a Belluno! Impossibile!

“Oh oh oh, sei bravo in meccanica?” chiese Babbo Natale.

“Si, abbastanza. Mi hai portato il Lego Technic lo scorso anno!” rispose Davide.

“Allora se mi aggiusti la slitta, in cambio ti farò passare una fantastica notte di Natale.”

Il ragazzo annuì, prese la cassetta degli attrezzi e si mise al lavoro.

Una volta finito, Babbo Natale fece salire il bambino sulla slitta e partì. Davide era emozionatissimo non vedeva l’ora di spiccare il volo e lanciare regali nei camini delle case.

Volavano, volavano alti nel cielo, c’era la luna piena, per Davide sembrava immensa da lassù…

Era una notte fantastica! Però l’alba stava per arrivare e, una volta finito di depositare i pacchi a Belluno, Babbo Natale portò a casa Davide che andò subito a dormire.

La mattina, quando si svegliò, corse a guardare sotto l’albero di Natale dove trovò la macchinina radiocomandata che desiderava tanto. Quindi esclamò: “ QUESTO E’ IL MIGLIOR NATALE DEL MONDO!!”.

Facciamo i complimenti a questi bambini che hanno scritto questa meravigliosa favola, e ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato al concorso.

A breve il video natalizio basato sulla favola vincitrice…siete curiosi eh? Continuate a seguirci e presto vedrete il risultato!

 

 

Santa Klaus Running
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Santa Klaus Running

Tutto pronto a Belluno per la Santa Klaus Running, la corsa dei Babbi Natale che si svolgerà domenica 13 dicembre per le principali strade cittadine. La manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione e diventata ormai un must delle feste natalizie bellunesi, si svolge in uno dei periodi più belli e suggestivi dell’anno, quando la città si veste della magia del Natale e trascorrere momenti di gioia e condivisione diventa ancora più importante.

Edizione 2015

Molte le novità di quest’anno: dal Warm Up collettivo prima dell’inizio della gara alle attività per i più piccoli previste all’arrivo, passando per una riduzione dei chilometri di corsa. Oltre alla tradizionale 21 km, infatti, sono previste una corsa da 10 km e una da 5, così da permettere anche a chi non è esattamente uno sportivo – e vuole semplicemente smaltire panettoni, dolci e prelibatezze del ponte dell’Immacolata  – di poter partecipare.

Mantenuto l’attraversamento del parco di Villa Morassutti, aperto esclusivamente in occasione del passaggio della “marea rossa”.

E’ possibile iscriversi fino ad oggi, 10 dicembre, sul sito della manifestazione, ma anche i ritardatari potranno aderire. Basterà recarsi in Piazza dei Martiri sabato (dalle 16.00 alle 20.00) e domenica (dalle 8.00 alle 9.45).

Una manifestazione che, oltre a essere un momento di aggregazione, è anche un’occasione per incrementare il flusso turistico nella perla delle Dolomiti “patrimonio dell’Unesco” (ricordarlo fa sempre bene): alla corsa saranno rappresentati ben otto Paesi stranieri, a conferma della portata internazionale, oltre che sportiva, dell’evento.

Non solo mercatini di Natale, quindi, ma anche eventi di altro genere che ampliano un ventaglio già ricco di cose da vedere e da fare in questo particolare periodo dell’anno.

Un outfit da Santa Klaus, un buon riscaldamento, un po’ di fiato e tanta voglia di divertirsi: tutto quello che serve per trascorrere una giornata diversa dal solito, qui dove l’aria è fresca e l’atmosfera sempre frizzante, in compagnia della “marea rossa” de Belùn!

 

 

Belluno
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Le 10 cose che solo chi è cresciuto a Belluno può capire

 

Se anche voi siete cresciuti a Belluno e dintorni un po’ di tempo fa, se vivete ancora qui oppure vi siete trasferiti altrove, se ogni tanto camminando per le vie della città vi trovate a pensare “eh, ai miei tempi non era così”, se nella vostra infanzia non c’è stata traccia di smartphone, computer e tecnologie varie, se sapete cos’è il gioco del Ròlo e il Liston era il vostro social network preferito, allora questo articolo fa per voi.

Adorable Belluno torna con la sua rubrica “Le dieci cose” presentandovi Le 10 cose che solo chi è cresciuto a Belluno può capire.

10 #San Nicolò

Come dimenticare i momenti di sano terrorismo legati all’arrivo di questo fantastico personaggio? Per tutto il mese di novembre e fino al 5 dicembre, ogni scusa era buona perché le mamme bellunesi ammonissero i bambini: “Se no te sta bon no riva San Nicolò”.

9 #Liston

A partire dai 12-13 anni, insomma da quell’età in cui ci si accorgeva dell’esistenza dell’altro sesso, la camminata avanti e indietro per il Liston, fin quasi a consumarlo, era l’unico modo per ammirare la fauna locale.

8 #Pannocchie

Uno degli sport estivi più gettonati: scappare con la combriccola di amici dallo sfortunato signore di turno che ti rincorreva col forcone perché gli avevi rubato le pannocchie. Che buone però arrostite!

7 #Estate

La casa, d’estate, aveva l’unica funzione di ospitarti la notte per dormire. Un accessorio del tutto superfluo, davvero poco allettante rispetto ai prati, ai boschi, alle piazzette, ai borghi e ai campi in cui giocare con gli amici ai giochi più disparati.

6 #Sagra dei Fisciòt

L’evento dell’anno, qualcuno ci scrive che addirittura era l’unica sagra. Quanta gente in giro per le vie del centro, e che strane cianfrusaglie nelle bancarelle. Un tripudio di colori, il vestito buono per l’occasione, l’attesa per l’esito della lotteria e, se eri fortunato, ci scappava pure lo zucchero filato.

5 #Prima Neve

Giorni incerti, sempre più freddi e sempre più corti, poi finalmente eccola: la prima neve. E allora via a cercare i pendii migliori trascinando lo slittino o il “ferion” in posti incredibilmente ripidi, coi piedi bagnati e i denti che battevano. Ma d’altro canto chi se ne importava? La sensazione di scivolare veloci sulla neve fresca con lo slittino meritava tutta la fatica fatta!

4 #Campi da calcio

L’arte di improvvisare campi di calcetto praticamente ovunque. L’unico requisito? Che la superficie fosse il più piana possibile. E poi bastoni, sassi, ciabatte e chi più ne ha più ne metta per segnare le porte e i confini del campo.

E allora quale posto migliore della strada? Che tanto le macchine erano poche, e il calcetto era sacro: le auto lo sapevano e avevano imparato a schivare i “campetti”.

3 #Tormentoni

Alzi la mano chi non se l’è mai sentito dire: se sei nato e cresciuto a Belluno e dintorni, questo è praticamente impossibile. Una frase che rappresenta una certezza, un vero e proprio modo di attaccare bottone, L’approccio di tutte le nonne comprese tra i 70 e i 90 anni: “Setu fiol de chi ti bel?”, con annessa “strucada de ganassa”.

2 #Ròlo

Il gettonatissimo gioco che si faceva in tutti i cortili in periodo pasquale. Lo scopo era quello di far rotolare il proprio uovo colorato sulla pista, per colpire quelli degli altri producendo il famoso “chec” (rumore del colpo) e guadagnarsi la possibilità di un nuovo lancio.

Lo scivolo veniva fatto con un “cop” o con una tavola di legno usata per lavare i panni, e i coloranti delle uova erano rigorosamente naturali: ad esempio si usavano “radicele”, i fondi del caffè e ancora le bucce delle cipolle.

1# Piave

La “piscina” più frequentata del bellunese, nonché gratuita, si chiamava…Piave. E via alla ricerca dell’angolo di fiume più adatto ai tuffi, e poi grandi nuotate nell’acqua che era sempre e comunque freddissima. Ma il divertimento era assicurato!

Tenendo sempre presente, come dice Palahniuk, che “Il motivo principale per cui la gente se ne va dai paesini di provincia è perché così poi può sognare di tornarci. E il motivo per cui ci resta è per sognare di andarsene”, possiamo dire -e ne siamo abbastanza sicuri- che crescere a Belluno non è stato affatto male!

Voi che ne pensate? Raccontatecelo!

 

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Monaco-Venezia

Da Monaco di Baviera a Venezia, da Marienplatz a Piazza San Marco, attraverso gli scenari mozzafiato delle Alpi bavaresi e delle Dolomiti Bellunesi, in 28 tappe. È questo il “percorso da sogno” (Traumpfad München-Venedig), o sentiero onirico, che ha descritto Ludwig Graßler nel 1977 e che oggi percorrono centinaia di appassionati e amanti della montagna.

28 tappe per almeno altrettanti giorni di cammino, più di 550km di lunghezza, circa 20.000 metri di dislivello, 3 nazioni attraversate: un itinerario impegnativo ma adatto a tutti dai 14 ai 75 anni, purchè dotati di equipaggiamento adatto e della preparazione fisica necessaria per affrontare una simile impresa.

Sono ben tre le tappe del “sentiero onirico” che attraversano da nord a sud il territorio del Comune di Belluno e ricalcano parte dell’Altavia n°1, passando per alcuni dei luoghi più spettacolari della città: dalla Schiara alla Valle dell’Ardo, dal centro storico di Belluno alle frazioni, passando infine per l’Alpe del Nevegal e il Col Visentin:

  • 22^ tappa, dal Rifugio Pian de Fontana al Rifugio 7° Alpini;
  • 23^ tappa dal Rifugio 7° Alpini a Belluno;
  • 24^ tappa, da Belluno a Revine passando per il Nevegal e il rifugio Col Visentin.

La tappa 22 è la più impegnativa dell’intero percorso: presenta infatti una ferrata in discesa, dopo il Bivacco del Marmol, nel gruppo della Schiara. Ma c’è un’alternativa per gli escursionisti meno esperti: una volta arrivati al rifugio Pian de Fontana, si può scegliere di intraprendere la discesa al rifugio Bianchet (anziché raggiungere il 7° Alpini). Dal rifugio Bianchet, si scende verso la strada statale agordina per arrivare in centro a Belluno (con la possibilità di utilizzare l’autobus). Un’altra variante riguarda la tappa 24, che da Belluno porta alla provincia di Treviso: un’opzione passa attraverso Valmorel, un’altra invece sale sul Nevegal, il panoramico Colle di Belluno.

Il percorso della Monaco-Venezia e la mappa

Tappa Partenza via Arrivo [km] [ore] ascesa [Hm] discesa [Hm]
1 München, Marienplatz Isar – Kloster Schaeftlarn – Isar Wolfratshausen 32 8 60 0
2 Wolfratshausen Isar – Geretsried – Isar Bad Toelz 26 7 120 50
3 Bad Toelz Isar – Arzbach – Tiefentalalm Tutzinger Huette 18 6.5 1000 300
4 Tutzinger Huette Jachenau – Risssattel Vorderriss (better: Oswaldhuette) 22 (27) 6.5 (7.5) 670 1220
5 Vorderriss (better: Oswaldhuette) Hinterriss – Kleiner Ahornboden Karwendelhaus 24 (19) 7.5 (6.5) 1000 0
6 Karwendelhaus Schlauchkarsattel – Hinterautal Hallerangeralm (or: Hallerangerhaus) 14 8 1510 1510
7 Hallerangeralm (or: Hallerangerhaus) Lafatscherjoch – St. Magdalena Wattens 18 5.5 400 1600
8 Wattens Lager Walchen Lizumer Huette 16 7 1490 0
9 Lizumer Huette Pluderlingsattel – Gschuetzspitzsattel Tuxer-Joch-Haus 11 7 1150 880
10 Tuxer-Joch-Haus Spannaglhaus – Friesenbergscharte Olpererhuette (Dominikushuette) 12 6 830 840 (1340)
11 Olpererhuette (Dominikushuette) Pfitscher-Joch-Haus Stein 14 4 (5) 470 (0) 700 (850)
12 Stein Gliederscharte – Engbergalmen Pfunders 16 7.5 1100 1500
13 Pfunders Niedervintl – Ronerhuette Kreuzwiesenhuette 23 7 1.200 500
14 Kreuzwiesenhuette Wuerzjoch – Peitlerscharte Schlueterhuette 18 8 1000 600
15 Schlueterhuette Puezhuette Groedner Joch (Puezhuette) 19 (10) 7 (3.5) 1000 (500) 1170 (670)
16 Groedner Joch (Puezhuette) Pisciaduhuette Boehuette 7 (16) 4 (7.5) 820 (1320) 90 (590)
17 Boehuette (Piz Boe -) Pordoijoch Fedaiasee 12 (14) 6 (7.5) 240 (540) 1070 (1370)
18 Fedaiasee Sottogudaschlucht Alleghe (Masare) 22 4.5 0 1100
19 Alleghe (Masare) (Masare -) Tissihuette 12 4 1350 0
20 Tissihuette Rif. Vazzoler Passo Duran (Rifugio Carestiato) 14 (11) 5.5 (5) 650 1000 (800)
21 Passo Duran (Carestiatohuette) Forcella Moschesin Rif. Pian de Fontana 18 (21) 7.5 (8) 1300 1500 (1700)
22* Rif. Pian de Fontana Schiara: Marmol ferrata (variante: rif. Bianchet) Rif. 7° Alpini (variante: rif. Bianchet) 7 8 670 860
23* Rif. 7° Alpini (variante: Rif. Bianchet) Case Bortot, Belluno (variante: statale agordina) Belluno 13 4 90 1200
24 Belluno Nevegal Col Visentin (variante: Valmorel) Revine 25 8 750 850
25 Revine Collalto – Piave Ponte della Priula 27 6 350 510
26 Ponte della Priula Piave San Bartolomeo (Bocca Callalta) 21 (26) 5 (6) 0 0
27 San Bartolomeo (Bocca Callalta) Piave – Musile Jesolo 36 (31) 9 (8) 0 0
28 Jesolo Punta Sabbioni Venezia, piazza San Marco 24 6 0 0

Fonte: Wikipedia

Link utili

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Spettacoli al Teatro Comunale

Il Teatro Comunale di Belluno ti aspetta con una serie di imperdibili appuntamenti: tra spettacoli della stagione di prosa, rappresentazioni culturali, show comici, concerti di musica leggera e di musica classica, ecco un elenco dei prossimi eventi in programma nel 2014 sul principale palcoscenico cittadino!

Per tutte le informazioni sui biglietti di ingresso, gli organizzatori e ogni ulteriore dettaglio sul singolo appuntamento, clicca sul titolo dell’evento di tuo interesse.

 

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Il Teatro Comunale di Belluno, situato in piazza Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico, è costruito in stile neoclassico su disegno di Giuseppe Segusini nel 1833-35, in seguito alla demolizione dell’antico Fondaco delle biade (di cui rimane una testimonianza nell’architrave, datata 1625, murata sul retro del teatro) che sorgeva, con volumi molto minori, a fianco della Porta Dojona a ridosso delle mura cittadine.

La facciata si ricollega a quella di altre realizzazioni analoghe portate a compimento dal Segusini in quegli anni nel resto del Veneto (Feltre, Serravalle) ed anche in Austria, dove il teatro di Innsbruck rappresenta un’interessante variazione sul tema architettonico bellunese. La scalinata di ingresso è caratterizzata da due leoni, opera di Pietro Zandomeneghi come i due fregi al di sopra delle porte laterali che immettono nel teatro.

Intorno, in alto, nove busti in pietra e in bronzo di Rettori veneti dei secoli XVI e XVII provenienti dal demolito Palazzo Comunale. L’interno venne rifatto una prima volta nel 1866, poi di nuovo nel 1948 e nel 1993.