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Tutti, abbiamo bisogno di credere alla magia del Natale

La favola di Natale di Tatiana

C’era una volta….in una casa ai piedi del Nevegal, poco lontana dalla chiesa di San Mamante, una coppia di fratellini. Alice aveva 8 anni e credeva alle favole…Tommaso,ne aveva 6 e non credeva a nulla, fin quando una sera di Natale…Un minuscolo pettirosso bussò con il beccuccio sul vetro della loro cameretta. Alice corse alla finestra e l’aprì, Tommaso si svegliò vedendo la sorella vestirsi in fretta, e le chiese dove stesse andando.“Sciii,vado alla chiesa di San Mamante, fai silenzio” rispose. E Tommaso le chiese il perché…“Perché il pettirosso mi ha detto di seguirlo fin lì, te lo dicevo io che la notte di Natale gli animali parlano con i bambini!” Ma io non ci credo…disse Tommaso, “allora seguimi”, rispose Alice. E si incamminarono in silenzio, mentre tutti in casa dormivano profondamente.

Arrivati alla chiesetta,e trovando il pettirosso su di un ramoscello di pino, i due fratellini furono accolti da un magnifico corteo di animali: un leprotto ed una volpe, un lupo ed un giovane cervo. Alice stupefatta, disse, “vedi…la notte di Natale sono tutti amici!” Il giovane cervo si avvicinò e porse ai bambini un piccolo cesto, dicendo loro che al suo interno c’erano i regali che avevano chiesto. Alice, prese il cesto ringraziando il signor cervo. Fu così che i due fratellini accolti da stupore e gioia, trovarono al suo interno,i biscotti alle noci della nonna Lisa,due burattini di legno fatti dal nonno Peppe,e un guinzaglio di cuoio come quello del loro cagnolino Teo…tutti se n’erano volati in cielo mesi prima.

Presero il cesto, salutando il corteo di animali, e tornando verso casa, mentre iniziava a nevicare, Tommaso chiese a sua sorella che cosa avesse desiderato, Alice rispose, che voleva sapere che i suoi cari volati via stessero bene, e che i biscotti e i burattini erano un segno che così era, e il guinzaglio, significava che Teo correva libero e felice. “E tu, Tommaso?” Io?? Rispose lui…Io,avevo chiesto di credere.“E ora credi?”Chiese Alice…Si, rispose lui: ora Credo.