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La scatola di latta

La favola di Natale di Daniela Emmi

Era la notte di Natale.

Piazza delle Erbe si rifletteva nelle vetrine ammiccanti. Raul cercò riparo dal freddo e dalla malinconia, entrando nella drogheria al civico numero 1. La proprietaria gli aveva telefonato in Australia chiedendogli di rimpatriare al più presto, in quanto la sua adorata nonna Albina stava per lasciare questo mondo. Non fece in tempo Raul, l’angelo della morte arrivò prima di lui. La signora che lo accolse, tra profumi di agrumi e spezie orientali, per volontà dell’estinta, gli mise tra le mani una scatola di latta rossa. Vi conteneva un foglio sul quale erano segnati tre degli alberi di Natale che abbellivano il centro storico. Il primo abete era proprio quello della drogheria. Vi era appeso un biscotto alla lavanda forato da un biglietto scritto dalla tremula mano di Abina: “Talvolta la vita ha il sapore aspro del limone, talvolta è dolce come la vaniglia. L’importante è assaporarne il gusto”. Proseguendo in quella che sembrava una caccia al tesoro, Raul si ritrovò davanti al secondo albero, presso l’ufficio Postale. Il suo sguardo si allungò oltre le mura della città: seguì il percorso del fiume Piave, si fermò sul Ponte della Vittoria, carezzò il profilo del Col Visentin. Ricordi antichi riscaldarono il suo petto e prese consapevolezza che l’amore per Belluno era rimasto immutato nonostante i tanti anni di assenza. “Non sappiamo in quale mare ci porterà il fiume della vita, ma con la forza e la limpidezza dell’acqua, dobbiamo avanzare”. Questo, il secondo messaggio. Il brillio delle stelle si confondeva con le luminarie di Piazza dei Martiri, ultima tappa. L’albero segnato era il più grande di tutti: troneggiava in mezzo alle casette di legno, al profumo degli incensi e del vin brulè. Raul trovò tra le radici, un piccolo cuore di pezza con ricamata la scritta “Ovunque noi saremo, avremo sempre lo stesso cielo. Buon Natale, tesoro mio!”

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La scatola dei sogni

La favola di Anna Menia (Danta di Cadore)

Le gocce cadevano incessanti, l’acqua della fontana di S. Lucano era mossa da cerchi più o meno regolari che si formavano ad ogni tocco . In quello specchio mosso si riflettevano le luci dei negozi dell’antico borgo. Ombrelli colorati sfuggivano frettolosi per le vie nell’accingersi a fare gli ultimi regali, quasi un’ azione obbligata. Le luci degli alberi e delle vetrine si sforzavano di far sentire un clima natalizio, che invano aspettava di essere riempito di calore e sentimento. Si era ormai perso quel senso di gioia , quella semplicità, quella voglia di rinascita che era l’emblema della festa stessa.La pioggia non aveva bagnato il cappello bianco e la tutina azzurra del piccolo elfo che stava al riparo ai piedi di porta Dojona, la sua spilla magica a forma di fiocco, brillava emanando bagliori azzurrini. La sua missione era di trasformare la pioggia in neve, ma vedendo tutta quella indifferenza, quei cuori senza sogni, non se la sentiva di sprecare la sua magia, Colorare il mondo con le proprie idee era fondamentale per lui,senza ciò come si poteva vivere quella festa che era il simbolo della speranza? Guardando dalle vetrine, scorse un bambino che assieme al suo nonno, in un atmosfera gioiosa, faceva acquisti. Si avvicinò per origliare ;- vorrei quella scatola – disse il piccolo rivolgendosi al nonno, – ma piccolo mio… è vuota non lo vedi?- – certo nonno, ma deve esserlo perché col tempo la riempirò di sogni per me e per gli altri -. Il nonno stupito e commosso, prese la scatola per donarla al nipote. Le guance paffute e rosse dell’elfo si piegarono in un sorriso, “ecco ciò che mancava” pensò! Non attese più un attimo, girò la sua spilla magica e subito dal cielo cominciarono a cadere candidi fiocchi.

Ora gli ombrelli non servivano più per riparare, si scostavano un poco per far scendere lievi i cristalli bianchi su occhi stupiti che godevano felici di quel regalo.

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Il dono più bello

La favola di Natale di Patrizia

La sera della vigilia questo meraviglioso borgo è illuminato a giorno e dai negozi brillano mille luci. Corro per la stretta via, fra le antiche mura e vado su, verso il centro.
Appuntamento al parco, terza casetta in legno dove si vendono castagne e vin brulè.
Lì mi verrà consegnato il dono.
Certo, non potrò tenerlo a lungo, solamente qualche ora, giusto il tempo che si acquistino gli ultimi regali.
Corro corro, ci sono quasi…
Nel cielo, sopra la maestosa porta Dojona mi sorride la luna.
Dalle vetrine gli oggetti natalizi sembrano chiamarmi: stivaletti, abiti e gioielli mi allettano e son davvero belli, ma il dono mi aspetta, non posso arrivar tardi alla consegna!
Svolto l’angolo ed i miei occhi cercano ansiosi fra la gente e finalmente li vedo arrivare, sono sorridenti ma hanno molta fretta, sta arrivando Natale!
Hanno portato il dono, è lì, infiocchettato per benino; dal berretto in lana sbucano i suoi occhioni neri ed è seduto come un principe nel suo passeggino.
Quando mi vede ride, il mio dolce nipotino.

 

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Natale in Musica in centro a Belluno

Manca sempre meno all’arrivo del Natale: il calendario segna già 19 dicembre!

Tra lucine sempre accese, addobbi praticamente ovunque e regalini dell’ultimo minuto è tutto pronto per uno dei giorni più importanti dell’anno, comprese le consuete compilation con Mariah Carey, Micheal Bublè, ‘Last Christmas’ degli Wham! e l’immancabile ‘Jingle Bell Rock’ (ci piacerebbe anche ‘Let it snow’, solo che la neve continua a farsi attendere!).

Ma c’è tanta altra buona musica da ascoltare: torna, infatti, l’imperdibile appuntamento con Natale in Musica nel nostro centro storico!

Programma

A partire dalle 16 il centro di Belluno risuonerà di musica e festeggiamenti all’insegna della tradizione natalizia grazie ai protagonisti del panorama musicale bellunese: la Banda Città di Belluno, il Centro Studi Vocali Nova Cantica, il Coro Minimo Bellunese, Danza e Musica Senza Confini, Domi Tan, il Gruppo Corale Bellunese e il Gruppo Voce dai Cortivi

Dove suoneranno i canti diffusi?

Saranno ben otto i punti in cui le formazioni musicali partecipanti si esibiranno coinvolgendo gli spettatori: il portico del Museo Civico, Piazza dei Martiri – Chiesa di San Rocco, porta Dojona, porta Dante, piazza Santo Stefano, via Carrera, via Pesaro e piazza Duomo.

Alle 18.30 in Piazza Duomo le formazioni musicali si riuniranno per un canto conclusivo e lo scambio di auguri di Buone Feste insieme alla cittadinanza. 

Sarà un pomeriggio all’insegna della condivisione e dei più bei canti di Natale, nel suggestivo scenario della città vestita a festa: un’occasione ulteriore per godere della bellezza tutta particolare che questo periodo dell’anno offre.

Vi aspettiamo numerosi: Natale in Musica is coming!

Natale 2015 a Belluno
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Mini guida per il Natale a Belluno

Avete visto che meraviglia Belluno in questi giorni?

Le casette colorano la piazza dei toni del Natale e profumano l’aria di vin brulè: un vero tripudio di lucine, addobbi e leccornie di ogni tipo!

Viene proprio voglia di godersi queste splendide giornate di sole – non molto natalizie a dire il vero – in compagnia delle persone più care, degli amici di sempre o dei colleghi di lavoro, all’insegna della spensieratezza e dell’allegria.

Le iniziative sono tantissime, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’offerta è ampia sia per gli originari del posto sia per chi è solo di passaggio, affinché tutti possano godersi il proprio, personale scorcio caratteristico di Belluno. 

Ad esempio, perché non approfittarne per tirare fuori la Carolina Kostner che c’è in voi volteggiando su un bel paio di pattini? In piazza Duomo, fino al 31 gennaio troverete una splendida pista da pattinaggio sul ghiaccio, nella meravigliosa cornice di Piazza Duomo.

La pista è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30, nei festivi/prefestivi dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 23. E’ un ottimo motivo per uscire di casa dopo cenoni, pranzi e spuntini di vario genere… non trovate?

Se invece preferite qualcosa di più tranquillo, o magari siete di passaggio solo per poche ore, potreste fare un salto ai Giardini di Natale in piazza dei Martiri, fino al 24 dicembre dalle 10 alle 19.

E a San Silvestro? Cosa fate la notte del 31? Se non avete ancora idee precise, Belluno ha quello che fa per voi: il Capodanno 2016 in piazza dei Martiri.

Dalle 19 e fino a tarda notte un susseguirsi di luci, musica e animazione, con i dj Andrea Parente e Veronica Canal. Una festa adatta a tutti con musica commerciale e anni ’80, per salutare il 2015 e accogliere in allegria il 2016.

Sempre in piazza dei Martiri, per l’intera giornata del 6 gennaio è previsto il Mercatino dell’Epifania, dove saranno esposti prodotti e piatti tipici della tradizione italiana.

E ancora: concerti, intrattenimento, locali e negozi aperti, senza dimenticare l’animazione per i più piccoli. Qui a Belluno c’è posto per tutti e non ci si annoia mai, specialmente in questo periodo dell’anno. Insomma, lo scrigno è pieno di sorprese, basta aprirlo e lasciarsi affascinare: non ci sono scuse per rimanere a casa, c’è almeno una cosa da fare – o da vedere – al giorno.

Il programma aggiornato è sul nostro sito, vi aspettiamo in città numerosi e Adorable come sempre!

 

Domande Belluno
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Le 10 domande che ogni bellunese si sente fare

Alle porte del Natale torna per voi la rubrica tutta bellunese delle 10 cose, portando con sé una nuova consapevolezza: è arrivato il momento di sfatare alcuni dei luoghi comuni su Belluno.

Viviamo in una città alla quale non sempre è stato dato lo spessore che secondo noi meriterebbe, basti pensare a quel detto che ci menziona così: “Veneziani gran Signori, Padovani gran dotori, Visentini magna gati; Veronesi tuti mati (…). E Belun? Póre Belun, te se proprio de nisun!

Sarà la zona particolarmente montuosa, sarà il clima un po’ più rigido della maggior parte del resto d’Italia, sarà perchè, per chi, per come, ma ogni bellunese si è sentito porre almeno una volta nella vita una delle seguenti domande, ed è inutile negarlo, un po’ gli è venuto da ridere.

#10 Da piccolo giocavi con le caprette come Heidi?

Cara persona che mi stai rivolgendo questa domanda credendo di risultare irresistibilmente simpatica, ti spiego un concetto semplice: il fatto che la provincia di Belluno sia particolarmente montuosa e verdeggiante, non comporta automaticamente che abbiamo come vicini di casa Peter e la sua povera nonna a cui portare il pane morbido.

#9 Ah ma parlate anche l’italiano oltre al dialetto? 

Si dà il caso che Belluno sia inserita nei piani d’istruzione ministeriali e che anche qui la gente abbia l’obbligo di frequentare le scuole. E so che non ci crederete mai, ma a scuola le materie vengono insegnate in italiano, ovvero la lingua in cui anche noi bellunesi sappiamo esprimerci.

C’è da dire però, a vostro favore, che del nostro dialetto andiamo particolarmente fieri e ogni volta che possiamo lo usiamo.

#8 Ma BL è in provincia di Cortina? 

Una convinzione davvero molto diffusa, arrivata persino negli studi di Sanremo quando vi partecipò il nostro Federico Stragà che, a detta della conduttrice, era “di Belluno, in provincia di Cortina”.

Sia chiaro, noi vogliamo bene a Cortina, però siamo noi che facciamo capoluogo, non lei. Così, solo per mettere i puntini sulle i.

#7 Ma è vero che siete tutti orsi? 

Diciamo che al primo impatto i bellunesi non sono accoglienti come una nonna del Sud nei confronti di un nipote al pranzo di Natale. E ricordiamo anche la famosa frase dei Belùmat “el moto pì ospitale l’è ndè fora de le bale!

Però non siamo gli orsi che credete: è vero siamo discreti, ma buoni, un po’ timidi, ma genuini. Siamo, insomma, dei bravi ragazzi.

#6 Ma come, non bevi un altro bicchiere di vino? Eppure sei bellunese! 

Ok, cerchiamo di essere onesti: sicuramente una bella “ombretta” bianca o rossa  è quasi una tradizione del bellunese, e nemmeno i brulè ci fanno proprio schifo. Però questo non significa che il passatempo preferito di ogni bellunese sia ubriacarsi a morte.

E sapete cosa vi diciamo? Non sono poi così pochi gli astemi in città.

#5 Ma c’è la neve anche d’estate lassù? 

Ma che dite, che siamo alle porte del Natale e i nostri prati sono ancora verde speranza.

#4 Davvero da voi ci sono i campi da calcio? Pensavo ci fossero solo pendii 

Questa domanda è strettamente collegata ad un altro dubbio dei non bellunesi che si riassume nel brillante quesito “è vero che da voi le galline girano con le mutande per evitare che le uova deposte rotolino a valle?”

Se i nostri calciatori sono bravi non è perché sono abituati ad allenarsi in salita, ma è perché hanno dei luoghi adatti in cui giocare 🙂

#3 Ah ma non è in Alto Adige Belluno? Mi stai dicendo che non parlate tedesco? 

No, niente tedesco e vi diciamo di più: non siamo nemmeno soliti cantare lo jodel indossando lederhosen (pantaloni in cuoio) e dirndl (abito con grembiule). E volete sapere perchè? Perché Belluno è in Veneto, con le tradizioni tirolesi non c’entra nulla.

#2 Ma voi mangiate polenta ogni giorno?

Qualcuno è convinto che il piatto base di ogni nostra portata sia la polenta. Sbagliato! Passeggiando per Belluno resterete stupiti da quanti ottimi panifici ci siano, e dalle pietanze che offrono i nostri ristoranti. Anche in questo caso, provare per credere.

#1 C’è qualcos’altro da vedere oltre alle montagne?

Se le Dolomiti sono patrimonio UNESCO un motivo ci sarà. Però non rappresentano l’unico motivo per visitare la nostra città. Belluno è storia, arte, sapori, è una splendida cornice naturale con una qualità della vita tra le più alte in Italia. Una piccola-grande città da scoprire.

 

Non neghiamolo: quando ci sentiamo porre queste domande ci scappa sempre un po’ da ridere.

E poi ogni paese è lontano e straniero finché non lo si visita, ma per Belluno c’è qualcosa di più: è misteriosa, è un paese di luci ed ombre (no, non solo quelle di vino, che andate a pensare), è un luogo che sa essere selvatico e cittadino contemporaneamente. La città di belluno può sembrare davvero lontana e straniera, ma è come uno spirito libero: è di tutti e sa accogliere tutti. Ma a modo suo.

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La favola che ha vinto il concorso di Natale

Cari amici di Adorable Belluno, che successo questa prima edizione del concorso di Natale Santa Claus is coming to town! Pensate, più di mille persone hanno letto le favole in gara e i voti sono stati oltre 700!

A noi della redazione sono piaciute tutte le favole perché ognuna ha apportato un tocco di magia in più a questo Natale bellunese . Ogni scrittore ha raccontato una sfaccettatura diversa della sua visione e della sua esperienza del Natale, regalando attimi di indimenticabile magia a tutti noi lettori.

Ora però è arrivato il momento di svelarvi il vincitore del concorso: con ben 71 voti vince Santa Claus is coming della classe IV A della Scuola Primaria Mur di Cadola con la favola “Notte di Natale“!

Vi riportiamo il testo della favola, cosicché possiate rileggerla e gustarvela in attesa che si trasformi in un video natalizio!

Notte di Natale

Nevicava. Babbo Natale come ogni anno, la notte del 24 dicembre, sorvolava Belluno.

Quella notte magica però le renne persero l’equilibrio e la slitta precipitò, schiantandosi vicino alla casa di Davide. I suoi genitori dormivano e Davide uscì dalla dimora per vedere cosa fosse successo. Non credeva ai suoi occhi! Babbo Natale, proprio a Belluno! Impossibile!

“Oh oh oh, sei bravo in meccanica?” chiese Babbo Natale.

“Si, abbastanza. Mi hai portato il Lego Technic lo scorso anno!” rispose Davide.

“Allora se mi aggiusti la slitta, in cambio ti farò passare una fantastica notte di Natale.”

Il ragazzo annuì, prese la cassetta degli attrezzi e si mise al lavoro.

Una volta finito, Babbo Natale fece salire il bambino sulla slitta e partì. Davide era emozionatissimo non vedeva l’ora di spiccare il volo e lanciare regali nei camini delle case.

Volavano, volavano alti nel cielo, c’era la luna piena, per Davide sembrava immensa da lassù…

Era una notte fantastica! Però l’alba stava per arrivare e, una volta finito di depositare i pacchi a Belluno, Babbo Natale portò a casa Davide che andò subito a dormire.

La mattina, quando si svegliò, corse a guardare sotto l’albero di Natale dove trovò la macchinina radiocomandata che desiderava tanto. Quindi esclamò: “ QUESTO E’ IL MIGLIOR NATALE DEL MONDO!!”.

Facciamo i complimenti a questi bambini che hanno scritto questa meravigliosa favola, e ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato al concorso.

A breve il video natalizio basato sulla favola vincitrice…siete curiosi eh? Continuate a seguirci e presto vedrete il risultato!

 

 

Santa Klaus Running
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Santa Klaus Running

Tutto pronto a Belluno per la Santa Klaus Running, la corsa dei Babbi Natale che si svolgerà domenica 13 dicembre per le principali strade cittadine. La manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione e diventata ormai un must delle feste natalizie bellunesi, si svolge in uno dei periodi più belli e suggestivi dell’anno, quando la città si veste della magia del Natale e trascorrere momenti di gioia e condivisione diventa ancora più importante.

Edizione 2015

Molte le novità di quest’anno: dal Warm Up collettivo prima dell’inizio della gara alle attività per i più piccoli previste all’arrivo, passando per una riduzione dei chilometri di corsa. Oltre alla tradizionale 21 km, infatti, sono previste una corsa da 10 km e una da 5, così da permettere anche a chi non è esattamente uno sportivo – e vuole semplicemente smaltire panettoni, dolci e prelibatezze del ponte dell’Immacolata  – di poter partecipare.

Mantenuto l’attraversamento del parco di Villa Morassutti, aperto esclusivamente in occasione del passaggio della “marea rossa”.

E’ possibile iscriversi fino ad oggi, 10 dicembre, sul sito della manifestazione, ma anche i ritardatari potranno aderire. Basterà recarsi in Piazza dei Martiri sabato (dalle 16.00 alle 20.00) e domenica (dalle 8.00 alle 9.45).

Una manifestazione che, oltre a essere un momento di aggregazione, è anche un’occasione per incrementare il flusso turistico nella perla delle Dolomiti “patrimonio dell’Unesco” (ricordarlo fa sempre bene): alla corsa saranno rappresentati ben otto Paesi stranieri, a conferma della portata internazionale, oltre che sportiva, dell’evento.

Non solo mercatini di Natale, quindi, ma anche eventi di altro genere che ampliano un ventaglio già ricco di cose da vedere e da fare in questo particolare periodo dell’anno.

Un outfit da Santa Klaus, un buon riscaldamento, un po’ di fiato e tanta voglia di divertirsi: tutto quello che serve per trascorrere una giornata diversa dal solito, qui dove l’aria è fresca e l’atmosfera sempre frizzante, in compagnia della “marea rossa” de Belùn!