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XXXIV EX TEMPORE 2019

DI SCULTURA SU LEGNO

Torna l’appuntamento con l’Ex Tempore di scultura su legno!! Il tema che il Consorzio ha deciso di assegnare agli artisti è: NASCERE E RINASCERE, un modo per ricordare la catastrofe causata dalla tempesta Vaia e allo stesso tempo rappresentare un’occasione di rinascita collettiva e culturale del territorio. 

Ad ogni artista verrà fornito legno di larice proveniente dai boschi abbattuti dalla tempesta Vaia, donato dal Comune di Livinallongo.

IL PROGRAMMA: 

  • Martedì 5 novembre 2019 – ORE 11.30
    Camera di Commercio – Via Roma 
    Inaugurazione e presentazione dei 19 scultori partecipanti all’Ex Tempore. 
  • Dal pomeriggio di martedì 5 a sabato 9 novembre 2019
    Gli scultori saranno al lavoro nelle vie e piazze del centro storico di Belluno.
  • Domenica 10 Novembre 2019 – ORE 16.30
    Sala Muccin del Centro Congressi Giovanni XXIII in Piazza Piloni, Belluno
    Ci sarà la cerimonia di chiusura ed assegnazione dei Premi “Giuria ANFAO” con tema “NASCERE, RINASCERE”, “Stampa Bellunese” assegnato da una Giuria di giornalisti locali, “F.I.D.A.P.A.” assegnato dalla Federazione Italiana Donne.
  • Da lunedì 11 a domenica 17 novembre 2019 presso il Chiostro del Centro Congressi Giovanni XXIII, Piazza Piloni, Belluno
    Ci sarà l’ESPOSIZIONE AL PUBBLICO delle sculture realizzate durante il simposio e votazione per l’assegnazione del Premio “Città di Belluno Assicuratrice Val Piave” all’Artista più votato dalla popolazione ed il Premio “Bambini” all’Artista più votato dagli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primarie.fvg
    –> ORARIO DI APERTURA: da lunedì a domenica dalle 10 alle 17

EVENTI COLLATERALI – IL PROGRAMMA: 

  • Da martedì 5 a domenica 10 novembre 2019
    Concorso fotografico dal tema “NASCERE, RiNASCERE – la furia della natura” a cura del Circolo Fotografico Bellunese “Mario De Biasi”.
    Le fotografie dovranno essere scattate durante lo svolgimento del Simposio e consegnate entro lunedì 11 novembre 2019. –> Regolamento completo sul sito www. bellunocentro.it.

    Esposizione di bozzetti e piccole sculture nelle vetrine dei negozi del centro di Belluno.
  • Da martedì 5 a sabato 9 novembre 2019 
    Ci sarà un LABORATORIO DIDATTICO E SOLIDALE a cura di Mauro Lampo Olivotto, al fine di realizzare un’opera d’insieme a scopo benefico che raffigurerà un basilisco, il drago presente nello stemma del Comune di Belluno.
    La scultura a tutto tondo avrà una pianta di 7 x 1,60 m ed una altezza di 4,5 m di abete e cirmolo e verrà realizzata insieme a studenti delle scuole del Bellunese (tutte le mattine tra le 9 e le 12 su prenotazione) e a giovani diversamente abili in collaborazione con ASSI SPORT ed il Campione Paraolimpico Oscar De Pellegrin (tutti i pomeriggi dalle 14 alle 18) presso il portico di Palazzo Minerva in via Rialto.
    Si ringrazia GIESSE Risarcimento Danni e MONTURA abbigliamento sportivo per aver contribuito all’organizzazione dell’evento.
  • Sabato 9 e domenica 10 novembre 2019 – dalle ore 9.00 alle ore 19.00
    Piazza dei Martiri, Belluno

    Mostra mercato “legno e dintorni” dedicata all’arte e all’artigianato ligneo. 
  • Domenica 10 novembre 2019 – dalle ore 10.30 alle 17.30
    Piazza dei Martiri, Belluno

    Ludoteca itinerante Il Soffione – giochi tradizionali in legno.
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Passi e Trapassi 2019

Torna la rassegna culturale sui temi della morte e del morire!

…Aspettando Passi e Trapassi…

Da sabato 26 ottobre a giovedì 7 novembre: Aspettando Passi e Trapassi: PAROLE IN VETRINA 

Sabato 26 ottobre (dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00): Aspettando Passi e Trapassi: PAROLE IN VETRINA 



Il Programma completo!

  • Sabato 2 novembre

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
A.A.A. MORTE IN VENDITA: Galleria di immagini di Riccardo Pirrone, KiRweb per Taffo Funeral Services

ORE 20.30 – Sala Bianchi
SCHERZARE CON LA MORTE È UN MODO PER NON AVERNE PAURA: Come utilizzare correttamente l’umorismo sui social e creare una community attiva dietro un brand

  • Domenica 3 novembre

ORE 11.00 – Cimitero Prade
LE PAROLE DEI VIVI PER I MORTI: Volti e frammenti di vita dietro le iscrizioni funerarie del cimitero di Prade 

ORE 17.30 – Libreria La Talpa
MORIRE TRA LE FIABE: Chi muore e si rivede (o no) nelle fiabe 

  • Lunedì 4 novembre

ORE 17.30 – Libreria Mondadori
ARRIVEDERCI SIGNOR ČAJKOVSKIJ: Incontro con gli Autori: presentazione del libro di Laura Pariani e Luca Fantini, ed. Sellerio, 2019 

ORE 20.30 – Sala Bianchi
OLTRE IL SILENZIO: Esperienze e parole per sopravvivere alla morte

  • Martedì 5 novembre

ORE 17.30 – Libreria Le due Zitelle
PERCHÉ COMINCIO DALLA FINE: Incontro con l’Autrice: presentazione del libro di Ginevra Lamberti Ed. Marsilio 2019, interviene Cristina Da Rold

ORE 20.30 – Teatro Comunale
DEI SEPOLCRI SONORI: Suoni e Parole oltre la morte

  • Mercoledì 6 novembre

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
DEATH CAFÈ: A proposito di morte: scambio e confronto conviviale

ORE 20.30 – Sala Bianchi
LA CHIAMATA DEL REGGIMENTO: Dino Buzzati e la morte

  • Giovedì 7 novembre

ORE 20.30 – Palazzo Bembo
COMARE MORTE, FIABE E NARRAZIONI: La morte nelle fiabe europee, i morti nella narrazione popolare bellunese. Parole e musica 

  • Venerdì 8 novembre

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
IL SORRISO DI DROGO: Dino Buzzati e la morte 

ORE 20.30 – Sala Bianchi
IL SIMPATICO DE CUIUS: Il ridicolo e l’osceno delle parole della morte

  • Sabato 9 novembre

ORE 15.00 – Cimitero Prade
LE PAROLE DEI VIVI PER I MORTI: Volti e frammenti di vita dietro le iscrizioni funerarie del cimitero di Prade

ORE 17.30 – Palazzo Fulcis
L’IMPORTANZA DEL PERDERE: una riflessione sulla perdita

ORE 20.30 – Sala Bianchi
MORIRE TRA I FUMETTI: Chi muore e si rivede (o no) nei fumetti 

  • Domenica 10 novembre

ORE 11.00 – Cimitero Prade
ULTREYA VA: Quanti finali per un cammino 

ORE 13.45 – Cimitero di Feltre
IL CIMITERO MONUMENTALE DI FELTRE TRA STORIA E MEMORIA: Passeggiata guidata con Isabella Pilo

ORE 21.00 – Teatro Comunale
AMORE 414: Uno spettacolo di RadioTeatro della Compagnia “Quellicheconlavoce” 

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• CONSIGLI •

Una lista di consigli utili sul come affrontare il fine settimana…

Una mostra interessante e varia: visitabile fino al 28 febbraio!

Conversazione sull’esperienza pittorica dell’Artista Giovanni De Biasi (in arte Nanni), Introduzione e contributi critici di Francesco Piero Franchi e Angelo Pauletti.

Uno evento intenso da non perdere …leggete l’articolo!

Nel buio della notte, sul palco senza scenografia, si materializza un mondo incantato in cui gli spettatori sono guidati in luoghi straordinari da bizzarre creature luccicanti. Il mondo fatto di ombre si apre alle luci e alle coreografie di questi grandi artisti.

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Fine settimana a Belluno: 3 motivi per esserci

Ecco per voi tre motivi per trascorrere questo fine settimana a Belluno.
Le parole d’ordine che dovete tenere bene a mente sono: musica d’autore, Carnevale e teatro.
Continuate a leggere e scegliete come passare il vostro weekend ai piedi del Serva.

Eco di Sirene – Carmen Consoli in concerto.

Questo sabato il tour della Cantantessa arriva a Belluno, al Teatro Comunale.
Un’occasione da non perdere per ascoltare dal vivo una delle voci più belle del cantautorato italiano contemporaneo.
Carmen Consoli è una cantastorie capace di raccontare con acuta sensibilità e spiazzante realismo, le vicende di cui ogni giorno sentiamo parlare o che ci coinvolgono personalmente.

Alle 21:00 il concerto, per i biglietti visitate il sito di Carmen Consoli

Carnevale bellunese che spasso.

Domenica 26 Febbraio piazza dei Martiri si colora per l‘edizione zero del Carnevale.

Ecco il programma:
10:30 partenza della Carnival Color Run: una passeggiata, rigorosamente in costume, di 4,9 km per le vie di Belluno.
Non avete il costume? Nessun problema! Prima di iniziare la passeggiata passate alla Carrozzeria Carnevale, dove si entra in bianco e si esce verniciati!
Iscrizione: 3,00 euro con gadget e 5,00 euro con tuta compresa (che verrà colorata).
In collaborazione con Kudosport, Associazione Autismo Belluno e A.I.C.E.

11.30 Concorso delle Mascherine: premio alla mascherina più bella e al gruppo scolastico più numeroso. In collaborazione con Volksbank. Il tutto animato dai mitici Fratelli Al.

14:30 parte la chiassosa e divertente sfilata dei carri allegorici, accompagnata dai gruppi e delle bande.

E per finire in belleza non mancate alla serata in festa organizzata da BellunoLaNotte con DJ Andrea Parente, in piazza dei Martiri.

Lunedì 27 Febbraio presso la Palestra delle Scuole Medie di Castion alle ore 20.30 Tombola di Carnevale!

Vi è sfuggito qualcosa? Leggete il programma completo!

Teatro

Terza parola chiave di questo fine settimana bellunese dicevamo essere “teatro”.
E allora ecco lo spettacolo che andrà in scena domenica 26 febbraio, alle 20:45, proprio al Teatro Comunale di Belluno.

Oblivion: the HUMAN Jukebox
Gli Oblivion hanno in repertorio tutto, l’intero pantheon dei grandi della musica italiana e internazionale e sono pronti ad affrontare sfide sempre più difficili a colpi di parodie, mash-up, duetti impossibili, canzoni strampalate.
Dai Ricchi e Poveri ai Rapper, da Ligabue ai Cori Gospel, da Morandi ai Queen, tutte le canzoni senza farne nessuna. Uno schiacciasassi che trangugia e livella Sanremo, X Factor, Albano e Il Volo.

Buon divertimento.

Photo Credit: rossfor

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Cosa fare a Belluno?

Un weekend ricco di eventi in quel di Belluno!
Eventi di ogni tipo e adatti a persone di tutte le età: dai racconti di viaggio con Samarcanda, al Waterline con Alessio Gosso, dagli spettacoli per la famiglia fino alla presentazione del libro di Gennaro Sangiuliano. E domenica a Castion c’è il Carnevale!

Racconti di viaggio: Samarcanda e la Via della Seta

Sala Bianchi a Belluno (via Fantuzzi 11).
Sabato 18 Febbraio 2017 ore 21.00

Immagini e aneddoti che raccontano un viaggio meraviglioso alla scoperta di luoghi affascinanti. Crocevia di culture, tra le influenze musulmane, buddiste e cristiane.

Molte delle tappe di questo viaggio, tra cui Samarcanda, Khiva e Bukhara sono tra la principali località della celeberrima Via della Seta.

Durante la serata non mancheranno i consigli su come affrontare un viaggio del genere… il resto è una sorpresa che certamente non vi deluderà!

Waterline

Piscina di Belluno. Sabato 18 Febbraio 2017  15:00    

Che cos’è Waterline?
Si tratta di una slack line sull’acqua che apporta benefici alla respirazione, all’agilità e rinforza l’intero corpo, permettendo di migliorare il proprio equilibrio e la propria concentrazione mentale.
Un’attività adatta a tutti, ragazzi e adulti, per divertirsi assieme.

Sabato 18 febbraio alla Piscina di Belluno sarà possibile provare questo affascinante sport: pagando solo il normale ingresso in Piscina (interi € 7,50; ridotti € 5,50; € 6,50 interi con tessera AICS).
Gli interessati avranno l’opportunità cimentarsi in questa divertente disciplina, dalle 15.00 alle 16.30, assieme ad Alessio Gosso e mettere così alla prova le proprie abilità.

Per avere maggiori informazioni è possibile recarsi presso la segreteria della Piscina di Belluno

La parabola di Hillary Clinton.

Sabato 18 febbraio Gennaro Sangiuliano presenta il suo ultimo libro.

Sabato 18 febbraio alle ore 17.30 nella Sala Teatro del Centro congressi Giovanni XXIII di Belluno, per la rassegna culturale I Grandi incontri dell’Associazione Liberal Belluno presieduta da Rosalba Schenal, si terrà la conferenza dal titolo “Il potere in una dinastia americana” .

Durante la serata Sangiuliano presenta il suo ultimo libro  “Hillary, vita e potere di una dinastia americana” pubblicato con Mondadori. Il voluma racconta della parabola politica della ex first lady. “Nel secondo mandato di Bill Clinton a governatore dell’Arkansas, Hillary decide di non essere più solo la moglie ma assume un ruolo forte nella amministrazione dello Stato: divenni il navigatore della nostra carriera politica in comune … Ho sempre saputo di essere un leader politico …”.  

Conduce l’incontro Roberto De Nart.

Ho Un Lupo Nella Pancia. Comincio dai 3

Teatro Comunale
Domenica 19 Febbraio  2017  17:00

Uno spettacolo che fa riflettere sulle relazioni tra bambini e adulti, tramite il cibo.

Dolce, salato, aspro, amaro. Il senso del gusto accompagna la costruzione delle nostre relazioni con il mondo. Ci allontaniamo dal dolce rassicurante del latte materno alla ricerca di cibi salati, assaggiamo il mondo e le persone intorno a noi, ridiamo e mastichiamo i sapori aspri che ci fanno fare le boccacce, finché impariamo ad assaporare anche l’amaro, ed iniziamo ad essere grand.

Babilonia Teatri, Leone d’Argento a La Biennale di Venezia 2016, si misura qui col teatro per i più piccoli senza rinunciare alla sua intensa cifra espressiva!

Il carnevale Castionese

Domenica 19 Febbraio.
Giunto alla 57° edizione il Carnevale di Castion vi aspetta con tante divertenti attività, ecco il programma.
Dalle ore 10.00 apertura degli stand gastronomici, animazione e giochi per bambini con il mago Bronze e spettacolo di giocoleria.
Alle ore 11.30 sfilata delle mascherine con premi: sono invitate tutte le scuole materne, il gruppo più numeroso e la mascherina più bella riceveranno un premio.
Al pomeriggio alle ore 14.30 da in programma la  sfilata dei carri allegorici lungo il Pian delle Feste, a seguire le premiazioni.

phot credit: claudio_play_lucca

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Fine settimana bellunese

Non avete ancora dei programmi per questo week-end ma siete sicuri di non voler restare chiusi in a casa a far nulla? Ecco i nostri consigli.

Una giornata in Nevegal!

Caricate in macchina la famiglia, prendete gli sci, il bob oppure lo slittino e partite per una splendida giornata all’aria aperta!
Come avrete sicuramente notato la neve ha ricoperto le piste da sci del Nevegal offrendo così il terreno ideale per gli amanti dello sci e di tutti gli sport invernali.

Arte in centro città

Non amate lo sport all’aria aperta e preferite un’alternativa culturale?
Allora scegliete una visita al museo civico di Belluno, nella nuova e stupenda sede di Palazzo Fulcis.
Il museo raccoglie oltre 600 opere. Dipinti, disegni, collezioni di bronzi, gioielli, matrici di tipografia e molto altro ancora.

Fino al primo maggio inoltre è possibile conoscere da vicino il genio creativo di Tiziano, grazie alla mostra La Madonna Barbarigo dell’Ermitage.

Teatro

Calendar Girls è lo spettacolo che va in scena questo fine settimana al Teatro Comunale di Belluno. Per la precisione sabato 11 e domenica 12 febbraio.

La storia, scritta da Tim Firth e interpretata da un corposo cast, nel quale spicca il nome di Angela Finocchiaro, è ispirata a un fatto realmente accaduto. Protagoniste di questa vicenda sono le donne del Women’s Institute di Londra, impegnate nella raccolta fondi da destinare ad un ospedale. Una di loro, stanca di vecchie e fallimentari iniziative di beneficenza, ha un’idea molto particolare…

Conferenza 

Torna Dolomiti in Scienza, sabato 11 febbraio alle ore 17:00 al Centro Congressi Giovanni XXIII.Temi della serata saranno:

  •  “L’Infermieristica. Scienza del prendersi cura delle persone”, con la Dott.ssa Cristina Santin (ULLS 2 Marca Trevigiana). In un contesto culturale di salute caratterizzato dall’innovazione e dal cambiamento continuo, un valore rimane costante all’interno della disciplina infermieristica, il prendersi cura dell’altro; infatti, l’attenzione è sempre più rivolta al benessere e ai bisogni/problemi di salute della persona, nonché allo sviluppo delle potenzialità dell’individuo nel gestire e mantenere un personale equilibrio nel continuum salute-malattia.
  • “Alla scoperta dei nostri microscopici inquilini: il microbioma umano” con la Dott.ssa Laura Vidalino (Liceo delle Scienze Applicate Feltre).
    Il microbioma umano è l’insieme di tutti i microrganismi che vivono in simbiosi con il corpo umano e di tutti i geni che essi sono in grado di esprimere.
    La scoperta del microbioma umano rappresenta la nuova frontiera della medicina, perché ci ha fatto capire che non viviamo da soli, ma che ciascuno di noi condivide il proprio corpo con una moltitudine di microscopici inquilini che lo ha colonizzato fin dalla nascita.

 

Phot Credit: paoland76

palazzo Fulcis
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Palazzo Fulcis, la dimora dell’arte a Belluno

La cerimonia di inaugurazione del nuovo museo Civico di Belluno è fissata per giovedì 26 gennaio, alle ore 17:30, presso il Teatro Comunale di Belluno. Al termine della stessa sarà possibile visitare il museo, nella nuova sede di Palazzo Fulcis con ingresso contingentato fino alle 22:00.
Inoltre fino al 5 febbraio l’entrata al nuovo Museo Civico di Belluno è gratuita.

Ospite d’eccezione Tiziano Vecellio con la sua Madonna Barbarigo, in mostra fino al primo maggio.

Adorable Belluno vi porta a conoscere più da vicino Palazzo Fulcis, posto nel cuore del centro cittadino, affacciato su via Roma, di fronte allo storico Teatro Comunale. Il palazzo settecentesco, un tempo dimora di una delle famiglie più in vista della città, ora appartiene a tutti i bellunesi ed è destinato a diventare il gioiello culturale delle Dolomiti.

Palazzo Fulcis la casa dell’arte a Belluno

Palazzo Fulcis ieri

Palazzo Fulcis deve il suo nome alla nobile famiglia bellunese Fulcis, attestata come residente in Belluno già dal Trecento ed iscritta al Consiglio dei Nobili dal 1512.
Poco si conosce sulla storia del palazzo nei secoli che precedono il Settecento, certo è che nel 1776 l’architetto Valentino Alpago Novello (1707-1793) si occupa, in occasione delle nozze di Guglielmo Fulcis con la contessa trentina Francesca Migazzi de Vaal, dell’ampliamento del palazzo.
Palazzo Fulcis viene arricchito con l’elegante e possente facciata su via Roma, vengono creati due monumentali portali di accesso e un imponente scalone. La dimora viene dotata inoltre di una grandiosa sala d’onore e gli spazi interni vengono impreziositi con decorazioni a stucco e straordinari pavimenti in seminato, a motivi rococò.

Palazzo Fulcis oggi

Oggi Palazzo Fulcis mantiene inalterato il fascino che lo ha contraddistinto nei secoli. Esso consta di tremila metri quadrati destinati allo spazio espositivo, distribuito su 5 piani e articolato in 24 sale espositive. Il lavoro di restauro, finanziato dalla Fondazione Cariverona  è stato affidato allo studio Arteco di Verona e ha visto la stretta collaborazione tra il curatore museale Denis Ton e l’architetto progettista Antonella Milani.
Ma veniamo al palazzo, cosa è cambiato del suo antico aspetto? Poco o nulla, poichè l’opera di restauro non solo ha mantenuto il più possibile inalterato l’aspetto originario di questa splendida residenza cittadina, ma anche ridato vita ad elementi dell’epoca. Oggi spiccano, più belli che mai, i delicati decori del piano nobile e gli affreschi che arricchiscono il soffitto del Grande Salone del secondo Settecento e gli affreschi di fine Ottocento, che animano altri ambienti del palazzo. Nel restauro del Fulcis sono stati recuperati anche i pavimenti con motivi rocaille e gli stucchi tardo barocchi.

Cosa c’è di nuovo? Di nuovo ci sono gli impianti di sicurezza e condizionamento, una nuova scala principale ed un ascensore, tutto trasparente per accedere ad ogni piano. Interventi necessari all’adeguamento funzionale del nuovo Museo Civico di Belluno.

Opere e artisti del Museo Civico di Belluno

Come avete potuto capire Palazzo Fulcis è già di per sé un’opera d’arte e riuscire ad inserire l’intera collezione del Museo Civico di Belluno, che consta di ben 600 opere, in degli spazi così fortemente connotati, non è stata un’impresa semplice.
La stessa struttura del palazzo obbliga ad un percorso museale non sempre rettilineo, anche se altamente suggestivo, potete starne certi.

Quali sono le opere che si possono ammirare tra le stanze del Fulcis?

Il Museo Civico di Belluno conserva delle splendide collezioni, a cominciare dalla collezione Zambelli: una delle più importanti raccolte di porcellane del Settecento del Veneto. La collezione di gioielli Prosdocimi Bozzoli, i bronzetti e le placchette del conte Florio Miari, donate al museo dal figlio Carlo, le matrici xilografiche della tipografia Tissi, e le raccolte grafiche, tra le quali spiccano i disegni di Andrea Brustolon, i lavori di  Diziani, fino ai fogli di Demin e Paoletti. E poi ancora le stampe da collezione, tra le quali c’è il fondo Alpago-Novello che consta di oltre 1400 fogli.

Ma chi sono gli artisti della collezione museale bellunese? Andiamo per ordine e vediamo se ne conoscete qualcuno.

Quattrocento e Cinquecento

In questa splendida dimora dell’arte vivono, attraverso le loro opere, due bellunesi attivi nel Quattrocento e Cinquecento, sono Simone da Cusighe e Matteo Cesa, poi c’è Jacopo da Montagnana, ritenuto uno degli artisti più importanti per la diffusione, nella terraferma veneta, del linguaggio rinascimentale di Giovanni Bellini e Antonello da Messina.  Vi suonano familiari questi nomi? Allora conoscerete di certo anche Pomponio Amalteo, Domenico Tintoretto, Bernardino Licinio, Francesco Frigimelica o Palma il Giovane.

Seicento, Settecento e Ottocento

Nelle stanze del secondo piano del Museo Civico di Belluno si possono incontrare alcune tra le personalità più importanti che popolano il museo e allo stesso tempo approfondire i temi conduttori nodali per la storia dell’arte a Belluno.

Per quanto riguarda il tema del paesaggio, gli artisti chiave di questi tre secoli sono Marco Ricci, Antonio Diziani, Giuseppe Zais, fino a Ippolito Caffi e Alessandro Seffer.
Belluno è stata anche terra di scultori del legno, tra i quali spiccano Valentino Panciera Besarel e il più famoso Andrea Brustolon.
L’esposizione prosegue con la scultura dell’Ottocento e con le opere di tematica risorgimentale e ritrattistica.

I bellunesi dal Cinquecento all’Ottocento

Sempre al secondo piano di Palazzo Fulcis e più precisamente in uno dei corridoi coperti che si affacciano sul cortile, è esposta la raccolta di tavolette votive della chiesa di Sant’Andrea, che ci porta indietro nel tempo, alla scoperta della grande devozione ma anche dei costumi del popolo bellunese.

Sebastiano Ricci

Sebastiano Ricci è la star del Museo Civico. Nato a Belluno nel 1659, durante la sua vita ha lavorato da nord a sud Italia, ma anche in Inghilterra e Francia.

Osservare i dipinti di Sebastiano Ricci ci permette di fare un viaggio a ritroso nella pittura europea, dalla stagione barocca a quella rococò. Al museo sono esposte La Pazienza di Giobbe, un’opera del Seicento, il Riposo durante la fuga in Egitto, espressione di uno stile nuovo e più libero, probabilmente del periodo inglese, La Testa della Samaritana, proveniente dal perduto ciclo  di villa Belvedere a Belluno datata 1718 e Il satiro e la famiglia del contadino, opera questa della produzione matura, caratterizzata dalla maniera “di tocco” sviluppata da Ricci.
Altre tre opere del pittore bellunese, conservate al Museo Civico, esulano però dal percorso museale e sono esposte al terzo piano, in attesa di tornare nella loro sede originale, vale a dire il camerino Fulcis. Esse sono la monumentale Caduta di Fetonte, l’Ercole e Onfale e l’Ercole al bivio.

Breve Storia del Museo Civico di Belluno

La storia del Museo Civico di Belluno inizia nell’anno 1872 quando il medico bellunese Antonio Giampiccoli decide di donare alla comunità la sua raccolta di dipinti, su tavola e su su tela. A questa si aggiunse presto un’altra donazione, quella di Carlo Miari che decise di regalare l’intera raccolta del padre Florio che consta di bronzi, medaglie, placchette, monete, sigilli, manoscritti e libri.

Ad essere sinceri la prima vera collezione del Museo Civico Bellunese risale al 1837 quando a Belluno venne istituito il Gabinetto Provinciale Naturalistico della Provincia, poi Gabinetto di Storia Naturale e Industria Patria, con le raccolte naturalistiche del medico e botanico bellunese Alessandro Francesco Sandi, cui si aggiunsero quelle zoologiche di Angelo Doglioni.

Nel 1876 venne istituita la Commissione Provinciale Conservatrice dei monumenti d’arte ed antichità di Belluno e Osvaldo Monti venne nominato ispettore agli scavi e ai monumenti. Per l’esposizione della raccolta civica, una delle più antiche del Veneto, venne scelto il palazzo del Collegio dei Giuristi, in piazza Duomo, che fino ad oggi è rimasta la sede del Museo Civico di Belluno.

Negli anni a seguire la collezione del Museo Civico è andata ampliandosi, grazie a donazioni e acquisizioni.

Foto di Andrea De Martin

Madonna Barbarigo
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La Madonna Barbarigo dell’Ermitage in mostra a Belluno.

La mostra La Madonna Barbarigo dell’Ermitage è un evento di grande rilevanza, non solo perché accompagna la riapertura del Museo Civico di Belluno, in uno dei palazzi più belli della città, ma soprattutto perchè porta il capolavoro di Tiziano nella sua terra natale.
Sono passati 167 anni da quando il dipinto lasciò i confini italiani e ora torna tra le Dolomiti, tra quei paesaggi che videro nascere il genio di Tiziano.

Il soggetto dipinto da Tiziano nel quadro la Madonna Barbarigo è importante per la sua grande espressività cromatica, ma soprattutto perché rappresenta un modello devozionale  elaborato dal Maestro, replicato e copiato nei secoli successivi, fin oltre il XVI secolo.

La mostra bellunese La Madonna Barbarigo dell’Ermitage è l’occasione per mettere a confronto il capolavoro del museo di San Pietroburgo, con altre due opere. La prima è una versione autografa del soggetto, proveniente dal Museo di Belle Arti di Budapest, dal titolo la Madonna con il Bambino e san Paolo, mentre l’altra è la Madonna con il Bambino e Santa Caterina, una delle più significative repliche di bottega, conservata alle Gallerie degli Uffizi a Firenze.

La mostra La Madonna Barbarigo dell’Ermitage vuole essere un omaggio al pittore cadorino, alla sua terra d’origine e un grande regalo per tutti i bellunesi.

Madonna Barbarigo storia di un dipinto.

La storia del dipinto la Madonna Barbarigo inizia a Venezia, intorno alla metà del 1500.
Nella meravigliosa città lagunare e più precisamente in Calle dei Biri, vive un importante pittore italiano. Il suo nome è Tiziano VecellioTutti voi conoscete il pittore cadorino, maestro del colore.

Cosa faceva Tiziano a Venezia? Dovete sapere che a metà del XIV secolo egli era un pittore affermato. Conosciuto e amato dai potenti dell’epoca, che gli commissionavano importanti lavori, Tiziano era anche un accorto titolare di bottega.

Tiziano aveva un figlio, il suo nome era Pomponio Vecellio, ed è proprio lui che nel 1581 vende la casa del padre, morto nel 1576, ad un nobile veneziano: Cristoforo Barbarigo. Il Barbarigo compra la casa e tutto ciò che essa contiene, anche i quadri del maestro. Proprio tra questi c’è la tela raffigurante la Vergine con il Bambino e Maria Maddalena, che prese poi il nome di Madonna Barbarigo.

I Barbarigo vivevano nel palazzo Barbarigo della Terrazza, che nel Settecento divenne uno dei luoghi di maggiore attrazione culturale a Venezia. Uno scrigno che conteneva una delle collezioni d’arte più famose del tempo, grazie soprattutto alla presenza dei diversi lavori del maestro cadorino.

Gli anni passano e gli eredi di Cristoforo decidono di vendere l’intera raccolta, tanto cara al loro avo e così nel 1850 lo zar Nicola I acquista l’intera collezione veneziana.
La Madonna Barbarigo arriva all’Ermitage a San Pietroburgo, dimora dei Romanov fino al 1917. Qui l’opera viene ridipinta con un pesante strato giallognolo, che ne compromette il giudizio sulla sua qualità.

Madonna Barbarigo oggi

Oggi la Madonna Barbarigo è conservata nelle sale del museo russo, restaurata dallo specialista dell’Ermitage Serghej Kisseliov che è riuscito a riportarla all’antico splendore.
Il quadro, in mostra come dicevamo a palazzo Fulcis, dal 27 gennaio al 1 maggio 2017, è un capolavoro della maturità di Tiziano.

I colori utilizzati dal maestro sono intensi, donano vita alle figure e definiscono la bellezza dei particolari. Il viso della Madonna, dalla pallida carnagione rosa, risalta nella cornice celeste del suo velo. Il velo stesso segna il passaggio perfetto dall’ombra alla luce, in una resa perfetta della profondità. Ma quante tonalità di blu servono per creare il mantello della Madonna Barbarigo? Tiziano ne ha usate tre, una diversa dall’altra.

Il fondo del quadro è realizzato con una mistura di pigmento terroso e ferroso (ocra) e biacca. L’imprimitura invece è assente, gli strati di colore sono stati applicati direttamente sul fondo e legati insieme con olio di semi di lino.

 

La mostra La Madonna Barbarigo dell’Ermitage, curata da Irina Artemieva e Denis Ton, è promossa dal Comune di Belluno, grazie alla disponibilità del museo dell’Ermitage, al sostegno della Fondazione Cariverona e alla collaborazione di Ermitage Italia.