Valle di San Mamante

Ecco una valle selvaggia, poco antropizzata e ben conservata, alle pendici del Nevegal. Il biotopo si sviluppa per più di un chilometro, in un ambiente suggestivo per la presenza di in­teressanti emergenze geomorfologiche legate all’azione del­l’acqua. Il suo pregio e fascino deriva anche dalla modesta accessibilità che ha favorito la conservazione di ambienti ad elevata naturalità.

Tra le caratteristiche più peculiari si segnalano gli ambienti di forra, ricchi di specie vegetali fra le quali spicca il tasso (Taxus baccala). Notevoli sono inoltre i boschi mesofili a tiglio (Tilia cordata) con impron­ta orientale evidenziata nel sottobosco, da Cardamine trifolia. Nella valle si sono rinvenute anche alcune rarità botaniche fra le quali Euphorbia dulcis subsp. dulcis.

La fauna, abbondante, include specie comuni ma pur sempre di pregio quali il capriolo (Capreolus capreolus). la volpe (Vulpes vulpes), il tasso (Meles meles), la martora (Martes inartes), la faina (Martes faina), il picchio rosso maggiore (Picoides major), l’allocco (Strix aluco), lo spar­viere (Accipiter nisus), l’astore (Accipiter gentilis).