Un primo edificio sacro, probabilmente paleocristiano, venne intitolato a S. Martino di Tours dal vescovo di Belluno Felice nel 548, durante le guerre gotiche. Sulla facciata frammenti di plutei e pilastrini databili ai secoli IX e X, rinvenuti al di sotto del sagrato antistante.
Degli altari trecenteschi rimangono la cosiddetta arca degli Azzoni, murata all’interno del campanile, e quella degli Avoscano, che oggi fa da mensa all’altare della cripta.
Nel 1471 un incendio fortuito costrinse a rifabbricare il duomo, che prima aveva la facciata rivolta verso il Piave: la nuova cattedrale venne eretta a partire dal 1517, su disegno di Tullio Lombardo, e venne via via arricchita per tutto il XVII e XVIII secolo dai vescovi che si susseguirono alla guida della chiesa bellunese.
Nel 1732 venne innalzato il campanile barocco, progettato da Filippo Juvarra. E’ basilica minore dal 1980.
All’interno conserva opere di Cesare Vecellio, Andrea Meldolla detto lo Schiavone, Jacopo Da Ponte, Andrea Brustolon, Gaspare Diziani e altri.
Foto di Manuele Sangalli