Antica Festa della Madonna Addolorata a Belluno
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Sagra dei Fisciot

Belluno celebra l’arrivo della primavera con l’antica festa della Madonna Addolorata, celebrazione sacra e momento di svago e di incontro per tutti. Tradizione vuole che la Festa – nota anche come “Sagra dei Fisciot” – si svolga due domeniche prima di Pasqua: quest’anno l’appuntamento è domenica 17 marzo 2013.

La festa ha origini antichissime: dal 1716 la statua della Madonna dei Sette dolori, voluta dalla cittadinanza bellunese per festeggiare la fine di una pestilenza, viene portata in processione attraverso il centro storico. La statua, cara alla devozione dei Bellunesi, è vestita d’un antico manto di velluto nero e ornata con i simboli della regalità e del dolore; le mani e il volto sono opera di Giambattista Alchini (1657).
Custodita presso la chiesa di Santo Stefano a Belluno, raccolta in un monumentale altare barocco nella cappella dell’Addolorata (1737), viene tolta dalla sua artistica nicchia per la processione che si effettua per le vie della città. La venerazione della Madonna è una tradizione antica per la città, tutt’oggi molto sentita: le piazze del centro storico si riempiono di bancarelle e di gente (ogni anno si contano decine di migliaia di presenze) che partecipa alla grande festa in onore della Madonna delle sette spade.

A Belluno la festa della Madonna Addolorata in Quaresima è una tradizione secolare. Le due domenica precedenti la Pasqua la statua della Madonna, con il cuore trafitto da sette spade, i sette dolori, attraversa le vie cittadine. Un tempo il vescovo, le corporazioni d’arte e mestieri, gli ordini religiosi, il consiglio del nobili e il popolo seguivano in processione la statua per un lungo percorso che partiva dalla chiesa di Santo Stefano, arrivava al Convento di San Gervasio, accolta dalle monache, e poi tornava indietro attraversando altri borghi cittadini.

Con lo sviluppo architettonico della città il percorso è stato modificato ma la devozione per questa Madonna da parte dei Bellunesi è rimasta intatta, ed a lei il popolo si è sempre rivolto in caso di difficoltà, come carestie, pestilenze e terremoti; in queste occasione c’erano processioni particolari e la statua restava esposta in Duomo fino alla cessazione del drammatico evento.

Negli anni questa processione si è intrecciata con la vita più propriamente laica e civile di Belluno, tanto che nel 1948 la statua fu portata in processione fasciata della bandiera tricolore, simbolo della ritrovata libertà.
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Al momento religioso si affianca quello ludico: distribuiti su tutta l’area del centro, sono presenti più di 200 operatori con banchi di dolciumi, giocattoli, articoli in vetro, ceramica, legno e tessuto, bigiotteria, soprammobili, quadri, dischi e musicassette, manufatti in vimini, rame, occhiali, essenze ed erbe aromatiche, miele, pelletteria, ombrelli, foulard, palloncini, cibi e bevande.

Dalle 10.45 in piazza Duomo, angolo palazzo Ex Tribunale, si esibirà il complesso bandistico “Città di Belluno”. Alle ore 16.00 si svolgerà la processione.

Piazza Duomo ospita il mercato dei fiori “Fiori in Città: la Città sboccia”. Sempre in Piazza Duomo e nella vicina Piazza delle Erbe, torna, anticipando il suo ritorno estivo, il mercatino dell’antiquariato “Cose di vecchie case”.

La Festa viene anche chiamata Sagra dei Fisciòt – fischietti di richiamo – perché una volta questi erano tra gli articoli più venduti dagli artigiani locali che li fabbricavano a mano in molte fogge.

Le navette

Come di consueto, il Comune di Belluno mette a disposizione un servizio gratuito di navette per raggiungere comodamente il centro storico di Belluno  a partire da alcuni parcheggi scambiatori dislocati nell’immediata periferia della città. Il servizio sarà attivo dalle 9.30 fino al termine della manifestazione.

Sono cinque le linee di autobus-navetta a disposizione domenica. Ecco la mappa e gli orari!

Info: www.comune.belluno.it