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San Liberale, la chiesetta che protegge la città di Belluno

La Chiesetta di San Liberale racconta pagine preziose della storia del territorio e dalle pendici del Monte Serva fa da custode silenziosa ed elegante alla città di Belluno. 

La Chiesetta di San Liberale racconta pagine e pagine di innumerevoli storie bellunesi e non. Non ci credete?

Chiedetelo a chi vive o ha vissuto a Belluno: ognuno di loro vi risponderà che state parlando di un luogo che conosce bene. La chiesetta in questione, infatti, è uno di quei posti che rientrano a pieno titolo nei “luoghi del cuore” e che sono frequentati per motivi anche molto diversi tra loro: c’è chi ci approda nel corso di una passeggiata contemplativa, chi invece vi si reca per rivolgere una preghiera speranzosa o assaporare qualche momento di silenzio. Qualcuno ci va per contemplare rapito il panorama sulla Valbelluna e magari scattare qualche bella fotografia, qualcun altro vi parlerà di questo luogo come scenario di un appuntamento galante ,vissuto forse col cuore in gola e le mani sudate.

Insomma, avrete capito che la Chiesetta di San Liberale è un luogo molto importante per tutti i bellunesi; quello che forse non sapete è che si tratta di un posto che porta con sé una testimonianza storica ed architettonica tra le più antiche del Veneto settentrionale. Siete pronti a scoprirne la storia? Eccovi serviti.

La storia della Chiesa di San Liberale

Le prime notizie documentarie circa la Chiesetta di San Liberale si attestano attorno al 1578; tuttavia il luogo di culto ha origini più antiche, addirittura precedenti all’anno Mille. Dovete sapere che originariamente la Chiesetta era dedicata a San Daniele profeta e che presentava ben tre altari: l’altare maggiore era dedicato a San Daniele, mentre i due minori erano dedicati rispettivamente ai Santi Rocco e Sebastiano, e l’altro a San Liberale. La chiesa, che come abbiamo visto risale al periodo altomedievale, conserva l’impostazione a croce latina, con cripta ed abside sopraelevato e un corridoio sopra il presbiterio.

La chiesetta di San Liberale conserva delle opere che appartengono a diverse epoche storiche: le più antiche sono un sarcofago e dei frammenti di pluteo del periodo medievale, ma troviamo anche delle tracce di un ciclo pittorico del XV secolo, decorazioni ed affreschi del XVI secolo e un altare ligneo decorato del XVII secolo. 

Lo sapevate che nelle immediate adiacenze della chiesa un tempo sorgeva un piccolo cimitero? Se ci fate caso, le pertinenze esterne del luogo di culto sono delimitate da un muro a secco a sostegno di un duplice terrazzamento: proprio quello era lo spazio adibito un tempo a zona cimiteriale.

L’intonaco delle pareti esterne si è in parte distaccato, lasciando trapelare la struttura murale a filaretto. Un’altra cosa molto interessante da notare è la copertura: una struttura in legno ricoperta da lastre in pietra.

La Chiesa di San Liberale oggi

Se le origini antiche della Chiesa di San Liberale vi hanno incuriositi, se anche voi come noi pensate che un luogo che vanta più di mille anni di storia, arte e cultura si possa considerare a pieno titolo come meritevole di essere visitato, allora non vi resta che farci un salto di persona. La Chiesa è raggiungibile dalla frazione di Pedeserva (BL), ed è localizzata a circa 4 km dal centro storico di Belluno. Il sito è segnalato anche come tappa dell’itinerario tematico del Parco Nazionale delle Dolomiti. 

La Chiesetta è ancora saltuariamente usata per le funzioni religiose e rientra nella parrocchia di Sargnano. 

 

Un ringraziamento particolare al gruppo Belluno e Provincia: cultura, arte e storia per le informazioni fornite e a tutti i preziosi cultori della storia di Belluno.

Fotografia di Matteo Crema

 

 

belluno

Carnevale 2016 in Piazza dei Martiri a Belluno

 

Il martedì grasso si festeggia in centro a Belluno!

Tra una frittella e una giuseppina, avete pensato a come mascherarvi per il martedì grasso ormai alle porte?

Siete pronti per partecipare alla festa più colorata dell’anno? Noi sì!

Dopo il carnevale di Castion di domenica scorsa, è la volta del Carnevale 2016 in Piazza dei Martiri a Belluno! 

Programma

La manifestazione, organizzata anche quest’anno dal consorzio Belluno Centro Storico, si svolgerà martedì 9 febbraio a partire dalle ore 15. L’appuntamento è in Piazza dei Martiri. 

La tradizionale e coloratissima sfilata di mascherine animerà il centro di Belluno per tutto il pomeriggio. 

Ci sarà una giuria che deciderà quali sono i travestimenti più belli secondo diversi criteri di valutazione, ma non vi preoccupate perché ognuno dei partecipanti riceverà in dono un simpatico gadget da portare a casa.

Una cascata di coriandoli multicolore, musica, balli e animazione faranno da sfondo al nostro listòn, in un pomeriggio all’insegna della spensieratezza e del divertimento per grandi e piccini.

Se a questo aggiungiamo tutte le prelibatezze tipiche del Carnevale (frittelle, crostoli o giuseppine) che è possibile gustare per le vie del centro proprio in questi giorni, magari durante una bella passeggiata nella nostra Adorable città, gli incentivi per non mancare a questo appuntamento ci sono tutti. Non trovate?

Che l’evento più simpatico – e anche goloso – dell’anno abbia inizio: il Carnevale 2016 di Belluno aspetta solo voi!

…non vi farete mica intimidire da un po’ di pioggia vero?

 

 

 

Biblioteca Civica Belluno
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Bellunesi e foresti: storie di migrazioni artistiche

Prende il via martedì 9 febbraio il ciclo di incontri ‘Tè in biblioteca’, organizzato dalla Biblioteca Civica di Belluno, a cura di Marta Azzalini e Annalisa Crose.

Quattro appuntamenti, tutti a partire dalle ore 16.30, per scoprire i personaggi – bellunesi e non – che hanno dato lustro artistico alla città nel corso dei secoli. Il tema è infatti ‘Bellunesi e foresti: storie di migrazioni artistiche’, pensato per sottolineare come l’incontro tra personalità molto diverse tra loro abbiano contribuito, nel tempo, ad arricchire artisticamente Belluno, lasciandoci testimonianze che sono un vero e proprio patrimonio.

Tutti gli incontri avranno un’introduzione presso la Sala Cappella di Palazzo Crepadona, con un giro successivo nei luoghi legati ai temi trattati.

I quattro incontri, tutti alle ore 16.30.

Il primo, martedì 9 febbraio, avrà per tema ‘Rettori veneziani e autocelebrazione’, con una visita alla  chiesa di Santo Stefano.

Il secondo, previsto per martedì 16, si occuperà invece di ‘Giovanni De Min: pittore di storie’, con una visita alla Sala Consiglio di Palazzo Rosso.

Il terzo incontro di martedì 23 tratterà delle ‘esperienze romane di Pietro Paoletti’, con una visita alla Pinacoteca del Seminario.

Per concludere, l’incontro di martedì 1 marzo spazierà ‘da Tullio Lombardo a Filippo Juvara’, con visita finale tra Cattedrale e campanile.

Il costo è di 5 euro per ogni incontro e ciascun partecipante riceverà una scheda con la bibliografia di riferimento (oltre ad alcune curiosità sui temi trattati nel corso del pomeriggio).

Per iscriversi basta recarsi in Biblioteca in Via Ripa (BL) oppure inviare un’e-mail all’indirizzo biblioteca@comune.belluno.it

Un’occasione da sfruttare per visitare luoghi poco conosciuti della nostra Adorable Belluno, conoscere alcuni dei personaggi che hanno fatto la Storia dell’Arte italiana e ammirare la città con occhi differenti

Per maggiori informazioni consultate la pagina della Biblioteca Civica dedicata al ciclo di incontri.

 

Fotografia in copertina di proprietà della Biblioteca Civica di Belluno.

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Torna la gara Nevegallika Mezzoratutta

L’Associazione Sportiva Nevegallika, assieme al Ristoro Campo Scuola, organizza Nevegallika Mezzoratutta,  l’ormai nota gara di sci alpinismo in notturna al Campo Scuola del Nevegal il giorno 5 febbraio 2016 alle ore 18.30.

La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, si svolgerà sull’Alpe del Nevegal ed è aperta a tutti quelli che desiderano partecipare, a patto che siano però muniti dell’attrezzatura sportiva obbligatoria.

La gara si svolgerà venerdì 5 febbraio alle ore 18.30 e si articola nella categoria maschile e in quella femminile. L’età minima per partecipare è 16 anni.

La partenza avverrà in linea presso il Campo Scuola del Nevegal e la gara in circuito è da ripetersi due volte.

Ma qual’è il tracciato, vi starete chiedendo?

La lunghezza totale del percorso è di 7,6 km con cambio pelli. La partenza avverrà presso il Campo Scuola, per proseguire poi per la salita Col dei Pez fino al passaggio del primo tronco della seggiovia; la discesa sarà regolamentata dalle porte direzionali per la pista Coca per poi tornare al Campo Scuola.

Lo sci alpinismo è un tipo di sport che prevede un’attrezzatura specializzata per poter essere svolto, e tutti i partecipanti alla gara sono tenuti a portare con loro le seguenti cose:

  • sci laminati con attacchi di sicurezza
  • scarponi con suola Vibram
  • pelli di foca
  • lampada frontale
  • casco protettivo

Le pelli al cambio devono essere infilate nella tuta chiusa.

Le premiazioni avverranno alle ore 20.00 presso il Ristoro Campo Scuola; verranno offerti cibo e bevande calde dagli organizzatori dell’evento.

Come iscriversi

La quota di iscrizione è di 15 euro. Ogni concorrente deve iscriversi direttamente sulla pagina degli organizzatori, ma sarà possibile iscriversi anche sul posto fino alle 17.30 con una quota di 20 euro. Il ritiro del pettorale avverrà presso il Ristoro Campo Scuola del Nevegal a partire dai giorni precedenti alla manifestazione. Il tetto massimo di partecipanti è stato fissato a 150.

Tutti i partecipanti vinceranno premi a sorteggio e gadgets.

Info: 3483206833

Fotografia di Andrea Bortolomei

 

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Vivere il Nevegal d’inverno

Se l’Alpe del Nevegal è stata ribattezzata “Terrazza sulle Dolomiti” ci sarà un perché!

Questo nome non poteva essere più azzeccato: il luogo in questione è infatti la zona sciistica veneta più vicina alla pianura, comodamente raggiungibile in pochi minuti dall’uscita dell’Autostrada A27 Venezia-Belluno e a soli 12 km dal centro di Belluno e dotata di un impianto di innevamento artificiale, che, diciamolo, in questa stagione invernale è una manna dal cielo.

Per chi non lo sapesse, l’Alpe del Nevegal è un altopiano fiancheggiato da tre cime: il Col Visentin (1763 m), il Col Toront (1673 m) e il Col Faverghera (1610 m) e grazie alla sua conformazione soddisfa le esigenze di tutti in ogni stagione, dalle famiglie ai ragazzi, dagli escursionisti agli amanti della natura, con hotel e strutture immersi nel verde.

Ma vediamo in particolare come trascorrere l’inverno in quest’alpe bellunese: nei vostri weekend sportivi potrete divertirvi sulle dieci piste da sci che sono raggiungibili grazie ai cinque impianti di risalita (2 seggiovie e 3 ski-lift): discesa libera con gli sci o con lo snowboard ed il divertimento è assicurato perché le piste sono di ottimo livello tecnico, adatte a tutti i tipi di sciatori, sia principianti che esperti. E anche se quest’anno la neve si sta facendo un po’ desiderare, non temete perché il comprensorio è dotato di un impianto di innevamento artificiale.

In Nevegal non manca l’attenzione ai più piccoli: un baby park dove i bimbi e la neve sono gli assoluti protagonisti, in cui maestri specializzati e animatori si occupano degli ospiti più piccoli, lasciando ai genitori la possibilità di qualche ora senza preoccupazioni, sciando oppure approfittando dei rinomati ristoranti e dei caratteristici rifugi presenti in zona che offrono la migliore cucina bellunese. Sono ben tre le scuole sciistiche presenti sull’Alpe: la Scuola sci Nevegal (0437/908104), la Scuola sci Valbelluna (340/4277789) e l’Asd Slalom Ski (335/8412669).

L’Alpe del Nevegal offre la possibilità di praticare scialpinismo con le pelli, sull’altipiano infatti si sviluppano 3 itinerari sci alpinistici: la salita Vallavia, la salita Erte e un ulteriore itinerario che compatta i primi due e consente di raggiungere il rifugio Brigata Alpina Cadore. Gli itinerari sciistici del Nevegal sono da considerare come dei veri e propri itinerari scialpinistici, che pur svolgendosi in un ambiente “addomesticato” dalla presenza delle piste sciabili, per lunghi tratti si snodano in zone selvagge, ben al di fuori del demanio sciabile; vi raccomandiamo quindi di prestare la massima attenzione e di informarvi preventivamente sulle variabili di rischio.

E’ possibile godere di escursioni con le ciaspole: noi vi suggeriamo di partire dalla Faverghera e di percorrere tutte le creste fino al Visentin, e vi diremo di più: l’itinerario è stupendo se fatto di notte armati di pila frontale. Gli amanti dello sci di fondo troveranno due aree complete di anelli per gli sci stretti in Località Pian dei Longhi e Faverghera.

Per restare aggiornati su quali sono le piste aperte ed i relativi impianti vi invitiamo a consultare la pagina apposita dell’Alpe del Nevegal, mentre per tariffe ed orari di apertura potete tenervi aggiornati qui.

E con questo articolo vi diamo anche una notizia: a partire da domani, venerdì 15 gennaio,  ritorna lo sci in notturna sul Colle: dalle 20:00 alle 22:30 la Coca Bassa sarà illuminata per l’apertura serale al pubblico!
Per l’occasione ripartono le promozioni che associano allo skipass un gustoso spuntino presso i ristori del Nevegal.

Insomma cari amici, come vi abbiamo spiegato nel Nevegal troverete tutte le opportunità per divertirvi e fare sport, non potete negare che i motivi per passare i vostri weekend invernali in Nevegal sono davvero moltissimi…è per questo che vi aspettiamo lì!

 

Fotografia di Web Dolomiti

 

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Capodanno 2016 in piazza dei Martiri a Belluno

Eccoci arrivati al consueto appuntamento con la domanda che, di anno in anno, ci guida verso profondi momenti di riflessione e introspezione…

“… ma cosa fai a Capodanno?”

Quest’anno abbiamo una valida risposta, che – siamo sicuri – risolverà non pochi problemi per la vostra serata in compagnia di amici e parenti: il Capodanno 2016 in piazza dei Martiri a Belluno!

 

Programma

Anche quest’anno all’organizzazione dell’evento ufficiale cittadino ci pensa Bellunolanotte, in collaborazione con numerosi sponsor del luogo e le attività commerciali del centro storico che, per l’occasione, resteranno aperte.

Dalle 19 e fino a tarda notte sarà un susseguirsi di musica, balli e animazione sul grande palco allestito in piazza dei Martiri, dove a scandire il passaggio dal 2015 al 2016 saranno presenti i dj del momento: Andrea Parente e Veronica Canal. 

Musica commerciale e anni ’80 trasformeranno il listòn in una discoteca a tutti gli effetti: sarà una vera festa nella quale ci lasceremo alle spalle l’anno vecchio, accogliendo con entusiasmo e qualche buon proposito (tipo tornare in forma dopo le Feste…) il 2016.

Oltre a locali, bar e pizzerie resteranno aperte anche le casette del brulè in piazza, così da scaldare cuori e anime nella notte più lunga dell’anno!

 

Non sentite già nell’aria tutte le emozioni del nuovo anno che sta per arrivare? Un 2016 da vivere, da scrivere, dove in qualsiasi giorno – e in qualsiasi ora – può accadere qualcosa di speciale per le vie di Belluno…

… noi sì, non vediamo l’ora di vivere appieno questo nuovo anno, a cominciare proprio dal Capodanno: vi aspettiamo in piazza e aspettiamo anche il freddo, qualora decidesse di venire a festeggiare insieme a noi!

…E se avete voglia di scatenarvi ballando fino all’alba eccovi qualche consiglio: http://www.bellunolanotte.com/capodanno-in-piazza-2016-a-belluno/

 

 

 

 

 

 

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Babbo Natale è il più magico di tutti

La favola di Natale di Martina

Ci sono talmente tanti bambini che Babbo Natale, da solo, non riuscirebbe a passare nelle case di tutti; è per questo che ha scelto degli aiutanti e qui a Belluno, appunto, c’è San Nicolò che porta i regali.

Però Babbo Natale è il più magico di tutti, perciò se la notte della Vigilia esprimi un desiderio, lui lo esaudisce”. La mia mamma mi spiegava così il conflitto d’interessi fra la notte del 6 e quella del 25 dicembre ed io, schiava degli esami di coscienza già dai tempi dell’asilo, mi scervellavo per poter capire ciò che più desideravo in maniera da esprimere il desiderio migliore. Ho iniziato senza espormi troppo, optando per un remake ad hoc della preghierina della buonanotte: “Babbo Natale fammi crescere una buona e sana bambina”. Solo l’anno successivo decisi per una vera presa di posizione nei confronti del mio futuro: “Babbo Natale, per favore, vorrei tanto un fratellino”.

Un anno, due, tre; al quarto aveva fatto credere di avermi ascoltata, ma niente: tanto che mi convinsi di non essere abbastanza buona per meritarlo. Il tempo intanto trascorreva e si era “grandi” per certe cose, ma in fondo nessuno avrebbe scoperto se il mio desiderio l’avessi espresso ancora. Così ci ho provato anche quel 24, dopo la messa di mezzanotte cantata con i “Minicantori di Bes”. E finalmente è arrivata la conferma che Babbo Natale è magico per davvero. Ammetto che negli anni avvenire, complici l’età, le amicizie e, innegabile, innumerevoli Vigilie passate al banco delle casette dei brulè in Piazza invece che al banchetto della Chiesa, ho dato sfodero alla discutibilità delle mie capacità decisionali. Pertanto Babbo Natale ne ha sentite a iosa: dalla sufficienza in Latino, all’irriducibilità delle amicizie, dalla Champions League, al “Fa che scelga me”.

E la magia di Babbo Natale non ha mai tradito: trascorsi scolastici di tutto rispetto, il dono di meno amici ma sempre più speciali, addirittura un Triplete e… ha scelto un’altra. Babbo Natale è magico e pure saggio: se assieme all’uno è presente pure un due, è inevitabilmente il preludio di una successione ahimè non solo di Fibonacci!

La mia favola di Natale ambientata a Belluno è questa: quella di ogni Vigilia in cui ammetto ciò che vorrei senza timore o vergogna, ci penserà poi Babbo Natale ad aggiustare il tiro e portare solo ciò che potrà essere veramente un dono nella vita!

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Notte di Natale

Il vincitore della prima edizione di Santa Claus is coming to town è la Classe IV della Scuola Primaria Mur di Cadola con la favola “La notte di Natale”

 

Babbo Natale come ogni anno, la notte del 24 dicembre, sorvolava Belluno.

Quella notte magica però le renne persero l’equilibrio e la slitta precipitò, schiantandosi vicino alla casa di Davide. I suoi genitori dormivano e Davide uscì dalla dimora per vedere cosa fosse successo. Non credeva ai suoi occhi! Babbo Natale, proprio a Belluno! Impossibile!

“Oh oh oh, sei bravo in meccanica?” chiese Babbo Natale.

“Si, abbastanza. Mi hai portato il Lego Technic lo scorso anno!” rispose Davide.

“Allora se mi aggiusti la slitta, in cambio ti farò passare una fantastica notte di Natale.”

Il ragazzo annuì, prese la cassetta degli attrezzi e si mise al lavoro.

Una volta finito, Babbo Natale fece salire il bambino sulla slitta e partì. Davide era emozionatissimo non vedeva l’ora di spiccare il volo e lanciare regali nei camini delle case.

Volavano, volavano alti nel cielo, c’era la luna piena, per Davide sembrava immensa da lassù…

Era una notte fantastica! Però l’alba stava per arrivare e, una volta finito di depositare i pacchi a Belluno, Babbo Natale portò a casa Davide che andò subito a dormire.

La mattina, quando si svegliò, corse a guardare sotto l’albero di Natale dove trovò la macchinina radiocomandata che desiderava tanto. Quindi esclamò: “ QUESTO E’ IL MIGLIOR NATALE DEL MONDO!!”