Villa Miari Fulcis belluno
eventi

Villa Miari Fulcis, una perla bellunese

Oggi vi portiamo a Modolo, nei dintorni di Belluno, a visitare Villa Miari Fulcis. Siete pronti per il viaggio? Benissimo, venite con noi…

Iniziamo parlando del luogo in cui ci troviamo: Modolo, una verdeggiante località castionese caratterizzata dalla grande villa dei Miari verso Nord, e da case slegate tra loro verso Est; è una zona molto frequentata da chi ha il desiderio di trascorrere qualche ora passeggiando immerso nel verde.

La Villa di cui vi parliamo oggi è una delle più vaste e complesse ville del ‘600 nel territorio di Belluno ed è compresa nella catalogazione delle cento ville venete di A. Canova.  Non è semplice descriverne la bellezza e le fattezze, poiché si tratta di un grandioso complesso che ad ogni angolo regala prospettive e forme diverse le une dalle altre; ma noi ci proviamo lo stesso e per farlo iniziamo appropriandoci delle parole di A. Alpago-Novello, che descrive così Villa Miari Fulcis:

La villa rivela un’intima fusione tra la scioltezza dell’impostazione, la varietà e la composizione dei volumi, che creano prospettive e spazi ben definiti, e la perfezione architettonica, uniti ad un’accuratissima ambientazione nella natura circostante“.

La villa di Modolo iniziò ad essere costruita attorno al 1644 come dimora per uno dei rami della nobile famiglia dei Miari che stava sempre più aumentando il suo prestigio e le sue ricchezze proprio nel territorio di Castion.

Alpago-Novello ci racconta che nel XVIII secolo la villa aveva all’incirca le stesse dimensioni di adesso, e che oltre al corpo principale comprendeva anche la lunga ala delle scuderie e l’elegante cancellata d’ingresso. E proprio l’ingresso è uno dei punti forti di questo importante complesso: si tratta di uno degli esempi più significativi di gusto barocco, ci spiega l’urbanista e storico feltrino, ma riferendosi con questo termine a particolari soluzioni estrose e di movimento plastico che non erano frequenti nella valle.

Ed è per questo particolare che gli studiosi credono che sia intervenuto un artista non del territorio di Belluno, probabilmente uno scultore oppure un pittore, meno probabilmente un architetto. Il resto della villa, invece, ed in particolare modo l’ala rustica, sono di più tradizionale compostezza classica, anche se risolte in modo asimmetrico.

La villa come la vediamo oggi è il risultato del lavoro di Andrea Miari attorno al 1806: egli abitava in questa splendida dimora (ne era il proprietario) e in quanto architetto decise di metterci, come si suol dire, mano. Fu così che il corpo centrale venne trasformato, acquisì un’inconsueta disposizione planimetrica e venne decorato da semicolonne ioniche e corinzie, prolungandosi in un’ala alla quale è addossato un altro edificio di minor altezza: la Barchessa. Sull’ampia scalinata esterna potete vedere lo stemma di Casa Miari, la data del 1806 ed il nome dello scalpellino Giovanni Maria De Vetori. Il giardino che si estende davanti alla Villa ha una magnifica vera di pozzo della fine del ‘600 adornata da un gruppo di stemmi gentilizi.

Una curiosità: tra le piccole finestre quadrate del piano superiore sono state dipinte sette meridiane che segnano l’ora corrispondente nelle principali città europee.  Queste meridiane sono state dipinte nel XIX secolo dal Conte Francesco Miari Fulcis che fu Professore di Geodesia all’Università di Padova.

 

Fonte: Belluno, storia architettura arte, di Gigetto De Bortoli, Andrea Moro e Flavio Vizzuti.

Fotografia di Giorgio Simonetto

 

eventi, evidenza, homepage

Favole al (video) telefono

Le nuove tecnologie si fanno veicolo di emozioni

Domenica 3 aprile alle ore 17 al Teatro Comunale di Belluno con Favole al (Video) Telefono, dal (quasi) omonimo testo per ragazzi di Gianni Rodari, assisteremo a uno straordinario spettacolovincitore del premio Piccoli Palchi 2008 – per una chiusura alla grande della 23 esima Stagione Comincio dai 3 – famiglie a Teatro –, realizzata da Tib Teatro in collaborazione con la Fondazione Teatri delle Dolomiti, per la direzione artistica di Daniela Nicosia.

Una stagione che ha visto avvicendarsi sul palco del Comunale le esperienze più significative di teatro per le nuove generazioni, con spettacoli e compagnie d’eccellenza a livello europeo, e un’alternarsi di ben 16 titoli differenti con più di 20 repliche in teatro e altrettante all’interno delle scuole per il progetto Teatro a Scuola. Una stagione articolata per progetti – da quello sulle dipendenze, al progetto accoglienza e disabilità e ancora quello sulla letteratura, storia e arti visive – che quest’anno ha riservato un’ampia offerta per tutte le scuole dall’infanzia fino alle estese, partecipate proposte per le scuole superiori.

Otto gli spettacoli domenicali per le famiglie che si concludono appunto con il delicato Favole al (Video) Telefono.

A nanna si va volentieri solo accompagnati da una storia, magari raccontata da mamma e papà, questo il desiderio di Sofia e Giacomo, ma se mamma e papà fanno gli attori e viaggiano sempre per lavoro? Allora non resta che ricorrere alle Favole al (Video) Telefono, che con infinito amore Carlo e Paola, i veri genitori – anche protagonisti e autori dello spettacolo – raccontano ai loro figli. Uno spettacolo delizioso, pieno di ritmo, musica, creatività, tenerezza, che si ispira alla celebre raccolta di Rodari, mentre ci suggerisce come anche le nuove tecnologie possano divenire mezzo per condividere emozioni. Storie brevi, narrate con piccoli oggetti, biscotti, fiori, cartoline che compongono un delicato mosaico secondo la grammatica della fantasia. Attraverso queste favole si snoda un rapporto delicato e fragile, in cui la distanza amplifica la necessità di scambiarsi esperienza e affetto.

La musica, le immagini costruite sotto gli occhi degli spettatori trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in mondi fantastici, il gioco comico degli attori, le gag involontarie degli adulti che cercano di parlare con i ragazzi, la scoperta di territori comuni da abitare insieme, sono le tematiche di questo percorso scritto insieme con i ragazzi e gli insegnanti di diversi laboratori svoltisi durante il 2007 a Udine, Bologna e Mira(Ve).

 

Produzione La Piccionaia

Drammaturgia Carlo Presotto e Titino Carrara

Regia Titino Carrara

Con Carlo Presotto e Paola Rossi

Consulente video Giacomo Verde

Tecnici Pietro Zordan e Luciano Lora

PRENOTAZIONI

PRENOTAZIONI 334-6620926

BIGLIETTI bambini 6 euro – adulti 10 euro

BIGLIETTERIA TEATRO COMUNALE DOMENICA 3 aprile ORE 11-13 E DALLE 15

eventi

The exploration of the mountains

The Pro Loco Pieve Castionese is organizing three evenings in March and April about the mountains.

Three events in March and April to discuss the mountains, this year from the perspective of the explorer. This is the theme of the 2016 edition of the evenings on the mountains organized by Pro Loco Pieve Castionese.

It begins on Thursday March 31, 2016 at 8:45pm in Cirvoi, in the meeting room of the Cooperative, with “The breath of the mountains”, as told by Marco Sala Tuze. Sala Tuze is a mountaineer of “Gruppo Rocciatori Caprioli” of San Vito di Castore and the manager of Rifugio Passo Staulanza at Mount Pelmo, who lives in the mountains and for the mountains.

Through his gorgeous photos, participants will relive the emotions of his climbs in various continents around the world and the dramatic moments he lived through during the Nepal earthquake on April 25, 2015, as he tried to climb Lhotse (8,516m).

The second event is scheduled for Thursday April 7th at 8:45pm, in Castion, at the San Gaetano Theater.  Roberto Ciri will describe “The 3000 meters of the Dolomites at the discovery of common paths.”

Ciri is passionate about the mountains and the history of climbing, in particular the common paths and the historical charm that characterizes them. He is an Academic Member of GISM, who, for 11 years, has managed the website www.vienormali.it and worked with the publisher Idea Montagna to publish various excursion guides and curate the series dedicated to common paths.

The evening with be a sort of voyage to discovery the common paths to the top of the Dolomites, over 3000m high, on which he has written a guide published in 2012 with a second edition in 2014.

The third event will be on Thursday April 14, 2016 at 8:45pm in Castoi, in the meeting room at Circolo Val Cicogna, with “The voice of the mountains” of Francesco Santon, climber, Academic Member of GISM.

Today Salton organizes expeditions and hiking because he has learned how “to listen to the voice of the mountains: that which invites you to go beyond, up to the next adventure.” The author will present 46 years of mountaineering, adventures and exploration in every part of the world: describing a way to go to the mountains that has changed over the years, as have the times, the styles, and the ways of life.

All of the events are free of charge.

 

belluno, eventi, evidenza, homepage

L’esplorazione delle montagne

La Pro Loco Pieve Castionese organizza tra marzo e aprile tre serate sulla montagna

Tre appuntamenti tra marzo e aprile per affrontare il tema della montagna, quest’anno con il taglio dell’esploratore. È questo, infatti, il tema delle serate sulla montagna edizione 2016 organizzate dalla Pro Loco Pieve Castionese.

Si comincia giovedì 31 marzo 2016 alle 20.45 a Cirvoi, nella sala della Cooperativa, con “Il respiro delle montagne“ raccontato da Marco Sala Tuze. Sala Tuze è un alpinista del “Gruppo Rocciatori Caprioli”  di San Vito di Cadore e gestore del Rifugio Passo Staulanza al Monte Pelmo, vive in montagna e per la montagna.

Con delle splendide immagini farà rivivere ai partecipanti l’emozione delle sue scalate nei vari continenti del mondo e i momenti drammatici vissuti in Nepal durante il terremoto del 25 aprile 2015 mentre tentava la salita del Lhotse (8.516 m.).

Il secondo appuntamento è fissato per Giovedì 7 aprile a Castion, al Teatro San Gaetano, giovedì 7 aprile 2016 alle 20.45 quando Roberto Ciri racconterà “I 3000 delle Dolomiti alla scoperta delle Vie normali”.

Ciri è appassionato di montagna e di storia dell’alpinismo, in particolare di vie normali per il fascino storico che le caratterizza. Socio Accademico del GISM, da 11 anni gestisce il sito web www.vienormali.it e collabora con l’editore Idea Montagna con cui ha pubblicato diverse guide escursionistiche e per il quale cura la collana dedicata alle vie normali.

La serata è  una sorta di viaggio alla scoperta delle vie normali alle cime dolomitiche oltre i 3000 metri di altezza su cui ha scritto una guida pubblicata nel 2012 con una seconda edizione nel 2014.

Il terzo appuntamento è giovedì 14 aprile 2016 alle 20.45 a Castoi, nella sala del Circolo Val Cicogna, con “La voce della montagna“ di Francesco  Santon, alpinista, Socio Accademico del GISM.

Salton oggi organizza spedizioni e trekking perché ha saputo “ascoltare la voce della montagna: quella che invita ad andare oltre, fino alla prossima avventura”. L’autore presenterà 46 anni di alpinismo, avventura ed esplorazione in ogni parte del mondo: racconto di un modo di andare in montagna che negli anni è cambiato, come sono cambiati i tempi, le mode, gli stili di vita.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.

belluno, eventi

Dedica una serenata d’amore a chi ami

Come nel più romantico dei copioni, la donna (o l’uomo) si affaccia al balcone e ascolta le note che il suo amato/a ha deciso di dedicarle come segno del suo amore. La serenata d’amore rimane uno dei gesti più romantici capace di regalare un incanto senza tempo, per questo dovresti affrettarti a prenotare la tua per la serata del 22 marzo!

Ritorna dal 19 al 22 marzo la rassegna “Appuntamenti d’amore”, un’iniziativa del Comune di Belluno organizzata in collaborazione con l’Antico Borgo e le Officine della Cultura.

Nell’ambito del ricco programma, che verrà illustrato nei prossimi giorni, è già tempo di farsi avanti per prenotare la propria “Serenata al balcone”, cogliendo l’opportunità di avere a propria disposizione, per la serata di martedì 22 marzo, una delle cinque formazioni musicali tra i Brass Folkers, il Coro Minimo Bellunese, il duo Mìkeze e Jàkeze con Camilla e Lorenzo Emili, Giorgio Fornasier e il trio femminile Domi-Tan.

Tra le 19.30 e le 22.30, i gruppi gireranno di balcone in balcone, a seconda delle prenotazioni, per regalare un omaggio canoro e musicale ai prescelti del regalo d’amore.

Chiunque volesse dedicare una manifestazione d’affetto speciale può prenotare l’esibizione canora all’indirizzo prescelto, chiamando l’Ufficio Cultura, al numero 0437 913191, o scrivendo un’email a cultura@comune.belluno.it.

Nella richiesta andranno indicati il nome e cognome del richiedente, l’indirizzo preciso del luogo in cui si chiede l’esibizione, un contatto telefonico o di email, un orario indicativo tra le 19.30 e le 22 e il nome del  destinatario della dedica.

Alle 22.30, alla fine della serata, i gruppi si esibiranno insieme in una serenata finale in Piazza Duomo.

Cultura, eventi, evidenza

Valorizziamo il nostro patrimonio con la settimana degli archivi

Al via la Settimana degli archivi a Belluno, dal 14 al 19 marzo 2016. Un’ottima occasione per visitare il prezioso Archivio Storico di Belluno, con la possibilità di vedere la sala multimediale dedicata alla storia della Grande Guerra a Belluno dal titolo:“AN DE LA FAN: Belluno invasa 1917-1918”. 

Da lunedì 14 a sabato 19 marzo con lo slogan “Ispirati dagli Archivi”, l’Associazione Nazionale Archivistica italiana promuove una settimana di eventi per fare conoscere ai cittadini la ricchezza del patrimonio archivistico del nostro Paese.

L’Archivio storico del Comune di Belluno, aderendo all’iniziativa, dal 14 al 19 marzo, invita a trascorrere un po’ di tempo tra i tesori archivistici custoditi presso la sede di via Marisiga o visitando il sito web all’indirizzo http://archivio.comune.belluno.it/

L’Archivio Storico di Belluno opera da oltre un trentennio favorendo e promuovendo lo studio della storia locale e rappresenta uno dei rari Archivi Storici di comuni italiani dotato di struttura dedicata aperta al pubblico con ampio orario giornaliero e sito web.
Conserva oltre 8.000 pezzi riferiti alla storia della Città e del territorio bellunese, variamente esteso a livello provinciale, dagli anni ’70 del secolo XIV sino ad oggi, dall’epoca di amministrazione viscontea e veneziana prima, poi napoleonica e austriaca e infine dell’Italia unita.

Custodisce anche alcuni archivi aggregati e privati prodotti da enti o da persone che hanno operato nell’ambito territoriale, come quello del Teatro Sociale, dell’Asilo Cairoli, della Società dei Reduci delle Patrie Battaglie, del Corpo Volontari Alpini di Feltre e Cadore, del mobiliere Luigi Scremin, dell’arch. Mario Dal Mas, di Virginio Andrea Doglioni, storico e cultore d’arte e insigne patriota, di Ferruccio Vendramini storico e pubblicista bellunese, del fotografo professionista Edi Bogo.

Una copiosa fototeca, digitalizzata per oltre 4.000 esemplari, crea un grande archivio fotografico della memoria dei Bellunesi, che viene continuamente arricchito con nuove istantanee grazie a prestiti temporanei o a donazioni di privati.

Presso la sede di Marisiga sarà visionabile anche la storia multimediale della Grande Guerra a Belluno “AN DE LA FAN: Belluno invasa 1917-1918”, ideata e realizzata per le scuole superiori in collaborazione con Stefano De Vecchi, introduzione alla copiosa documentazione archivistica posseduta dall’Archivio storico e da privati.

Un progetto che vale veramente la pena di essere visionato, realizzato con programmi appositamente sviluppati, caricato in totem, touch screen e proiettori con  ampio ricorso  all’ipermedialità.

In occasione della Settimana degli Archivi, dal 14 al 19 marzo, l’orario di apertura dell’Archivio sarà ampliato: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30.

belluno, eventi, evidenza, homepage

Sta arrivando la Sagra dei Fisciot

L’antica festa della Madonna Addolorata è uno degli appuntamenti più attesi a Belluno. Il centro storico si riempie di bancarelle colorate, fiori profumati e fiumi di persone che salutano festeggiando l’arrivo della Primavera. 

È tutto pronto per l’attesissima Sagra dei Fisciot, la celebrazione sacra e di incontro per tutti con cui la città di Belluno ogni anno saluta l’arrivo della stagione dei fiori.

La celebrazione ha origini antiche: dal 1716 la statua della Madonna dei Sette dolori, voluta dalla cittadinanza bellunese per festeggiare la fine di una terribile epidemia di pestilenza, viene portata in processione attraverso il centro storico due domeniche prima della domenica di Pasqua. E anche quest’anno la tradizione continua: domenica 13 marzo l’appuntamento è con la Sagra dei Fisciot!

Ma lo sapevate perché si chiama così? Deve il suo nome ai “fischietti di richiamo” che un tempo erano tra gli articoli più venduti dagli artigiani locali che si distribuivano con le loro bancarelle per le vie del centro in questa domenica di festa, vendendo i loro prodotti.

I dettagli: le iniziative della Sagra dei Fisciot 2016

Distribuiti su tutta l’area del centro, comprese Via Dante e Via Cavour, saranno presenti più di 200 operatori con banchi di dolciumi, giocattoli, articoli in vetro, ceramica, legno e tessuto, ma anche bigiotteria, soprammobili, quadri, dischi e musicassette, manufatti in vimini, rame, occhiali, essenze edere aromatiche, miele, pelletteria, ombrelli, foulard, palloncini e, ovviamente, cibi e bevande tipici.

Inoltre Piazza Piloni quest’anno ospiterà la Mostra mercato Cibi e Degustazioni d’autore, mentre Piazza dei Martiri ospiterà il Mercatino dei prodotti agricoli locali a cura dell’Unione Montana Bellunese.

In Piazza Duomo torna il Mercato “Fiori in Città: la Città sboccia”, oltre al Mercatino dell’antiquariato “Cose di vecchie case” che con i qualificati operatori presenti si conferma uno degli appuntamenti più attesi e frequentati, prima del suo ritorno estivo. Piazzale Marconi sarà lo scenario di un banco di frutta di stagione.

A partire dalle ore 10.45 in Piazza Duomo, angolo Ex tribunale, si esibirà il complesso bandistico “Città di Belluno”. La tradizionale processione, invece, avrà luogo alle ore 16.00.

Servizio gratuito Navette

Per facilitare la mobilità, il Comune ha istituito il consueto servizio gratuito di navette che circoleranno dalle ore 9.30 alle 19.30 nell’intera giornata di domenica 13 marzo. Ecco i dettagli:

Per le linee nord-est (da Baldenich/Cavarzano alla stazione) e sud-ovest (da via Col da Ren a piazzale Marconi), passeranno ogni 10′ minuti.

Per le altre linee:

  • linea 1 (da Castion a piazzale Marconi), avrà frequenza ogni 30′
  • linea 2 (da Giazzoi/Tisoi al piazzale della stazione), frequenza ogni 50′, con partenza da Giazzoi alle ore 9.55 – 10.45 – 11.35 – 12.25 – 13.15 – 14.05 – 14.55 – 15.45 – 16.35 – 17.25 – 18.15 – 19.05 – 19.55 e partenze da p.le Vittime delle Foibe alle ore 9.40 – 10.30 – 11.20 – 12.10 – 13.00 – 13.50 – 14.40 – 15.30 – 16.20 – 17.10 – 18.00 – 18.50 – 19.40
  • linea 3 (da Col di Piana al piazzale della stazione), frequenza ogni 50′, con partenza da Col di Piana alle ore 9.30 – 10.20 – 11.10 – 12.00 – 12.50 – 13.40 – 14.30 – 15.20 – 16.10 – 17.00 – 17.50 – 18.40 – 19.30 e partenza da Piazzale Vittime delle Foibe alle ore 9.20 – 10.10 – 11.00 – 11.50 – 12.40 – 13.30 – 14.20 – 15.10 – 16.00 – 16.50 – 17.40 – 18.30 – 19.20.

 

Per informazioni:

Sportello dei Cittadini

Tel. 0437/913222 – info@comune.belluno.it

Gli operatori si possono rivolgere al Servizio Att. Economiche: 0437 913175

Info viabilità: Polizia Locale 0437/913520

Cultura, eventi

La Fucina: il teatro e la ricerca di sé

I laboratori di SlowMachine

Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte” diceva William Shakespeare. E se così stanno le cose, non è forse una buona idea quella di partecipare ad un laboratorio teatrale?

Imparare ad avere un atteggiamento sicuro, parlare con una voce calma, avere una dizione corretta sono tutte cose che aiutano molto a sentirsi più a proprio agio nel rapporto con gli altri… imparare ad esprimere al meglio il proprio pensiero accresce la fiducia in se stessi.

SlowMachine presenta La Fucina, un progetto di formazione teatrale che vuole dare la possibilità a Belluno di avere una proposta culturale di altissimo livello, mettendo in contatto diretto il pubblico con il processo artistico stesso e renderlo sempre più consapevole. Laboratori teatrali aperti a ragazzi ed adulti, per avvicinarsi al teatro e nel contempo intraprendere un percorso di ricerca su se stessi.

Il teatro, infatti, ottimizza il lavoro di gruppo e l’ascolto, stimolando le responsabilità individuali di fronte alla collettività e aiuta a superare i propri limiti, ampliando l’orizzonte delle personali possibilità e capacità, principalmente a livello comunicativo.

Quando e dove

Da febbraio a maggio 2016 SlowMachine ha in programma tre laboratori di teatro con cadenza settimanale per chi desidera approcciarsi o approfondire le dinamiche della scena.

Adulti e giovani dai 16 anni in su:

Dall’11 febbraio al 27 aprile a Pieve di Cadore – Spazio Cos.MO – Giovedì 20:30 -22:30

Dal 17 febbraio al 4 maggio a Belluno – Spazio LaBel – Mercoledì 20:30 -22:30

Ragazzi compresi tra gli 11 e i 15 anni:

Dal 17 febbraio al 4 maggio a Belluno – Spazio LaBel – Mercoledì 18:00 -19:45

Rajeev Badhan ed Elena Strada, gli insegnanti del laboratorio, spiegano così l’iniziativa:“La volontà è quella di portare avanti un progetto di formazione teatrale sul territorio, di creare una rete che parta dalla città, ma che possa creare sinergie anche in zone più distanti, come appunto Pieve di Cadore, che possa essere uno stimolo per avvicinare i giovani alla cultura e all’arte e possa porre le basi per la creazione di gruppi nuovi sul territorio che si possano dedicare a questo mestiere o che comunque possano approfondirne le dinamiche”.

I laboratori in partenza saranno sviluppati a partire da esercizi di avvicinamento al teatro, di fiducia e consapevolezza del corpo e dello spazio, per poi affrontare le basi di tecnica vocale e di approccio al testo. I laboratori sono rivolti a giovani e adulti che vogliano iniziare un percorso di ricerca su se stessi per la prima volta o anche che abbiano già avuto esperienze in ambito teatrale. Mentre un progetto specifico è rivolto agli adolescenti incuriositi dall’arte teatrale (da 11 anni ai 15). I laboratori saranno tenuti da Rajeev Badhan, regista e attore della compagnia SlowMachine e Direttore Artistico della Stagione Teatrale Belluno Miraggi, con la collaborazione dell’attrice Elena Strada

Contatti e iscrizione

Per iscriversi è necessario inviare una breve presentazione di sé, almeno 2 giorni prima dell’inizio del corso, all’indirizzo info@slowmachine.org e se presenti indicare le esperienze teatrali pregresse. I corsi saranno attivati con un minimo di 10 partecipanti e potranno coinvolgere gruppi di massimo 18 persone.

Per maggiori informazioni e costi: 328 9252116, info@slowmachine.org o visitate la pagina http://www.slowmachine.org/lafucina/ 

 

Fare attività teatrale favorisce la maturazione sociale, il rispetto delle regole ed è utile per superare il pudore, la vergogna, la paura, conquistando fiducia in se stessi e aumentando la propria autostima. Non vale forse la pena di provare?