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Una Pasqua ricca d’eventi sull’Alpe del Nevegal

Il lungo weekend di Pasqua è pieno di imperdibili eventi: dai cicchetti in cresta di venerdì 25, alla Ski-test Atomic di sabato e la festa di fine stagione di Pasquetta, in concomitanza con la prima edizione della rocambolesca Nevegal Cannonball Race! 

L’Alpe del Nevegal si riempie di eventi in occasione del weekend di Pasqua che quest’anno coincide con la fine della stagione invernale. Si comincia venerdì 25 marzo con i tradizionali “Cicheti in Cresta”: una giornata in cui lo sci e la buona cucina la faranno da padroni, con la possibilità – a soli 39€ – di acquistare lo skipass giornaliero e di degustare gli ottimi assaggi proposti dai rifugi e ristori del Colle, tra i quali polenta e seppioline, sarde in saor, capesante con purè, polpo con carciofini e polenta e s’cios con calice di vino abbinato!

In serata si potrà assistere alla fiaccolata di fine stagione – dalle ore 19 -, con i maestri della Scuola di Sci e gli appassionati, concludendo con l’ultimo appuntamento della stagione con lo sci in notturna: dalle ore 20 “Coca Bassa” illuminata!

Nella mattinata di sabato – 26 marzo – vi sarà poi la possibilità di prendere parte alla Ski-test Atomic in piazzale. E, per trascorrere un’indimenticabile Pasqua in famiglia, apertura completa del comprensorio anche domenica 27 marzo!

Per lunedì 28 invece è in programma l’imperdibile festa di fine stagione: dalle 12 diretta con Radio Belluno e DJ set, in concomitanza con la prima edizione della Nevegal Cannonball Race: una competizione goliardica che prevede la discesa della “Coca Bassa” con qualsiasi mezzo! Le iscrizioni sono aperte, per informazioni info@alpedelnevegal.it / 0437 907106 o visitare il sito dell’Alpe del Nevegal. Durante l’evento sarà in funzione un fornitissimo chiosco!

Vi aspettiamo sul Colle!

Credits foto copertina: M. Rossa

Cicheti in Cresta28marzo1

belluno, eventi

Dedica una serenata d’amore a chi ami

Come nel più romantico dei copioni, la donna (o l’uomo) si affaccia al balcone e ascolta le note che il suo amato/a ha deciso di dedicarle come segno del suo amore. La serenata d’amore rimane uno dei gesti più romantici capace di regalare un incanto senza tempo, per questo dovresti affrettarti a prenotare la tua per la serata del 22 marzo!

Ritorna dal 19 al 22 marzo la rassegna “Appuntamenti d’amore”, un’iniziativa del Comune di Belluno organizzata in collaborazione con l’Antico Borgo e le Officine della Cultura.

Nell’ambito del ricco programma, che verrà illustrato nei prossimi giorni, è già tempo di farsi avanti per prenotare la propria “Serenata al balcone”, cogliendo l’opportunità di avere a propria disposizione, per la serata di martedì 22 marzo, una delle cinque formazioni musicali tra i Brass Folkers, il Coro Minimo Bellunese, il duo Mìkeze e Jàkeze con Camilla e Lorenzo Emili, Giorgio Fornasier e il trio femminile Domi-Tan.

Tra le 19.30 e le 22.30, i gruppi gireranno di balcone in balcone, a seconda delle prenotazioni, per regalare un omaggio canoro e musicale ai prescelti del regalo d’amore.

Chiunque volesse dedicare una manifestazione d’affetto speciale può prenotare l’esibizione canora all’indirizzo prescelto, chiamando l’Ufficio Cultura, al numero 0437 913191, o scrivendo un’email a cultura@comune.belluno.it.

Nella richiesta andranno indicati il nome e cognome del richiedente, l’indirizzo preciso del luogo in cui si chiede l’esibizione, un contatto telefonico o di email, un orario indicativo tra le 19.30 e le 22 e il nome del  destinatario della dedica.

Alle 22.30, alla fine della serata, i gruppi si esibiranno insieme in una serenata finale in Piazza Duomo.

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Valorizziamo il nostro patrimonio con la settimana degli archivi

Al via la Settimana degli archivi a Belluno, dal 14 al 19 marzo 2016. Un’ottima occasione per visitare il prezioso Archivio Storico di Belluno, con la possibilità di vedere la sala multimediale dedicata alla storia della Grande Guerra a Belluno dal titolo:“AN DE LA FAN: Belluno invasa 1917-1918”. 

Da lunedì 14 a sabato 19 marzo con lo slogan “Ispirati dagli Archivi”, l’Associazione Nazionale Archivistica italiana promuove una settimana di eventi per fare conoscere ai cittadini la ricchezza del patrimonio archivistico del nostro Paese.

L’Archivio storico del Comune di Belluno, aderendo all’iniziativa, dal 14 al 19 marzo, invita a trascorrere un po’ di tempo tra i tesori archivistici custoditi presso la sede di via Marisiga o visitando il sito web all’indirizzo http://archivio.comune.belluno.it/

L’Archivio Storico di Belluno opera da oltre un trentennio favorendo e promuovendo lo studio della storia locale e rappresenta uno dei rari Archivi Storici di comuni italiani dotato di struttura dedicata aperta al pubblico con ampio orario giornaliero e sito web.
Conserva oltre 8.000 pezzi riferiti alla storia della Città e del territorio bellunese, variamente esteso a livello provinciale, dagli anni ’70 del secolo XIV sino ad oggi, dall’epoca di amministrazione viscontea e veneziana prima, poi napoleonica e austriaca e infine dell’Italia unita.

Custodisce anche alcuni archivi aggregati e privati prodotti da enti o da persone che hanno operato nell’ambito territoriale, come quello del Teatro Sociale, dell’Asilo Cairoli, della Società dei Reduci delle Patrie Battaglie, del Corpo Volontari Alpini di Feltre e Cadore, del mobiliere Luigi Scremin, dell’arch. Mario Dal Mas, di Virginio Andrea Doglioni, storico e cultore d’arte e insigne patriota, di Ferruccio Vendramini storico e pubblicista bellunese, del fotografo professionista Edi Bogo.

Una copiosa fototeca, digitalizzata per oltre 4.000 esemplari, crea un grande archivio fotografico della memoria dei Bellunesi, che viene continuamente arricchito con nuove istantanee grazie a prestiti temporanei o a donazioni di privati.

Presso la sede di Marisiga sarà visionabile anche la storia multimediale della Grande Guerra a Belluno “AN DE LA FAN: Belluno invasa 1917-1918”, ideata e realizzata per le scuole superiori in collaborazione con Stefano De Vecchi, introduzione alla copiosa documentazione archivistica posseduta dall’Archivio storico e da privati.

Un progetto che vale veramente la pena di essere visionato, realizzato con programmi appositamente sviluppati, caricato in totem, touch screen e proiettori con  ampio ricorso  all’ipermedialità.

In occasione della Settimana degli Archivi, dal 14 al 19 marzo, l’orario di apertura dell’Archivio sarà ampliato: dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30.

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Sta arrivando la Sagra dei Fisciot

L’antica festa della Madonna Addolorata è uno degli appuntamenti più attesi a Belluno. Il centro storico si riempie di bancarelle colorate, fiori profumati e fiumi di persone che salutano festeggiando l’arrivo della Primavera. 

È tutto pronto per l’attesissima Sagra dei Fisciot, la celebrazione sacra e di incontro per tutti con cui la città di Belluno ogni anno saluta l’arrivo della stagione dei fiori.

La celebrazione ha origini antiche: dal 1716 la statua della Madonna dei Sette dolori, voluta dalla cittadinanza bellunese per festeggiare la fine di una terribile epidemia di pestilenza, viene portata in processione attraverso il centro storico due domeniche prima della domenica di Pasqua. E anche quest’anno la tradizione continua: domenica 13 marzo l’appuntamento è con la Sagra dei Fisciot!

Ma lo sapevate perché si chiama così? Deve il suo nome ai “fischietti di richiamo” che un tempo erano tra gli articoli più venduti dagli artigiani locali che si distribuivano con le loro bancarelle per le vie del centro in questa domenica di festa, vendendo i loro prodotti.

I dettagli: le iniziative della Sagra dei Fisciot 2016

Distribuiti su tutta l’area del centro, comprese Via Dante e Via Cavour, saranno presenti più di 200 operatori con banchi di dolciumi, giocattoli, articoli in vetro, ceramica, legno e tessuto, ma anche bigiotteria, soprammobili, quadri, dischi e musicassette, manufatti in vimini, rame, occhiali, essenze edere aromatiche, miele, pelletteria, ombrelli, foulard, palloncini e, ovviamente, cibi e bevande tipici.

Inoltre Piazza Piloni quest’anno ospiterà la Mostra mercato Cibi e Degustazioni d’autore, mentre Piazza dei Martiri ospiterà il Mercatino dei prodotti agricoli locali a cura dell’Unione Montana Bellunese.

In Piazza Duomo torna il Mercato “Fiori in Città: la Città sboccia”, oltre al Mercatino dell’antiquariato “Cose di vecchie case” che con i qualificati operatori presenti si conferma uno degli appuntamenti più attesi e frequentati, prima del suo ritorno estivo. Piazzale Marconi sarà lo scenario di un banco di frutta di stagione.

A partire dalle ore 10.45 in Piazza Duomo, angolo Ex tribunale, si esibirà il complesso bandistico “Città di Belluno”. La tradizionale processione, invece, avrà luogo alle ore 16.00.

Servizio gratuito Navette

Per facilitare la mobilità, il Comune ha istituito il consueto servizio gratuito di navette che circoleranno dalle ore 9.30 alle 19.30 nell’intera giornata di domenica 13 marzo. Ecco i dettagli:

Per le linee nord-est (da Baldenich/Cavarzano alla stazione) e sud-ovest (da via Col da Ren a piazzale Marconi), passeranno ogni 10′ minuti.

Per le altre linee:

  • linea 1 (da Castion a piazzale Marconi), avrà frequenza ogni 30′
  • linea 2 (da Giazzoi/Tisoi al piazzale della stazione), frequenza ogni 50′, con partenza da Giazzoi alle ore 9.55 – 10.45 – 11.35 – 12.25 – 13.15 – 14.05 – 14.55 – 15.45 – 16.35 – 17.25 – 18.15 – 19.05 – 19.55 e partenze da p.le Vittime delle Foibe alle ore 9.40 – 10.30 – 11.20 – 12.10 – 13.00 – 13.50 – 14.40 – 15.30 – 16.20 – 17.10 – 18.00 – 18.50 – 19.40
  • linea 3 (da Col di Piana al piazzale della stazione), frequenza ogni 50′, con partenza da Col di Piana alle ore 9.30 – 10.20 – 11.10 – 12.00 – 12.50 – 13.40 – 14.30 – 15.20 – 16.10 – 17.00 – 17.50 – 18.40 – 19.30 e partenza da Piazzale Vittime delle Foibe alle ore 9.20 – 10.10 – 11.00 – 11.50 – 12.40 – 13.30 – 14.20 – 15.10 – 16.00 – 16.50 – 17.40 – 18.30 – 19.20.

 

Per informazioni:

Sportello dei Cittadini

Tel. 0437/913222 – info@comune.belluno.it

Gli operatori si possono rivolgere al Servizio Att. Economiche: 0437 913175

Info viabilità: Polizia Locale 0437/913520

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Camminiamo insieme col “vento tra i capelli”

Torna domenica 6 marzo la pedonata “Il vento tra i capelli”, organizzata dal comitato “Prevenzione salute donna”: una perdonata per sostenere la prevenzione e la cura del cancro al seno. 

Il vento tra i capelli” è la pedonata rosa non competitiva che è ormai diventata una vera e propria tradizione del panorama bellunese:  l’iniziativa benefica, infatti, è giunta ormai alla sua undicesima edizione. L’obiettivo della pedonata è quello di sensibilizzare e promuovere la prevenzione, raccogliendo fondi per fornire alla sanità bellunese strumenti sempre più efficaci per prevenire e debellare il cancro alla mammella, oltre ad altri tipi di tumore. 

L’iniziativa si svolgerà domenica 6 marzo: il percorso è lungo 5 km ed è davvero adatto a tutti poiché si svolge per le vie del centro storico di Belluno. Sono invitati a partecipare quindi anche i bambini,  le mamme coi passeggini e le persone con ridotte capacità motorie.

La partenza è fissata alle ore 10.00 in Piazza dei Martiri, dove si troverà anche l’arrivo della pedonata, come da tradizione; le iscrizioni si possono fare direttamente sul luogo a partire dalle ore 9.00. La quota di partecipazione è di 12 euro.

«Il ricavato andrà a sostegno dell’ospedale di Belluno per l’acquisto di nuove attrezzature e strumentazioni», sottolinea, per il comitato, Carla Pra Baldi Pellegrini in un’intervista al Corriere delle Alpi . «L’appuntamento è un’ideale continuazione del concerto proposto, il 13 febbraio, al Centro Giovanni XXIII, con il quale abbiamo raccolto fondi per l’acquisto di un aggiornato strumento diagnostico: una tomosintesi mammografica di ultima generazione. Con la pedonata dello scorso anno avevano accantonato circa 24 mila euro. A questo andremo ad aggiungere il ricavato di quest’anno, insieme a quello del concerto, e la cifra verrà messa insieme per la tomosintesi».

L’iniziativa è organizzata dal comitato “Prevenzione salute donna” di cui fanno parte otto associazioni: Ados, Avo, Croce Rossa, Federcasalinghe, Fidapa, Inner Wheel, Lilt e Soroptimist. Il Comitato si è impegnato a realizzare oltre 3000 magliette per l’evento, alcune delle quali sono già state vendute.

Vi invitiamo a partecipare numerosi a questa iniziativa: la perdonata è prevista anche in caso di maltempo. Per chi non potesse partecipare, potrà sostenere l’iniziativa anche con un versamento sul conto corrente del comitato (IT49Q0604511900000005000499) o dell’Athletic Club Firex (IT41Q08904119000110000001904). Indicare la causale: “Pedonata 2016”.

Non perdete l’occasione per fare una bella passeggiata che, in questo caso si può proprio dire,….fa davvero bene a tutti!

Info sulle modifiche alla viabilità qui. 

 

Porta Dojona
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Porta Dojona e i suoi muri parlanti

Porta Dojona è uno dei simboli più caratteristici della città di Belluno. Ha visto quasi mille anni di storia dei bellunesi, ha subìto diversi restauri, è stata ampliata e coperta. Ma quello che forse non sapete è che nasconde anche un piccolo segreto di vita quotidiana. Leggete quale. 

Porta Dojona è una delle cinque porte (quattro ufficiali e una “d’emergenza”) che permettevano l’ingresso all’interno delle mura della città di Belluno, ed è una delle tre che si trova ancora oggi intatta.

Stiamo parlando di un vero e proprio monumento che è testimone della storia di Belluno dal 1289: è questo infatti l’anno in cui fu innalzato il suo arco interno chiamato inizialmente “di Foro” o “Mercato”, su disegno di Vecello da Cusighe e in onore del vescovo-conte Adalgerlo da VIII alta.

La seconda parte della porta, per intenderci la vera  propria “facciata” che dà su Piazza Vittorio Emanuele, risale al periodo Rinascimentale, esattamente al 1553: ad opera di Niccolò Tagliapietra, fu costruita per volontà del rettore Francesco Diedo (fate caso all’iscrizione sopra l’arco FRANC. DIEDO. PRAET. PRAEF.Q. OPT). Infatti potete notare che sono vari gli elementi rinascimentali riconoscibili, come le colonne poste sugli alti piedistalli, l’architrave lavorato a triglifie e le due cariatidi ai lati del Leone di S.Marco.

Una delle caratteristiche principali di questo suggestivo luogo della città è la penombra dalla quale si è avvolti passandoci sotto: dovete però sapere che non è sempre stato così. Infatti la copertura di collegamento venne realizzata soltanto nel 1622, conferendo a Porta Dojona il caratteristico aspetto di una “galleria in versione ridotta”.

E nemmeno il nome è lo stesso rispetto all’origine: la porta assunse il nome “Dojona” soltanto nel 1609 in onore di Giorgio Doglioni, coaditore del vescovo-principe di Bressanone.

Avete mai sentito qualcuno riferirsi a questa porta chiamandola “Porta de le Cadene”? Beh, se vi è capitato e vi siete chiesti il perché senza riuscire a darvi una risposta, lo facciamo noi: dovete sapere che si chiama così per il ponte levatoio che era presente fino al 1730 ca. (momento in cui il fossato venne interrato) dalla parte di Via Mezzaterra.

Ma veniamo ora a quello che vi avevamo promesso, ovvero la curiosità pressoché sconosciuta relativa a questa porta: vi abbiamo accennato al fatto che questo simbolo della città racchiude in sè, e in particolare sui suoi muri,  varie iscrizioni perlopiù in latino che ricordano la realizzazione dell’opera, i successivi restauri e lavori, o anche avvenimenti che riguardarono la città di Belluno. Ma ci sono anche delle scritte meno note e meno convenzionali che raccontano episodi di vita quotidiana.

Ci spieghiamo meglio.  Nei luoghi indicati dalle frecce nell’immagine qui sotto, se guardate con attenzione (dal vivo s’intende, se no che bello c’è?), potete vedere delle scritte di nomi di persona con relativa data. Sapete a chi appartengono? Si tratta degli autografi incisi dalle guardie di servizio alla porta a metà del 1800. E sapete come hanno fatto a lasciare il loro segno indelebile su Porta Dojona? L’hanno fatto con le loro baionette.

Scritte porta

Fotografia di Leonard Leo Graf.

Grazie al gruppo Belluno e Provincia: cultura arte e storia per averci fornito alcune delle informazioni presenti in questo articolo e alla ricerca di Gigetto De Bortoli, Andrea Moro, Flavio Vizzutti, Belluno: storia, architettura, arte Belluno, 1984.

Belluno City Pass
belluno, evidenza

Belluno City Pass

Volete scoprire le attrazioni turistiche di Belluno?

Con Belluno City Pass è possibile!

Belluno City Pass è la card dedicata a tutti quelli che vogliono visitare la nostra Adorable città, in modo pratico ed economico.

La card è in vendita al costo di 12 euro ed è acquistabile presso gli uffici del Lambioi park al piano terra. L’iniziativa è promossa dal Comune di Belluno, Consorzio Turistico Adorable Belluno-Ponte, Confcommercio Belluno, Confartigianato Imprese Belluno, Associazione Prov.le Piccola Industria Artigianato – APPIA e Confindustria Belluno Dolomiti.

Cosa offre Belluno City Pass

  • Ingresso gartuito al museo civico di Belluno
  • Parcheggio gratuito al Lambioi park per 3 giorni
  • Wi-fi gratuito di 2 ore al giorno negli hotspot del Comune di Belluno
  • Sconti per ingressi a mostre ed eventi organizzati dal Comune di BellunoSconti e offerte speciali per i principali servizi turistici e presso negozi, ristoranti e attività sportive o per il tempo libero: scopri quali aderiscono a Belluno City Pass!

 

Come si usa

  • Per ottenere l’agevolazione è sufficiente esibire la card all’ingresso del museo o di tutte le altre strutture convenzionate.
  • La card non è rimborsabile in caso di perdita o furto.
  • Gli sconti non sono cumulabili con altre promozioni in corso.
  • La mancata fruizione di alcune delle agevolazioni previste non dà diritto ad alcuna forma di rimborso.

 

Dove si acquista

Presso gli uffici del Lambioi park, al piano terra della scala mobile.

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Idee di sostenibilità a Belluno

Da sabato 20 febbraio partono i primi laboratori del progetto “Idee di sostenibilità”, pensato dall’Arpav e realizzato, a Belluno, insieme al Comune con l’Istituto Comprensivo 3.

Un’iniziativa allo scopo di promuovere la cultura ambientale, con laboratori e incontri gratuiti, per capire e parlare di scienza e ambiente, divertendosi e sperimentando cosa fare nella pratica per inquinare di meno (magari anche risparmiando).

Dal 20 febbraio al 4 giugno, ci saranno diversi appuntamenti, nei fine settimana, con la proposta di attività che si svolgeranno sempre presso la Scuola primaria “A. Gabelli” al Parco Città di Bologna, tranne per l’appuntamento finale, il 4 giugno, che si terrà in località Nevegàl.

I temi dei laboratori spaziano dall’aria, all’acqua, passando per i cambiamenti climatici, il suolo, i rifiuti, i campi elettromagnetici e il rumore. Sono completamente gratuiti, rivolti a tutta la famiglia, e hanno una durata di circa 45 minuti ciascuno. Sono previsti un massimo di 25 partecipanti a laboratorio.

Si comincia sabato dalle ore 14, con il laboratorio dedicato all’acqua: “Acqua – C’è sapone e sapone”; alle 15 sarà la volta di “Aria – Aria di casa mia”; alle 16 si lavorerà su “Rumore – Ssss! C’è rumore” e, alle 17, l’ultimo laboratorio sarà su “Rifiuti – meno spreco… meno rifiuti”.

La partecipazione è libera e gratuita, ma è consigliata la prenotazione, che potrà essere fatta rivolgendosi ai seguenti recapiti:

AQUA Servizi turistici e ambientali, telefono 0426 662304 – 345 2518596, email: info@aqua-deltadelpo.com.

Per il calendario completo, è possibile consultare il sito Internet all’indirizzo http://ideedisostenibilita.aqua-deltadelpo.com/.