Percorso rosso: Dolomiti

Al cospetto delle montagne

Belluno, la città splendente (dal celtico “Bellodunum”), venne così denominata dai Celti per la felice posizione dalla quale si domina la valle e le vie fluviali. La città, con i suoi colori e la sua mirabile stratificazione architettonica è incorniciata dal paesaggio dolomitico.
L’itinerario parte da Piazza Piloni, dove, nella vecchia caserma dei Vigili del Fuoco, ha sede il Centro culturale Piero Rossi, luogo di ristoro e centro visitatori del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi; Belluno infatti è uno dei capoluoghi italiani il cui territorio fa parte di un parco nazionale.

Da Piazza Piloni, percorrendo via Tasso, si incrocia via Carrera all’altezza di Palazzo Barcelloni (sec. XVI), nome di rinomati spadai; proseguendo a destra si costeggia il lungo fronte posteriore di Palazzo Fulcis (sec. XVIII) con affaccio del camerino Fulcis, gioiello dell’arte di Sebastiano Ricci; tra gli edifici liberty dell arch. Riccardo Alfarè (1882-1969) si apre sulla sinistra la piazzetta S. Stefano con il chiostro dei Serviti e la chiesa di S. Stefano (sec. XV), dalla pregevole architettura che ospita opere di Matteo Cesa, Cesare Vecellio e Andrea Brustolon. Sul fronte laterale la scalinata con il portale a bassorilievo del sec. XV – già presso la chiesa di S. Maria dei Battuti – rivolto sul giardino e la piazza S. Stefano con la fontana (1410), i palazzi signorili che proseguono a destra in doppio porticato lungo la via Roma dominata dalla settecentesca facciata principale di Palazzo Fulcis.

Si giunge poi in Piazza Vittorio Emanuele, l’antico Campitello piccolo, prolungamento del Campitello (dal 1945 Piazza dei Martiri), caratterizzata da Palazzo Doglioni (sec. XVI), dal neoclassico Teatro Comunale (1835) dell’arch. Giuseppe Segusini (1801-1876) e dall’antichissima Porta Doiona (1289), accesso alla città antica.

Attraversatala, si percorre via Rialto con il Palazzo Minerva (1787) e si giunge in Piazza del Mercato con a destra il Palazzo Miari dal porticato affrescato (sec. XVI), la chiesa della Madonna della Salute (1531) con intagli di Andrea Brustolon (1662-1732), il Monte di Pietà (1531), la fontana con la statua di s. Lucano (1410) e di fronte Palazzo Costantini con la Loggia di Foro o dei ghibellini (sec. XV).

Piegando a destra e percorrendo via Catullo, si sale a sinistra verso Palazzo Crepadona, (sec. XV) oggi centro culturale e sede della Biblioteca civica, mentre a sinistra c’è la Torre civica d’impianto medievale (rifabbricata nel 1874 e nel 1937), l’unica ancora esistente delle tre del medievale Palazzo dei Vescovi, oggi Auditorium comunale (rifabbricato nel 1874), che affaccia su Piazza Duomo.

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