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Babbo Natale a Belluno

La favola di Natale di Serena Savi

Babbo Natale arrivò a Belluno per il consueto giro di distribuzione dei regali.

Mentre stava visitando la casa di Michelino, la sua renna se ne andò per fare una passeggiata per la città con il micio del piccolo. Il bambino e Babbo Natale decisero quindi di cercare i due fuggiaschi. Arrivarono al parco Città di Bologna, vi trovarono solamente un folletto tutto rosso, era il Mazarol!

Michelino non ne aveva mai sentito parlare. Egli gli spiegò chi fosse, gli raccontò del dispiacere che provava dato che nessuno credeva più in lui. Infine disse loro di aver visto i due animali dirigersi verso le rovine del Castello. Giunti sul luogo, i nostri eroi videro un fantasma, il quale raccontò loro la propria storia. Aveva deciso di trasferirsi a Belluno dal Regno Unito, perché la roccaforte in cui viveva aveva troppi spifferi. In seguito disse loro che aveva visto i due malandrini dirigersi verso la stazione, quindi li salutò. Arrivati al parco della stazione incontrarono la strega Amaranta, la donna gli raccontò di abitare proprio lì, ma di essere molto delusa, dato che un tempo tutti la temevano, ora invece nessuno sapeva della sua esistenza. Successivamente, la maga confermò di aver visto le due bestiole e di averle sentite dire di voler cercare la Befana, quest’ultima infatti viveva in incognito vicino Piazza dei Martiri.

A Babbo Natale la notizia non piacque per nulla, infatti la donna era stata sua fidanzata durante le guerre napoleoniche. Lei però lo aveva lasciato per San Niccolò. Lui per ripicca aveva messo in giro dei pettegolezzi su di lei, dicendo che fosse talmente cattiva da trasformare in “zoc” tutti i bambini che l’avrebbero aspettata svegli. Arrivati a casa della donna, i nostri eroi ritrovarono i lori amici e li rimproverarono.

Alla fine tutto si risolse al meglio. Babbo Natale poté terminare il proprio giro di visite e Michelino tornò a casa con il micio, senza che i suoi genitori venissero a scoprire nulla.