I colori di Sebastiano Ricci
Belluno, la città splendente (dal celtico “Bellodunum”), venne così denominata dai Celti per la felice posizione dalla quale si domina la valle e le vie fluviali. La città, con i suoi colori e la sua mirabile stratificazione architettonica è incorniciata dal paesaggio dolomitico.
L’itinerario parte da Piazza Duomo, la piazza per eccellenza della città antica, sulla quale si affacciano le sedi simbolo del potere civile e religioso. Lasciando le scale mobili si esce dal Palazzo del Tribunale (1840), oggi sede sede municipale al pari del contiguo Palazzo Rosso (1840) progettato dell’ arch. Giuseppe Segusini. Da destra il Palazzo dei Rettori oggi Prefettura (sec. XVI arch. Giovanni Candi), la Torre civica (rifabbricata nel 1874 e nel 1937 dopo i sismi), l’antica sede vescovile oggi Auditorium comunale (rifabbricato nel 1874 dopo il sisma), la Cattedrale (secc. XV-XVI) con il campanile (1732-1743) dell’arch. Filippo Juvarra (1678-1736.
Oltrepassando la quattrocentesca fontana con la statua di S. Gioatà si giunge al seicentesco Palazzo dei Giuristi, edificato nel 1664 dal Collegio dei Giuristi e che venne scelto quale sede del Museo Civico di Belluno a partire dalla sua fondazione, nel 1876; attualmente ospita ancora la raccolta di reperti archeologici dei Musei Civici.
Proseguendo per via S. Andrea sulla quale si affaccia Palazzo Piloni (sec. XVI), oggi sede della Provincia di Belluno, si sbocca in via Mezzaterra, contrada principale del centro storico, incorniciata da diversi palazzi in stile veneto da palazzo Persico (1447), fino ad arrivare a Palazzo Nosadani (sec. XIV) presso Porta Rugo, antichissimo accesso meridionale alla città da Borgo Piave che si raggiunge girando a destra, alla fine di via Mezzaterra, per imboccare via Santa Croce.
Tornando indietro tenendo la destra, si risale percorrendo via S. Maria dei Battuti dal selciato caratteristico detto cogolà, sulla quale s’affaccia l’Archivio di stato ospitato nell’antica sede della “scuola” (confraternita laica) e nella chiesa di S. Maria dei Battuti (1330 ca., campanile del 1415). Di fronte ad essa l’antico Ospedale dei Battuti (1520) e la piazzetta omonima con la cinquecentesca fontana con la statua di S. Elena. Di fronte e proseguendo verso nord incontriamo il lungo fronte del Seminario Gregoriano (sec. XIX) ospitato nell’antico complesso conventuale di S. Pietro (sex. XIII) con la Chiesa di San Pietro (1326, rifabbricata nel 1750) che custodisce le pale lignee di Andrea Brustolon (1662-1732), la Sacra conversazione di Sebastiano Ricci e la cappella Fulcis.
Sebastiano Ricci (Belluno 1659 – Venezia 1734) è stato un celebre pittore.