I musei civici della città di Belluno sono due:
• Palazzo Fulcis
Tremila metri quadrati di spazio espositivo distribuito su cinque piani e articolato in 24 stanze; stucchi e affreschi settecenteschi recuperati; un allestimento rispettoso ed emozionante: Palazzo Fulcis è la nuova sede della collezione d’arte del Museo Civico.
Il percorso museale si snoda a partire dal lapidario, situato al piano interrato del palazzo e lungo i porticati del cortile interno, nel quale è raccolta una eterogenea serie di testimonianze provenienti, per la maggior parte, dalla città di Belluno. Al primo piano, accolti dalla vista della porta in legno di larice intagliato proveniente dalla scuola di Santa Maria dei Battuti, si trovano il Salone nobile a doppia altezza e le prime quattordici sale del museo, con i dipinti della raccolta civica dagli albori della storia dell’arte bellunese con il Trecento di Simone da Cusighe sino ad arrivare ai quadri da stanza d’età barocca, passando per le sculture di Matteo Cesa, le placchette ed i bronzetti rinascimentali della collezione Florio Miari, i gioielli della collezione Prosdocimi Bozzoli, le porcellane settecentesche della collezione Zambelli, gli stucchi dell’alcòva ed una selezione di disegni e stampe. Salendo al secondo piano si incontrano altre nove sale, contenenti le opere scultoree di Andrea Brustolon e Valentino Panciera Besarel, le tele di Marco e Sebastiano Ricci, le vedute di Ippolito Caffi e le opere di vari altri esponenti della pittura bellunese del Sette ed Ottocento. L’ultimo piano, infine, oltre ad ospitare uno spazio riservato alle mostre temporanee ed una sala didattica, accoglie le tre grandi tele realizzate da Sebastiano Ricci per la decorazione del camerino d’Ercole di Pietro Fulcis, in cui si auspica di poterle ricollocare al più presto, per restituirle al loro contesto originario.
• Palazzo dei Giuristi – Museo Archeologico
La sezione archeologica dei Musei civici, ospitata in due sale situate al piano terra del palazzo del Collegio dei Giuristi, espone reperti che documentano la lunga storia della provincia dal Paleolitico medio all’alto medioevo, frutto di scavi e rinvenimenti effettuati a partire dalla seconda metà dell’800.
Al piano terreno sono esposti importanti reperti archeologici afferenti l’intera Provincia, tra i quali di grande interesse risulta la sepoltura di un cacciatore rinvenuta in Val Cismon (BL) e databile alla fine del Paleolitico Superiore (12.000 anni fa) la cui fossa era ricoperta da pietre dipinte in ocra rossa. Si trovano testimonianze dell’età del ferro, costituite in buona parte da ritrovamenti provenienti dallo scavo ottocentesco di una necropoli nei pressi di Cavarzano (fibule, coltelli e oggetti in bronzo) e da scavi successivi effettuati in aree limitrofe. Numerosi sono anche i reperti di età romana e dell’Alto Medioevo: da segnalare i due corredi tombali di epoca longobarda, rinvenuti rispettivamente a Mel e a Sospirolo. Il lapidario romano è ospitato nell’androne del vicino Auditorium Comunale: da segnalare la base in pietra calcarea del Cansiglio degli inizi del III secolo d.C. dedicata a Marco Carminio Pudente, che ricoprì importanti funzioni amministrative tra le quali anche quella di patrono del collegium dei dendrophori (addetti alla lavorazione e smercio del legname) e fabri, e la stele funeraria, del II secolo d.C., di Tito Sertorio Proculo che ebbe numerosi incarichi politici e religiosi nel municipium. Alquanto rilevante è poi il sarcofago di Flavio Ostilio e della moglie Domizia del III secolo d.C., visitabile nel cortile di Palazzo Crepadona, sede del Centro culturale cittadino.
Tutte le informazioni sulle collezioni dei musei, gli orari di apertura e l’acquisto dei biglietti sul sito dei Musei civici del comune di Belluno, MuBel.
Gli appuntamenti e gli eventi organizzati a Palazzo Fulcis e al Museo archeologico sono visibili qui, alla sezione “Calendario” del sito Mubel.