belluno, Curiosità, eventi

Street Boulder Belluno 2015

Un’intera città trasformata in palestra d’arrampicata

Al via la seconda edizione dello Street Boulder Belluno, manifestazione di arrampicata urbana organizzata dall’associazione Party Block e patrocinata dal Comune di Belluno che avrà luogo sabato 6 giugno 2015 nel centro storico della città.

Un’iniziativa grazie alla quale tutti quelli che vorranno, previa iscrizione, potranno divertirsi provando a scalare uffici, edifici pubblici, banche e negozi della città di Belluno in totale sicurezza (e rigorosamente sorvegliati): un’attività che può sembrare insolita, ma che garantisce tanto divertimento e che sta sempre più prendendo piede in diverse zone d’Italia, e non solo.

Matteo Lazzarin, uno degli organizzatori dell’evento, ci racconta che manifestazioni come questa rappresentano un potente strumento di aggregazione sociale in grado di coinvolgere davvero tutti: ragazzini che partecipano accompagnati dai genitori, esperti alpinisti, ma anche mamme, papà, nonni, e chi più ne ha più ne metta. Insomma: l’unico requisito necessario è avere voglia di divertirsi e di sperimentare cose nuove.

Lo Street Boulder edizione 2015 è patrocinato dal Comune di Belluno: questa manifestazione, infatti, riesce a coniugare in maniera innovativa un evento sportivo con la promozione del territorio, mettendo in evidenza gli aspetti culturali e paesaggistici; inoltre sottolinea il legame indissolubile che intercorre tra la città di Belluno e l’ambiente alpino.

La gara coinvolge circa 15 aree del centro storico, mentre i percorsi tracciati sono 44 e di differenti livelli: dall’amatoriale fino al semiprofessionistico.

Le iscrizioni apriranno in Piazza Duomo, dove sarà allestito il Campo Base, alle ore 13.00 di sabato 6 giugno e la gara inizierà alle ore 14.00. I partecipanti avranno 5 ore per cercare di risolvere il maggior numero di blocchi sparsi per il centro città.

Alle 20.00, invece, si terrà la sfida finale, con i migliori atleti che si contenderanno il titolo di vincitore.

Alla gara seguirà lo Street Boulder After Party, che si terrà come lo scorso anno in Piazza Duomo. Durante la serata ci sarà tanta buona musica grazie al Dj Bubble e saranno numerosi, inoltre, gli stand enogastronimici.

 

10 cose da fare, belluno, Curiosità

Le dieci cose che forse non sapete di Belluno

Siete stanchi delle solite cose da vedere a Belluno? 

Conoscete già tutte le principali attrazioni della città e avete sete di curiosità da vedere, di leggende di una Belluno da scoprire?

Per chi non è bellunese o viene a Belluno per la prima volta, o per chi l’ha scelta come città d’adozione, ma anche per chi  è nato qui e forse non conosce la città come crede…ecco le dieci cose che forse non sapete di questa Adorable Belluno.

La rubrica dieci vi racconta delle vere e proprie chicche per avere un punto di vista diverso su una città i cui angoli raccontano storie affascinanti, retroscena sorprendenti e, talvolta, persino divertenti.

1 #Questione di prospettiva

Uno dei panorami più belli del centro storico di Belluno è quello che si vede scendendo da Via San Lucano e dirigendosi verso Palazzo Doglioni Dalmas: da qui viene quasi spontaneo girarsi a destra e ammirare la distesa del Piave.

Ma se invece con un moto anticonformista vi giraste dall’altra parte? Beh, scoprireste che in alto a sinistra c’è un signore che se ne sta lì a leggere un libro: stiamo parlando del busto di Andrea Alpago, un umanista del ‘500 che ha tradotto dall’arabo il Canone medico di Avicenna, testo base degli studi di medicina in Europa.

2 #Reliquie misteriose

All’interno del Duomo di Belluno è conservata fin dal 1471 la cosiddetta Sacra Spina: si narra che provenga dalla corona di spine della Passione di Cristo.

Ma l’alone di mistero si infittisce: la reliquia è praticamente inaccessibile, infatti è conservata all’interno di un tabernacolo che si apre soltanto con cinque chiavi che, fin dal tempo del Rinascimento, vengono affidate a cinque persone diverse della città di Belluno.

3. #Brio tedesco

Vi siete mai fermati ad osservare il campanile di Santo Stefano? Non avete mai notato niente di strano?

Fate caso all’orologio: è diviso in ventiquattr’ore, secondo l’uso tedesco del Quattrocento.

4 #Nomi

Se è vero che il tragico episodio del Bosco delle Castagne è abbastanza noto, è vero anche che quasi nessuno conosce i nomi dei dieci partigiani uccisi per impiccagione il 10 marzo 1945. Ci pensiamo noi: Mario Pasi detto “Montagna”, Giuseppe Santomaso detto “Franco”, Marcello Boni detto “Nino”, Francesco Bortot detto “Carnera”,  Pietro Speranza detto “Portos”, Giuseppe Como detto “Penna”, Ruggero Fiabane detto “Rampa”, Giovanni Cibien il “Mino”, Giovanni Candeago detto “Fiore” e infine un soldato francese chiamato Joseph di cui, purtroppo, non si sa nient’altro.

5 #Un cinema sacro

Il Cinema Italia in Via Garibaldi è l’ultimo superstite in centro città di ben 5 sale cinematografiche. Lo sapevate che è stato costruito nel 1926 dove prima sorgeva l’antica chiesa di S. Maria Nova, eretta nel 1326 e distrutta in Età Napoleonica?

6 #Parentesi osé

Tra Via Mezzaterra e Santa Maria dei Battuti, un po’ nascosta nel fondo di un viottolo, fino al 1958 c’era una frequentatissima casa chiusa.

L’esistenza di questa casa del peccato, tra le altre cose, costituiva motivo di vanto nella diatriba campanilistica tra Feltre e il capoluogo: gli abitanti di Belluno più sfacciati, infatti, schernivano i feltrini dicendo che a Belluno ci si divertiva, mentre a Feltre si dovevano accontentare del manicomio provinciale!

E così fino a non troppo tempo fa, tra le vie del centro, a tarda notte, si sentiva cantare così: “E in mezzaterra l’è la zia Pina/ l’è la rovina di noi alpin”’.

7 #Castagna pop

Vi siete mai chiesti perché le castagne sono così popolari nel bellunese? E perché ci si ostini ad inserirle in improbabili ricette dolci e salate, crude, cotte, tritate, schiacciate, seccate, insieme al latte o mischiate con spezie? Perché prima dell’arrivo della patata dalle Americhe, quindi fino al 1700, le castagne costituivano l’alimento base, una specie di “pane dei poveri”.

8 #Primati

Ippolito Caffi è un pittore di fama mondiale che nacque a Belluno nel 1809. Lo sapevate che fu uno dei primi ad imprimere sulla tela la nuova vita delle città quando il buio della notte venne rischiarato prima dalle lanterne, e poi dalle lampade a gas?

9 #Francesismi

Porta Dojona è un resto del sistema murario che cingeva la città di Belluno. Sapete da cosa deriva il suo nome? Dal vicino torrione che in francese si chiama donjon. Un’altra curiosità: la potente famiglia bellunese a cui erano affidate le mansioni di sistema civico di difesa si chiamava Doglioni: guarda caso l’etimologia è la stessa.

10 #Il diluvio universale

Il nome Gusela del Vescovà significa “ago del vescovo”; come molti sapranno si tratta di una formazione rocciosa sottile e longilinea che vista dalla valle ricorda proprio un ago. Quello che forse non sapete è che, secondo la leggenda, la mitica Gusela fece nientepopodimeno che da ormeggio all’arca di Noè. Niente male, no?

Cosa vedere a Belluno
belluno

Belluno negli occhi di chi la guarda

Adorable Belluno ha incontrato Andrea Pizzato, autore del bell’articolo Cosa vedere a Belluno, pubblicato sul suo blog poco tempo fa.
Gli abbiamo fatto alcune domande ed ecco le sue risposte in questa intervista.

Ciao Andrea, innanzitutto ci piacerebbe conoscerti meglio, raccontaci un po’ chi sei.

Fin da piccolo ho sempre avuto la passione dei viaggi e delle escursioni in montagna. Ho inseguito il mondo delle vacanze iscrivendomi alla facoltà di economia del turismo, e da quel momento è nata per me una “malattia” che dura fino adesso.
Dalla semplice escursione in giornata al viaggio in Asia, ogni occasione è buona per partire e scoprire sensazioni nuove, anche da solo!
Ho deciso di aprire il blog una montagna di viaggi con lo scopo di condividere ed interagire con persone con i miei stessi interessi, e in pochi anni è cresciuto velocemente in termini di visitatori e commenti creando una bella community, spero continui così!

Gestisci un blog che si chiama una montagna di viaggi, come ti è venuta questa idea?

Semplice! Ho unito le mie due più grandi passioni: viaggi e montagna. Così è nato il nome del mio blog.

Pochi giorni fa hai visitato Belluno, cosa ti ha spinto a scegliere di vedere e raccontare la nostra città?

Mancavo da Belluno da parecchi anni, anche se molto spesso ci passo vicino per andare nelle località dolomitiche. Una domenica sera tornando dalla montagna mi sono detto che anche il capoluogo meritava una bella visita, e così è stato.
Alla fine ho fatto bene, passeggiare per le strade del centro di Belluno è stata una bella sorpresa.

Cosa ti è piaciuto di più di Belluno?

Di sicuro la posizione. I panorami sul fiume Piave e sulle montagne circostanti non sono una cosa comune nelle altre città. Se poi sei un amante della montagna lo apprezzi ancora di più. Il centro storico è molto caratteristico e, abbinato a qualche sosta culinaria o di degustazione, rappresenta un’ottima idea per passare una bella mezza giornata.

Dal tuo punto di vista quale è l’aspetto sul quale Belluno dovrebbe puntare per farsi conoscere anche fuori dai suoi confini?

Sfruttare al meglio la carta della vicinanza alle località turistiche più famose. Molte persone, io per primo, passano per Belluno senza fermarsi. Belluno può riuscire ad attirare questo bacino di turisti attraverso un’attenta promozione del territorio, ricco di meraviglie naturali ed artistiche.

Quale sarà la tua prossima meta?

Di sicuro quest’estate sarà dedicata alle escursioni in montagna, tra cui lo Schiara e il Parco Nazionale saranno tra le prime nella mia lista delle uscite da fare. Il mio è quindi un arrivederci a presto ai monti di Belluno.

Allora a presto Andrea e grazie per la tua gentilezza.

 

belluno, eventi, sport

Solidarietà, sport e spettacolo a Belluno

Arriva a Belluno la Nazionale Calcio TV 

Sport e solidarietà, un binomio perfetto che promette di regalare una giornata indimenticabile per adulti e bambini, all’insegna dell’amicizia e della condivisione, allo stadio polivalente di Belluno, sabato16 maggio.

Il programma della giornata è davvero intenso e variegato.
Si inizia all 14:00 quando i piccoli sportivi bellunesi daranno dimostrazione delle loro abilità, destreggiandosi nelle discipline sportive che praticano.

Evento principe di questa giornata è la partita di calcio che si terrà alle 15.00 e che vedrà la Gocce di Sole Team sfidare la Nazionale calcio TV, nella quale giocano personaggi televisivi famosi quali Luca Galtieri, Alex De Santis, Moreno Morello, Federico Stragà, Luca Cassol e molti altri. Nella rappresentativa di Belluno invece spiccano figure come i sindaci Jacopo Massaro , Camillo De Pellegrin,  poi ancora Maurizio Paniz, i grandi Kristian Ghedina, Maurizio Fauner e altri amici.

Al termine dell’incontro un’altra sfida calcistica: quella tra i piccoli amici e i ragazzi diversamente abili delle diverse società presenti.

E poi aree di ristoro e il concerto degli Undertaker e dei Black Dream.

L’intero incasso dell’evento sarà devoluto alla Cooperativa Società Nuova , alla RSA multizonale di Cusighe e ad ASSI O.N.L.U.S.

10 cose da fare, belluno, castion, itinerari, nevegal, percorsi, Valle dell'ardo

Le dieci passeggiate da fare in primavera

La primavera è il momento più bello per passeggiare a Belluno: la stagione offre l’occasione giusta per scoprire nuovi sentieri e percorrere quelli già noti, godendo di panorami che in questo periodo vestono colori meravigliosi.

Ci sono moltissimi motivi per uscire di casa e fare una bella camminata: passeggiare fa bene alla salute, fa bene al cuore e anche all’umore. Certo, a volte è dura sconfiggere la pigrizia, specialmente se non si sa bene in che tipo di percorso ci si sta imbattendo.

Ma da oggi, almeno di questo, non dovete più preoccuparvi! Ci pensa Adorable Belluno che ritorna con la sua rubrica #dieci per proporre un itinerario studiato ad hoc per ognuno di voi!

Non avete più scuse: indossate le scarpe da ginnastica e uscite dalla porta di casa o voi che siete…

#curiosi: vi piace passeggiare ma preferite farlo in città. Amate scoprire gli angoli nascosti del centro senza però cadere nella banalità. Ecco la nostra proposta: una passeggiata tra il Centro Storico di Belluno e la zona del Piave. Partite da Piazza dei Martiri, proseguite su Piazza Santo Stefano e prendete le scalette che conducono a Borgo Prà. Passeggiate lungo l’argine del Piave fino a raggiungere Borgo Piave e da lì prendete il Ponte della Vittoria, le scalette di Sottocastello e tornate in Piazza dei Martiri. Tempo stimato: un’ora. Scorci indimenticabili assicurati.

#romantici: l’evergreen di tutte le passeggiate per gli innamorati, la chiesetta di San Liberale. Partendo da Cusighe, la meta è raggiungibile in una mezz’ora di strada in salita alla fine della quale vi consigliamo di asciugarvi il sudore dalla fronte e di sfoderare le vostre più belle parole d’amore.

#amanti della musica: vi è mai capitato di ascoltare un concerto al Bus del Buson, l’auditorium naturale di Belluno? Se non lo avete mai fatto ve lo consigliamo: un’esperienza unica. Come arrivarci? Raggiungete il parcheggio dove inizia il sentiero per il Rifugio VII Alpini (Monte Schiara). Il percorso è semplice, il ritorno un pò faticoso perché ripido: raccomandiamo di non uscire dal sentiero.  Tempo stimato: un’ora e mezza tra la passeggiata e la visita. Un consiglio: una volta arrivati al Bus del Buson provate, piano piano, ad intonare la vostra canzone preferita. Effetto acustico emozionante.

#sportivi: camminata dal Nevegal al Rifugio Visentin (1764 m s.l.m.), itinerario per eccellenza rivolto agli amanti dello sport a diversi livelli di difficoltà, per accontentare tutti i gusti e le più ampie aspettative. Dal Rifugio La Casera proseguire fino al Rifugio Bristot e, successivamente, fino al Rifugio Visentin. Il ritorno è possibile per lo stesso percorso. Numerose e invitanti le possibilità di fermarvi a riprendere fiato e a rifocillarvi.

#da stimolare: camminare non vi dispiace, ma trovate più semplice farlo se sapete che alla fine delle vostre fatiche vi attende un adeguato momento di relax. Bene, e allora seguite l’itinerario per i “curiosi”, spiegato qui sopra, fino al Ponte della Vittoria. Da qui superate la rotonda del Ponte e prendete le scalette che vi conducono fino all’argine destro del Piave. Raggiungete la zona chiamata “Piave Beach” e fermatevi a fare una pennichella, una partitina a pallavolo, a prendere il sole o a leggere un libro. Tempo stimato: un’ora di passeggiata. Non stimabile, invece, il tempo della sosta.

#amanti della storia: un percorso meditativo sulle tracce di eventi storici che hanno segnato la storia della città di Belluno. Direzione? Bosco delle Castagne, luogo della strage nazista del 7 marzo 1945. Partenza da Vezzano nei pressi della Chiesetta di San Sebastiano: da qui si snoda un sentiero che conduce fino al Bosco delle Castagne, da cui è possibile proseguire per Tisoi, Bolzano Bellunese e tornare per la stessa strada. Tempo stimato: 1 ora e mezza.

#bucolici: vi proponiamo un itinerario che conquista per la sua capacità di catapultare in un’atmosfera contemplativa. Da Salce a Sois, attraverso Giamosa: lasciate l’auto al Centro Commerciale di Salce e, una volta attraversata la strada, fiancheggiate il campo e risalite verso Giamosa grazie ad alcune caratteristiche stradine interne fino ad arrivare a Sois. Tempo stimato: 1 ora e 15 minuti.

#cittadini: la caratteristica passeggiata lungo il Liston. Mentre camminate per il centro di Belluno, lasciatevi tentare dalle gelaterie, dai panifici e dalle vetrine colorate. Soddisfate i sensi e osservate i numerosi monumenti delle piazze del centro. Consiglio: con una guida in mano vi sarà tutto più chiaro. E con un gelato in pancia sarà tutto ancora più bello.

#stressati: vi sentite stanchi, nervosi e non ne potete più? È scientificamente provato: camminare in mezzo alla natura riduce lo stress e aumenta il benessere mentale, oltre a quello fisico. Come a dire che una boccata d’aria fresca e pulita rinfresca la mente. Noi vi proponiamo di passeggiare a Modolo, in zona Castion: un contesto verde, panoramico e rilassante. Tempo stimato: un’ora e mezza.

#adrenalinici: la meta che fa per voi? La cima del sovrano incontrastato di Belluno: il Monte Serva. Partenza dal Col di Roanza ( 845 m s.l.m.), salite fino all’imbocco del sentiero 517. Dirigetevi verso la casera Pian dei Fioc (1740 m s.l.m.) e proseguite fino alla cima (2133 m s.l.m.), raggiungibile percorrendo le balze erbose semi-verticali che caratterizzano il Monte Serva. Tempo stimato: 3 ore e mezza. Il percorso è ripido e faticoso. Un valido motivo per andarci? Panorama mozzafiato a 360°. Più alto di voi solo il cielo. Sensazione di libertà totale. Inoltre, se la giornata è limpida, vi capiterà di vedere anche il mare.

 

Bene, ora non vi resta che sperimentare le passeggiate che vi abbiamo proposto. Noi le abbiamo già provate tutte. E voi cosa aspettate?

 

belluno, Cultura, eventi

25 aprile. Pagine indelebili della storia nazionale e bellunese.

Il 25 aprile 1945 è la data che è stata scelta per ricordare la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale.

A Belluno si lottò molto per la liberazione e l’inverno del 1945 fu costellato di eventi tragici. Vogliamo ricordarne due in particolare, che rappresentano delle pagine indelebili nella storia della città: il 10 marzo vennero impiccati 10 partigiani presso il Bosco delle Castagne; il 17 marzo fu segnato invece indelebilmente dall’impiccagione di altri 4 partigiani presso Piazza Campedel, luogo che in loro ricordo ha assunto il nome di Piazza dei Martiri, proprio in occasione della Liberazione.

Quello che forse è meno noto è che la popolazione di Belluno reagì in maniera molto forte in particolare a quest’ultimo evento: i cittadini tennero chiuse le porte e le finestre di abitazioni e negozi per ben due giorni consecutivi e parteciparono in massa ai solenni funerali delle vittime. Gesti forti volti a giustificare una scelta: la popolazione stava dalla parte dei partigiani. Stava dalla parte della libertà.

Domani è il 25 aprile e siamo tutti invitati a ricordare e festeggiare questo giorno che è diventato il simbolo nazionale della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica messa in atto dalle forze partigiane nel 1945.
L’appuntamento è per domani, sabato 25 aprile, alle 9.45 presso il pennone di Piazza dei Martiri. Sarà lì che avverrà il tradizionale alzabandiera, simbolo di una nazione, di un popolo e di una cultura, gesto che ricorda che cosa accomuna tutti: identità e valori.
Saranno presenti le autorità, le associazioni combattentistiche e cittadine. Dopo l’alzabandiera verrà deposta una corona al Monumento ai Caduti della Resistenza, momento in cui faranno il loro intervento il sindaco Jacopo Massaro e il Presidente dell’ANPI Gino Sperandio. I due momenti solenni verranno accompagnati dalle esecuzioni musicali della banda cittadina.
In occasione di queste cerimonie la viabilità del centro storico sarà modificata.

Girolamo Segato
belluno, Cultura, eventi

Girolamo Segato: una vita tra passioni e segreti

Girolamo Segato – dalle Dolomiti alle piramidi

Girolamo Segato scienziato, esploratore, cartografo, ma soprattutto uomo curioso e votato alla ricerca, torna ad appassionare i suoi conterranei con quattro incontri a lui dedicati.
Organizzati dall’Associazione Campedel, con il patrocinio del comune di Belluno, una serie di incontri, quattro in tutto, per conoscere da vicino la figura di Girolamo Segato, le sue passioni, i suoi studi e le avventurose vicende che hanno caratterizzato la sua vita.

Nato a Sospirolo, immerso nella natura, impara a conoscere da vicino ciò che lo circonda e apprende dal parroco del paese i primi rudimenti di scienza. In seguito studia a Belluno e diventa egittologo grazie alle sue continue esperienze in Egitto, coinvolto in spedizioni archeologiche a partire dal 1818.

Girolamo Segato – Primo incontro

Il primo dei quattro incontri dedicati alla figura di Girolamo Segato è fissato per mercoledì 15 aprile 2015 alle ore 18:00 presso Sala Bianchi.
In questa serata si potrà conoscere Girolamo Segato e la storia della sua vita attraverso i suoi lavori come naturalista, egittologo, cartografo, disegnatore ed antropologo.
Gli interventi sono a cura del direttore della biblioteca civica di Belluno, Giovanni Grazioli, accompagnato dalle letture di Nanni Dorigo.

Girolamo Segato – Secondo incontro

Nel secondo incontro, l’egittologa Elettra Dal Sie racconta la terra dei faraoni attraverso le esperienze di un viaggiatore veneto del XIX secolo, Girolamo Segato appunto.
Esperto nelle tecniche di mummificazione ed imbalsamazione, il bellunese riesce a sviluppare una propria tecnica, tutta nuova e capace di conservare il colore e l’elasticità dei tessuti.
Un processo, quello ideato da Segato, che resta ad oggi misterioso: nessuno è mai riuscito a conoscere il segreto della sua tecnica, anche se in molti hanno cercato di imitarlo.
Venerdì 24 aprile alle 18:00 in Sala Bianchi, viale Fantuzzi.

Girolamo Segato – Terzo incontro

Il viaggio alla scoperta dell’Egitto continua nel terzo incontro dedicato a Girolamo Segato, con una visita guidata alla scoperta di Villa Patt a Sedico e dei tesori che essa racchiude: dalla torretta egizia fino alla sala etrusca, per un tuffo nel passato a cura di Marta Azzalini.
Mercoledì 29 aprile alle ore 15:30 presso Villa de Manzoni ai Patt, Sedico.

Girolamo Segato – Quarto incontro

L’Egitto è protagonista anche nell’ultimo appuntamento del ciclo su Girolamo Segato con una serata dedicata alle suggestioni egizie nell’arte tra Settecento ed Ottocento, a cura del conservatore del museo civico di Belluno, Denis Ton.
Mercoledì 06 maggio alle 18:00 in Sala Bianchi, viale Fantuzzi.

Il coraggio delle cime - Ararat
belluno, castion, eventi, sport

Il Coraggio delle Cime

Il coraggio delle cime

La Proloco Pieve Castionese propone tre serate dedicate alla montagna e alla passione di quanti decidono di confrontarsi con essa. In gioco non ci sono solo traguardi tangibili, come la conquista di un monte, quello che conta davvero per gli scalatori è l’intenso rapporto che essi riescono a stringere con la natura che li circonda, un po’ madre amorevole, un po’ matrigna crudele.

Tre alpinisti racconteranno, in tre serate diverse, le loro avventure, i loro sforzi, le fatiche e le enormi soddisfazioni che hanno accompagnato ogni loro salita.
Tre appuntamenti per tre luoghi magnifici, carichi di fascino e di ricordi, che senza dubbio terranno gli spettatori con il fiato sospeso.

Dove tutto ebbe inizio – Ascensione sull’Ararat

Angelo Dalla Costa, alpinista esperto, racconta nella prima serata del ciclo Il coraggio delle cime, la sua salita sul monte Ararat, nel 2014.
L’Ararat è il monte più alto della Turchia, con i suoi 5.165 metri

Giovedì 09 aprile, alle ore 20:45 presso la sede C.S. Val Cicogna a Castoi.

Cumbre! – Salita al Cerro Torre

Il coraggio delle cime - Cerro Torre

Luca Vallata ci accompagna alla scoperta del Cerro Torre una delle cime che compongono il Campo de Hielo Sur, in Patagonia.
La meta in questione è considerata una delle più difficili al mondo, sicuramente per la ripidità delle pareti ma soprattutto per la consistenza delle stesse, senza contare che il cocuzzolo è perennemente ricoperto da una spessa lastra di ghiaccio e che le condizioni climatiche della zona non sono affatto piacevoli.

Giovedì 16 aprile, alle ore 20:45 presso la Sala Cooperativa a Cirvoi.

Camminare sulle nuvole di un continente

Il coraggio delle cime - Kilimangiaro

L’ultimo appuntamento con Il coraggio delle cime ha come protagonista una donna: Daniela Mangiola, operatrice naturalistica.
La sua avventura ci fa conoscere da vicino una delle montagne più famose al mondo: il Kilimangiaro, un vulcano formato da tre coni e ricoperto alla sua sommità, da un ghiacciaio perenne. L’impresa di Daniela è stata compiuta in compagnia di Roberto Tormen, Matteo Nart e Dario D’Incal.

Giovedì 23 aprile, alle ore 20:45 presso il teatro san Gaetano di Castion

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e promettono di regalare grandi emozioni, siete pronti a farvi coinvolgere in un’avventura ad alta quota?
Per maggiori informazioni visitate il sito della Proloco Pieve Castionese.