Nevegal: uno scrigno di biotipi
Il territorio che circonda Belluno regala scenari suggestivi: la città è circondata da un ambiente di pregio, da proteggere e salvaguardare, prezioso per la sua biodiversità. Il paesaggio della sinistra Piave si distingue nettamente da quello dolomitico, per la morfologia più dolce e le quote meno elevate. Le informazioni scientifiche su flora e fauna di questo ambiente sono certamente meno dettagliate di quelle disponibili per l’area del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, ma sarebbe un errore considerare la sinistra Piave un settore di modesto interesse. Non è un caso, certamente, se il Giardino Botanico delle Alpi Orientali, con ben 14 ettari di riserva integrale, sorge sul Col Faverghèra, in Nevegal, a 1400-1600 m di quota.
Nella parte più bassa del Colle, nell’area del Castionese, si osservano ancora lembi di paesaggio agrario e morfologie che rivelano la preesistenza di aree torbose e paludose (“Le Vare”), oggi bonificate, che continuano a conservare un proprio fascino. Alcune porzioni di zone umide sono state segnalate come biotopi e la copertura forestale, in alternanza con prati pingui mesofili regolarmente falciati, offre motivi di interesse in tutte le stagioni. Particolarmente apprezzabili sono le fioriture primaverili delle geofite, nei residui lembi di carpineto, o le colorazioni assunte dai boschi in autunno con nuclei di betulle in espansione su pascoli e prati acidi (nardeti) di notevole valore. In questo settore della sinistra Piave, sono ancora ben diffusi prati ben conservati e ricchi di specie. Tra i boschi spiccano, oltre ai carpineti nella fascia più bassa, aceri-tiglieti e faggete, misti a nuclei di betulle e di nocciolo che colonizzano i prati non più falciati o pascolati.
Alcuni ambienti, ritenuti più suggestivi e interessanti a livello scientifico, sono stati individuati quali biotopi. Ma che cos’è un biotopo? In ecologia il biotopo è un’area di limitate dimensioni (ad esempio uno stagno, una torbiera, un altipiano) di un ambiente dove vivono organismi vegetali ed animali di una stessa specie o di specie diverse, che nel loro insieme formano una biocenosi. Biotopo e biocenosi formano una unità funzionale chiamata ecosistema.
Ecco due zone significative da un punto di vista ambientale, situate nell’area dell’Alpe del Nevegal:
Foto di copertina di Filippo Dariz
Dorsale Faverghera – Col
Siamo in Nevegal, nell’area dorsale denominata “Faverghera-Col”, sul Visentin. La zona è attualmente integrata in un SIC che si estende anche in altri Comuni e in provincia di Treviso. L’istituzione del SIC è fondata, essenzialmente, sull’importanza che questa dorsale prealpina assume nel garantire il transito degli animali (rotte migratorie). A livello biogeografico, inoltre, questo sito si collega a quelli… Continue reading Dorsale Faverghera – Col
Valle di San Mamante
Ecco una valle selvaggia, poco antropizzata e ben conservata, alle pendici del Nevegal. Il biotopo si sviluppa per più di un chilometro, in un ambiente suggestivo per la presenza di interessanti emergenze geomorfologiche legate all’azione dell’acqua. Il suo pregio e fascino deriva anche dalla modesta accessibilità che ha favorito la conservazione di ambienti ad elevata… Continue reading Valle di San Mamante