La favola di Natale di Sebastiano Ferin (9 anni)
Era la notte di Natale nella Prefettura di Belluno, le luci spente in piazza dei Martiri, il Duomo silenzioso e vicino le scale mobili chiuse. Di luci non c’era traccia e la notte fredda senza luna ma l’aria carica di attesa e felicità,le fontane non facevano uscire acqua e in tutto il centro non c’era anima viva e il minimo rumore.
All’improvviso si sentì un rumore molto forte, delle campanelline, era Babbo Natale con la slitta e le sue renne e passando di casa in casa a consegnare i regali chiesti si accorse che non c’era nessuno ma pensò: -è mezzanotte e saranno tutti a dormire -. Quando passò davanti alla Prefettura, vide che l’orologio non segnava l‘ora giusta insomma sembrava che tutto si fosse fermato nel tempo. Allora decise di entrare per regolare l’orologio, si portò con sè un’ascia per sfondare il portone della Prefettura ma lo trovò aperto, quindi decise di riporre l’ascia prima di entrare.
Una volta riposta l‘ascia entrò lasciandosi alle spalle piazza Duomo. Arrivato agli ingranaggi dell’orologio cercò di mettere l’ora giusta ma senza successo e gli sembrò strano che non svegliasse nessuno a lui sembrava una città morta. Dopo vari tentativi di ricerca di qualcosa che potesse regolare l’orario trovò una leva e la tirò verso il basso e sotto di lui si aprì una botola e cadde. Vide che era una galleria che portava a un grande salone, quando arrivò vide un grande albero di Natale. Mentre si avvicinava gli parve di essere osservato,ma quando si avvicinò talmente tanto che le luci si accesero e tutti i cittadini gridarono in coro: -ciao Babbo Natale!!!- e tutti festeggiarono felici e contenti di conoscere personalmente Babbo Natale.