10 cose da fare, belluno, castion, nevegal

Le 10 cose da fare a Belluno in Primavera

È ufficiale: la Primavera è arrivata. Non la vedete? Alle sette della sera è ancora chiaro, il sole è piacevolmente tiepido, le donne passeggiano per il centro più sorridenti e colorate, le prime fioriture riempiono timidamente l’aria di buoni odori.

Che poi, si sa…la Primavera è la stagione degli amori. Il nostro consiglio? Innamoratevi di Belluno e della sua natura che si risveglia, imitatela.

E allora cosa aspettate? Non trascorrerete mica il vostro tempo libero in casa (o comunque in luoghi chiusi), vero? Ecco a voi qualche idea su che cosa fare a Belluno in Primavera.

1. #Bicicletta. Sgranchite i muscoli e riprendete a respirare aria vera e non condizionata. Sono molti i percorsi cicloturistici che si possono fare a Belluno e nelle zone limitrofe, ma anche semplicemente andare a fare la spesa in bicicletta è un’ottima idea!

2. #Frutta&Verdura. Fate la spesa al mercato. Comprare frutta e verdura fresche, e non impacchettate, risveglia i sensi e riconcilia col mondo.

3. #Correre. Quando si corre capita che la mente si svuoti dei pensieri negativi per lasciare fluire quelli buoni. Si può correre ovunque, per le vie del centro o in zona Modolo a Castion, in qualsiasi direzione. Si può andare lenti o veloci, addirittura contro vento, l’importante è che lo si faccia!

4. #Gelato. Se è vero che una rondine non fa primavera, è vero però che un gelato alla frutta mette allegria. Siete stressati? Avete voglia di una pausa? Mangiate un gelato prodotto nelle tante gelaterie del centro di Belluno, possibilmente colorato e rigorosamente su cono, di quelli che sporcano le mani e impiastricciano la bocca.

5. #Picnic. Approfittate delle domeniche di sole per fare un bel picnic con gli amici nei numerosi prati fioriti in Nevegal, a Castion, o a Col di Roanza. Gli ingredienti? Una bella compagnia ed un cestino contenente manicaretti. Relax assicurato.

6. #PausaPranzo. Non è necessario aspettare la domenica per mangiare all’aria aperta. Provate a trascorrere la vostra pausa pranzo in quella che è stata ribattezzata “Piave Beach”! Da soli o in compagnia, basta un’ora di pausa pranzo all’aperto per ritrovare la giusta carica!

7. #Escursioni. Non avete scuse: viviamo in una delle terre più ricche di meravigliosi itinerari di montagna. E si dà il caso che ce ne siano davvero di tutti i tipi: dalla passeggiata di mezz’ora in località come il Bus del Buson, fino ad escursioni più impegnative come la risalita del Monte Serva. Sbizzarritevi.

8 #Aperitivo. Sorseggiare un aperitivo in terrazza, o nei tavolini all’aperto dei numerosi bar in centro storico, ha tutto un altro sapore. Godersi i caldi raggi del sole mentre si chiacchiera tra amici è una di quelle cose che fa prendere la vita un po’ più alla leggera.

9 #Yoga&Meditazione. Ascoltate i suoni della natura mentre il vostro corpo incontra la vostra mente in un percorso meditativo.

10 #Creatività. Da sempre poeti e artisti hanno avuto a cuore la Primavera, momento in cui la natura rinasce, riconquista i suoi colori e si risveglia in generale dal torpore invernale. Essere circondati da questa atmosfera di generale rinascita e di colore ben dispone verso il mondo esterno e stimola la creatività. In mano penne e pennelli e fate uscire l’artista che c’è in voi! In fondo i panorami del bellunese, diciamocelo, non sono niente male…

Io sto con gli Hobbit
belluno, eventi

Io sto con gli Hobbit

Io sto con gli Hobbit

L’ultimo fine settimana di marzo a Belluno è dedicato agli stili di vita amici dell’ambiente, ecologici e genuini: con l’evento Io sto con gli Hobbit.

Piazza dei Martiri si trasformerà in un’oasi naturale a cielo aperto, dove sarà possibile incontrarsi con la natura, facendosi ispirare dalle fiabe dei boschi, guidati dagli spiriti della Terra di Mezzo, tra leggenda e realtà.

Fatti a mano

Tra le bancarelle lungo il Liston si potranno trovare manufatti e sculture in legno, oggetti di terracotta oppure ceramica e poi ancora splendide tramature a telaio, come ormai ne rimangono poche.

Prodotti creati dalle mani di artigiani che lavorano materie prime totalmente naturali e che realizzano veri e propri capolavori, con pazienza e passione, nel pieno rispetto delle tradizioni artigianali.

Frutti della terra

Io sto con gli Hobbit è anche l’occasione perfetta per conoscere le materie prime vegetali e i delicati prodotti che con esse si possono realizzare, con occhio attento alle esigenze dell’ambiente.

Accanto a saponi, aromi e profumi si possono anche trovare la frutta e le verdure figlie di orti e campi coltivati secondo un’ottica biologica, nei tempi scanditi dalla natura, che non prevarica il lento scorrere delle stagioni e che aspetta silenziosa i momenti più adatti per seminare e raccogliere: solo così il cibo che portiamo in tavola può essere davvero genuino e conservare il proprio autentico sapore.

 

Suggestioni e Natura

Nell’arco dell’evento ci sarà uno spazio dedicato all’arbroterapia (abbraccio degli alberi) a cura dell’Associazione La Via del Cuore di Feltre. Inoltre sarà possibile ammirare alcuni dipinti eseguiti su cortecce e tessuto, ispirati a fiabe e spiriti della natura.

Bimbi e Hobbit

Io sto con gli Hobbit dedica spazio anche ai più piccoli con attività pensate per sbizzarrire la loro fantasia: verrà recitata la favola”La Volpe e il Lupo”e, in seguito, i più piccoli potranno costruire la sceneggiatura del racconto e mascherarsi da Lupo e da Volpe e da altri amici del Bosco, con materiali di riciclo per imparare a conoscere il mondo attraverso esperienze reali capaci di aiutarli a diventare adulti consapevoli e rispettosi.

museo civico belluno - izi.travel
belluno, Cultura, eventi

Quando il museo è smart

Il Museo Civico diventa smart

Quante volte vi è capitato, aggirandovi per le sale di un museo, di soffermarvi davanti ad un’opera per osservarla, cercando qualche indizio che vi aiutasse a comprenderne il più recondito messaggio? Poi stanchi di fantasticare sul perché l’artista abbia scelto quel soggetto e perché abbia deciso di rappresentarlo in quel dato modo, avete deciso di affidarvi alla didascalia per comprenderne il più intimo significato.

Di un’intera mostra, siate sinceri, quante didascalie avete letto? E quante di esse in maniera troppo superficiale?

Ad essere realisti, in un contesto quale è quello contemporaneo, nel quale in pochi ormai si soffermano a leggere con attenzione un testo per più di sei secondi, le lunghe didascalie che accompagnano le opere d’arte risultano ormai superate e noiose. Non vi pare?

L’app che ci guida al museo

Ecco perché il museo civico di Belluno ha scelto izi.TRAVEL, un’applicazione destinata sia ai musei che agli utenti, gratuita e sostenibile, capace di rivoluzionare il mondo delle audioguide.

Izi.TRAVEL infatti permette di realizzare delle audioguide scaricabili su tablet e smartphone, che permettono all’utente di approfondire l’opera che si trova davanti.
L’applicazione inoltre, una volta scaricata, funziona anche off-line.

I musei possono inserire le descrizioni del loro patrimonio storico ed incrementare i contenuti anche attraverso la pubblicazione di ricostruzioni video, che vengono lette dall’applicazione grazie ad un semplice QR code posizionato vicino all’opera.

Gli utenti, dal canto loro, possono recensire i luoghi che hanno visitato e le opere che hanno potuto ammirare per poi condividere la loro esperienza sui social network, dando modo anche a molti loro amici e followers di conoscere tesori artistici poco famosi ma senza dubbio unici e meravigliosi.
Una scelta, quella del Museo Civico di Belluno, fatta soprattutto per richiamare l’attenzione di un pubblico giovane che sembra essere poco attratto dai preziosi tesori artistici che questo piccolo scrigno conserva e che rende disponibili alla fruizione di tutti.

sagra fisciot
belluno, eventi

Costruire un fisciot – Tutorial

La Sagra dei Fisciot si avvicina, ma quanti di voi saprebbero costruire un fischietto a regola d’arte?

Adorable Belluno, con l’aiuto dell’amico Giuseppe De Lazzer, vi propone un tutorial per costruire un fischietto politonale da sfoggiare mentre passeggiate tra le bancarelle del centro di Belluno nel prossimo fine settimana.

 

Come costruire un fisciot

 

Adesso non avete più scuse per costruire il vostro fischietto, liberate la fantasia e buona fischiettata!

 

 

 

 

 

 

 

Serenate al Balcone
belluno, eventi

Serenate al balcone

Mancano pochi giorni alla Settimana dell’Amore nella città di Belluno e chissà quante giovani sperano in una serenata sotto la propria finestra.

Giovedì 26 marzo infatti sarà possibile dedicare alla propria dolce metà una serenata d’altri tempi, con la musica e le canzoni di tre gruppi bellunesi. Conosciamoli insieme.

Il Coro Minimo Bellunese

Dal 1961 il Coro Minimo Bellunese racconta, attraverso canzoni popolari e non solo, la storia e le tradizioni del territorio bellunese.
Il coro si è esibito in molte città italiane ed estere, riscuotendo sempre un grande successo.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=106IjnytnaA?rel=0]

 

The Brass Folkers

The Brass Folkers è un gruppo che nasce nel 2012 a Belluno e che gruppo: nove fiati e due percussionisti. Una vera e propria banda, capace di divertire ogni genere di pubblico.
Attraverso cover arrangiate in chiave folk, dance oppure ska portano in giro la loro musica coinvolgendo anche il più serio degli ascoltatori.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=i3VBDEOJN-4?rel=0]

 

Giorgio Fornasier

Se per la vostra serenata al balcone non volete rinunciare alla tradizione bellunese scegliete Giorgio Fornasier che, pizzicando le corde della sua chitarra, sa regalare momenti di dolcezza e divertimento nel rispetto del folklore della nostra provincia.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=O_ZgpEjLvoM?rel=0]

 

Domi – Tan

Domi-Tan è un trio femminile che avvolge in atmosfere suggestive e cariche di fascino chiunque le stia ad ascoltare.
Musiche soavi e dolcissime sanno creare il sottofondo magico per ogni dichiarazione d’amore.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=YHogWXhNHIU?rel=0]

 

Che cosa state aspettando allora? Scegliete il gruppo che preferite e prenotate la vostra serenata scrivendo una mail a: cultura@comune.belluno.it

Alvaro Bari - Un pilota veneziano nella Resistenza feltrina
belluno, Cultura, eventi

Alvaro Bari – Un pilota veneziano nella Resistenza feltrina

Alvaro Bari – Un pilota veneziano nella Resistenza feltrina

La vita e le imprese di un ragioniere veneziano, tenente pilota e comandante partigiano che dalla Laguna Veneta si spostò nel feltrino per partecipare alla Resistenza, vengono raccontate nel libroAlvaro Bari, un pilota veneziano nella Resistenza feltrina”.

Il volume, scritto a due mani da Renato Vecchiato e Aurelio De Paoli, è un viaggio nel passato, descritto grazie a lunghe ricerche tra il tribunale militare di Verona, l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea e l’Istituto Colotti di Feltre, oltre alla raccolta di numerose testimonianze.

In queste pagine viene ricostruita la vita di Alvaro Bari, conosciuto dai suoi compagni con il nome di Giordano, oppure Cristallo, componente della Resistenza dal 20 ottobre 1943 tra Feltre, Croce d’Aune, Fonzaso e Lamon, fino alla sua morte, quando una tragica mattina di agosto del 1944 venne catturato durante la sua ultima missione in Primiero, torturato e gettato nel Lago di Busche.

Alvaro Bari – Presentazione del libro

Il libro, pubblicato nel 2014, verrà presentato lunedì 16 marzo alle ore 18.00 presso la Sala Bianchi, nel contesto delle commemorazioni per i tristi avvenimenti del Bosco delle Castagne del 10 marzo 1945 e di piazza dei Martiri del 17 marzo 1945.
Accanto alla storia di Alvaro Bari, vengono raccontate anche quelle di Piuma, all’anagrafe Giorgio Gherlenda, e quella di Nazzari, l’aviere Gastone Velo e con le loro quelle di tanti altri che furono protagonisti della Resistenza.

belluno

La settimana dell’Amore

Torna anche quest’anno la Settimana dell’Amore dal 21 al 28 marzo: un’iniziativa del Comune di Belluno, organizzata dall’Antico Borgo con la collaborazione delle Officine della Cultura.

Il programma di questa settimana, dedicato ai sentimenti, è molto variegato e capace di coinvolgere grandi e piccini con appuntamenti tra musiche soavi, parole sussurrate e cene piccanti.

La Settimana dell’Amore inizia sabato 21 marzo con l’appuntamento “Le fontane e l’amore”: una visita guidata alle sette fontane site nell’Antico Borgo.

Il percorso è dedicato ai bambini che potranno scoprire le bellezze del cuore storico della città di Belluno, attraverso le spiegazioni di Federica Erimacea e i disegni di Luca Stella, tratti dal libro “La piccola grande storia di Belluno”.
Partenza alle ore 10:00 da piazza Duomo.

Mercoledì 25 marzo sarà di scena “Ascoltare l’amore” con la lettura di pensieri d’amore scritti da bellunesi, giovani e adulti presso i negozi e gli esercizi pubblici di piazza Mercato, via Mezzaterra e via Duomo.

A cura di Nanni Dorigo dalle 17:00 alle 19:00.

Giovedì 26 marzo “Versi perversi” una cena a tema presso l’enoteca-ristorante Il Piacere. I commensali saranno allietati da poetici pensieri dal tema “Amore ed Eros” a cura dell’Associazione Verba Volant.

Per partecipare è necessario prenotare al numero: 0437 27705.

Se non troverete più posti a sedere per la cena in via Mezzaterra non preoccupatevi, il giovedì della Settimana dell’Amore infatti riserva altri dolcissimi momenti, come le serenate da dedicare alla persona amata.

Dalle 20:30 fino alle 22:30, per dichiarare tutto il vostro amore, potete scegliere il Coro Minimo Bellunese, Brass Folkers insieme a Giorgio Fornasier, indimenticabile metà dei Belumat, e il trio femminile Domi-Tan per una romanticissima  serenata al balcone.

Per prenotare la propria serenata basta scrivere a: cultura@comune.belluno.it

E per un’anteprima alle 18:30 in piazza Mercato si esibirà il trio Domi-Tan.

La Settimana dell’Amore si chiude sabato 28 marzo dalle 17:00 alle 19:00 con la lettura di frasi d’amore scritte da bellunesi grandi e piccini nei negozi ed esercizi pubblici dell’Antico Borgo, a cura di Nanni Dorigo.

Voi cosa state aspettando? Non siate timidi, lasciate spazio ai sentimenti e scegliete uno o più di questi dolcissimi eventi per rendere felice la persona che amate.

venezia con la neve_Ippolito Caffi_Museo Civico Belluno
belluno, Cultura, Curiosità

Ippolito Caffi: le avventure di un inquieto viaggiatore

Ippolito Caffi

In un periodo in cui la pittura incontra e si scontra con la fotografia, il pittore bellunese Ippolito Caffi è capace di creare atmosfere davvero suggestive, nuovi punti di vista sperimentando una creatività innovativa in un connubio perfetto tra pennellata ed uso della gradazione luminosa.

Forse non tutti sanno che Ippolito Caffi, nato a Belluno il 16 ottobre 1809, fu uno dei primi a imprimere su tela la nuova vita notturna delle città, quando il buio della notte divenne solo un ricordo lontano, rischiarato dalle lanterne prima e più tardi dalle lampade alimentate a gas.

Il giovane Ippolito aveva una mente fervida e un bisogno impellente di scoprire, conoscere e fare nuove esperienze.

Ippolito Caffi – quando una vita sola non basta

Dopo gli anni passati a studiare a Venezia Ippolito si trasferisce a Roma dove riesce ad affinare la sua tecnica pittorica ma per pittore nato tra i monti bellunesi non è abbastanza: ci sono ancora tante cosa cose da imparare e tanti luoghi da visitare.

Parte per Napoli e poi verso l’Oriente visitando Atene, la Turchia, la Palestina e l’Egitto, per tornare in Italia nel 1844 con nuove ispirazioni e tanta voglia di esprimere tutta la sua creatività.

Arruolatosi nel 1848 nella guerra contro l’Austria, viene fatto prigioniero ma riesce a scappare e a rifugiarsi a Venezia per poi partire per Genova, la Svizzera e Torino.

Il suo animo di viaggiatore lo porta anche nelle capitali europee: a Londra per l’Esposizione Universale e poi a Parigi, successivamente in Spagna e poi nuovamente a Roma.

Per nulla esausto, anzi sempre più motivato dalle sue continue nuove esperienze, Ippolito decide di unirsi all’esercito garibaldino e dopo l’avvenuta Unità d’Italia torna a Venezia per dedicarsi interamente alla pittura.

Ma l’animo del bellunese è sempre quello di un inquieto viaggiatore, alla continua ricerca di qualcosa di nuovo e stimolante, per questo nel 1866 decide di imbarcarsi sulla Re d’Italia, la nave impegnata nella battaglia di Lissa: al fine di poter riportare su tela le immagini dei combattimenti. Proprio a bordo di questa nave Caffi trovò la morte, mentre viveva l’ultima appassionante avventura della sua vita.

Ippolito Caffi – Le sue opere

Al Museo Civico di Belluno si trovano alcune opere di Ippolito Caffi, molte altre fanno parte di collezione private, mentre una grande quantità dei suoi lavori è oggi conservata nei musei di altre città: Città del Vaticano, Copenaghen, Roma, Torino, Treviso, Trieste, Venezia.

 

 

 

Nell’Immagine: Venezia con la neve – Museo Civico di Belluno