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Con la “Caminada” Via Sottocastello diventa un percorso d’arte

Avete già fatto una passeggiata in Via Sottocastello, a Belluno? Se non lo avete ancora fatto, ve lo consigliamo vivamente: la via è stata decorata con dipinti murali che come soggetto hanno un prezioso edificio scomparso. Sapete quale? 

Per la riqualificazione della Via Sottocastello si è pensato di decorare la via con dipinti che avessero come soggetto il palazzo denominato la “CAMINATA”, edificio ormai scomparso che è stato uno dei palazzi più prestigiosi della storia architettonica e urbanistica della città.

Si prevede dunque la realizzazione di 5 murales disseminati sui vari edifici della via, di piccole dimensioni, che abbiano come soggetto il suddetto palazzo e i lacerti d’affresco da esso provenienti che sono oggi raccolti e custoditi nelle collezioni del Museo Civico

I soggetti rappresentati in Via Sottocastello da Marta Farina

Vediamo insieme nello specifico che cosa è stato rappresentato sui muri di Via Sottocastello attraverso le parole di Marta Farina, l’artista curatrice del progetto:

I soggetti scelti sono ovviamente presi da immagini pervenute sino a noi, immagini che ho raccolto e selezionato studiando i vari testi sulla Caminata reperibili presso la Biblioteca Civica. La prima immagine, la più importante della serie che verrà realizzata, vedrà appunto riprodotto fedelmente il disegno preparatorio di Melchiorre Toller realizzato nel 1835 circa e denominato “Facciata del Palazzo dell’Antico consiglio de’Nobili a Belluno”.

Negli altri 4 murales da realizzarsi ho scelto invece di riprodurre fedelmente e senza alcuna interpretazione dei soggetti, alcuni lacerti d’affresco conservati presso il Museo Civico. Nel palazzo v’erano alcuni cicli d’affreschi realizzati da Pomponio Amalteo e da Jacopo Da Montagnana: di entrambi gli artisti non restano che alcuni piccoli lacerti delle decorazioni parietali e sono proprio alcuni di questi lacerti che intendo riprodurre sulle pareti.  Si tratta, nel caso dei lacerti, di soggetti umani: verranno quindi riprodotti visi e teste di uomini e donne.

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Il progetto “La Caminada” è a cura di Marta Farina per il Comune di Belluno.

 

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Il Bus del Buson, un luogo incantato tutto da…ascoltare

Quando la natura più incontaminata e selvaggia incontra l’ingegno dell’uomo e l’arte della musica, nasce la rassegna Armonie, edizione 2016!  Un’occasione imperdibile per visitare un sito naturale di rara bellezza.

La gola di pietra del Bus del Buson si trova nella splendida Valle dell’Ardo, all’interno del territorio comunale bellunese. Il Bus del Buson è una forra incisa da un torrente subglaciale e poi abbandonata dal fiume Ardo con il ritiro dei ghiacciai; un luogo incredibile e maestoso, scavato sullo zoccolo meridionale del grande castello dolomitico dello Schiara.

Come raggiungere il Bus del Buson

Il luogo, per la sua naturale bellezza, è la meta ideale per una bella passeggiata: il percorso per raggiungerlo è abbastanza semplice, purché non si esca dal sentiero tracciato; data la ripidità, è sconsigliato percorrerlo quando piove e d’inverno, quand’è ghiacciato.

Il tempo di percorrenza di andata e di ritorno richiede circa un’ora e mezza.

Dal parcheggio del VII Alpini, ai piedi del Monte Schiara, si prosegue a piedi per circa dieci minuti arrivando ad un bivio in cui si può scegliere se raggiungere il rifugio oppure proseguire. Si prosegue, tralasciando il rifugio; dopo circa cento metri il sentiero si restringe e si trova l’indicazione per raggiungere il Bus del Buson.

La discesa verso la meta è abbastanza ripida, è necessario seguire con attenzione i cartelli indicativi per raggiungere il Bus del Buson.

Qui potete farvi un’idea di come sia il sentiero! 

70-belluno - bus del buson

 

La rassegna Armonie, Onde sonore dal torrente Ardo

Dopo il grande successo riscontrato gli scorsi anni, ritorna “Armonie”, la rassegna di concerti nell’auditorium di pietra del Bus del Buson, a Bolzano Bellunese. La manifestazione prevede quattro appuntamenti, uno dei quali si svolgerà presso il Bus del Buson. Gli altri palcoscenici saranno il Pont de la Mortis, Pian de Scala e Col di Roanza.

Ecco il programma:

Sabato 30 luglio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

Passeggiata musicale al sentiero del Buss del Buson

Coro Minimo Bellunese – Gruppo Voci dei Cortivi – Gruppo Vocale Nova Cantica


Martedì 2 agosto ore 11.00

Pont de la Mortiss

Edoardo Marraffa -Solo Sax


Sabato 6 agosto ore 16.30

Pian de Scala

Paolo Nori e Vincenzo Vasi in 

 “Io adesso ti picchio” (una lettura musicata)

Daniil Charms, Iosif Brodskij, la nostra anima immortale, il THEREMIN e il bosco


Mercoledì 10 agosto ore 22.30

Col di Roanza

EPHOS Sound installation per stelle cadenti

flauti, strumenti autoctoni, electronics e field recordings

Anna Buck e Johannes Schneeberger

 

Le navette dal piazzale Toni Hiebeler in Via Prà de Luni a Bolzano Bellunese (Belluno) nelle date del 30 luglio e 6 agosto partiranno dalle ore 13.15; l’attacco del sentiero a Case Bortot è altrimenti raggiungibile con 20 min. di passeggiata.

In caso di maltempo si invita a consultare il sito web: www.busdelbuson.com – info.busdelbuson@gmail.com

È consigliato l’abbigliamento sportivo, l’ingresso è gratuito.

 

L’immagine di copertina appartiene a GoBelluno. 

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La valle dell’Ardo e Case Bortot

Oggi vi accompagniamo in una passeggiata a 5 km dal centro storico di Belluno, sul ciglio della suggestiva valle dell’Ardo: Case Bortot e dintorni, poco sopra Bolzano Bellunese. 

Bolzano Bellunese sorge a nord di Belluno, sulla via pedemontana. Si tratta di un luogo molto caratteristico, costellato da piccole frazioni costituite da piccoli nuclei abitativi che nella loro disposizione assecondano le forme della natura.

Superata la prima parte del paese, oltrepassata la frazione Gioz, ci si inerpica per una stradina ripida ripida, ma asfaltata, in un’atmosfera fiabesca poiché questa strada sale silenziosa, accompagnata ai lati da una corte di carpini neri e noccioli.

Si arriva così a Case Bortot, un villaggio sospeso sul fianco della valle dell’Ardo e caratterizzato dalla presenza di case dal sapore antico, con fienili ai lati e stalle in pietra a vista e con i caratteristici tetti in lamiera. Pensate che uno dei piccoli nuclei di case non è nemmeno raggiunto da una strada, cosa che sembra molto strana se si pensa che ci troviamo a pochi km dal centro storico di Belluno. Un luogo sicuramente suggestivo dal quale si gode anche di uno splendido panorama sulla Valbelluna.

Case Bortot è sicuramente conosciuto da chi ama le escursioni alpinistiche: infatti da qui parte (o arriva, dipende dai punti di vista) il sentiero CAI n. 501 del Rifugio Settimo Alpini, il rifugio forse più amato dai bellunesi, che sorge a 1500 metri in un luogo meraviglioso, in mezzo a ad un anfiteatro di pareti dolomitiche, e rappresenta la base per escursioni più difficili sul Monte Schiara. Per raggiungerlo occorrono circa 3 ore e mezza e la camminata, ve lo diciamo subito, è abbastanza impegnativa, ma credeteci: ne vale la pena, soprattutto d’estate.

Settimo Alpini

Ma Case Bortot rappresenta anche il punto di partenza per fare delle passeggiate addentrandosi nella Valle dell’Ardo: un percorso in un territorio selvaggio, contraddistinto da rocce ostiche scavate dall’acqua, calderoni, fossili e una flora ancora integra.

In particolare vi segnaliamo il Pont de la Mortis, un ponticello da brivido che attraversa la profonda e suggestiva forra dell’Ardo a 520 metri slam, e il Bus del Buson, una forra incisa da un torrente subglaciale e poi abbandonata dal fiume Ardo con il ritiro dei ghiacciai spesso teatro di concerti e di reading perché è un’ottima cassa armonica. Per raggiungerlo è necessario percorrere un sentiero abbastanza ripido, per cui ci raccomandiamo di non recarvici quando piove o nei periodi di gelo.

bus

Per informazioni più dettagliate sui percorsi vi invitiamo a consultare questa pagina …e non dimenticatevi di farci sapere quando andrete a visitare i luoghi dell’Ardo!

Fonte: Belluno, storia architettura arte, di Gigetto De Bortoli, Andrea Moro e Flavio Vizzuti.

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Vivere il Nevegal d’inverno

Se l’Alpe del Nevegal è stata ribattezzata “Terrazza sulle Dolomiti” ci sarà un perché!

Questo nome non poteva essere più azzeccato: il luogo in questione è infatti la zona sciistica veneta più vicina alla pianura, comodamente raggiungibile in pochi minuti dall’uscita dell’Autostrada A27 Venezia-Belluno e a soli 12 km dal centro di Belluno e dotata di un impianto di innevamento artificiale, che, diciamolo, in questa stagione invernale è una manna dal cielo.

Per chi non lo sapesse, l’Alpe del Nevegal è un altopiano fiancheggiato da tre cime: il Col Visentin (1763 m), il Col Toront (1673 m) e il Col Faverghera (1610 m) e grazie alla sua conformazione soddisfa le esigenze di tutti in ogni stagione, dalle famiglie ai ragazzi, dagli escursionisti agli amanti della natura, con hotel e strutture immersi nel verde.

Ma vediamo in particolare come trascorrere l’inverno in quest’alpe bellunese: nei vostri weekend sportivi potrete divertirvi sulle dieci piste da sci che sono raggiungibili grazie ai cinque impianti di risalita (2 seggiovie e 3 ski-lift): discesa libera con gli sci o con lo snowboard ed il divertimento è assicurato perché le piste sono di ottimo livello tecnico, adatte a tutti i tipi di sciatori, sia principianti che esperti. E anche se quest’anno la neve si sta facendo un po’ desiderare, non temete perché il comprensorio è dotato di un impianto di innevamento artificiale.

In Nevegal non manca l’attenzione ai più piccoli: un baby park dove i bimbi e la neve sono gli assoluti protagonisti, in cui maestri specializzati e animatori si occupano degli ospiti più piccoli, lasciando ai genitori la possibilità di qualche ora senza preoccupazioni, sciando oppure approfittando dei rinomati ristoranti e dei caratteristici rifugi presenti in zona che offrono la migliore cucina bellunese. Sono ben tre le scuole sciistiche presenti sull’Alpe: la Scuola sci Nevegal (0437/908104), la Scuola sci Valbelluna (340/4277789) e l’Asd Slalom Ski (335/8412669).

L’Alpe del Nevegal offre la possibilità di praticare scialpinismo con le pelli, sull’altipiano infatti si sviluppano 3 itinerari sci alpinistici: la salita Vallavia, la salita Erte e un ulteriore itinerario che compatta i primi due e consente di raggiungere il rifugio Brigata Alpina Cadore. Gli itinerari sciistici del Nevegal sono da considerare come dei veri e propri itinerari scialpinistici, che pur svolgendosi in un ambiente “addomesticato” dalla presenza delle piste sciabili, per lunghi tratti si snodano in zone selvagge, ben al di fuori del demanio sciabile; vi raccomandiamo quindi di prestare la massima attenzione e di informarvi preventivamente sulle variabili di rischio.

E’ possibile godere di escursioni con le ciaspole: noi vi suggeriamo di partire dalla Faverghera e di percorrere tutte le creste fino al Visentin, e vi diremo di più: l’itinerario è stupendo se fatto di notte armati di pila frontale. Gli amanti dello sci di fondo troveranno due aree complete di anelli per gli sci stretti in Località Pian dei Longhi e Faverghera.

Per restare aggiornati su quali sono le piste aperte ed i relativi impianti vi invitiamo a consultare la pagina apposita dell’Alpe del Nevegal, mentre per tariffe ed orari di apertura potete tenervi aggiornati qui.

E con questo articolo vi diamo anche una notizia: a partire da domani, venerdì 15 gennaio,  ritorna lo sci in notturna sul Colle: dalle 20:00 alle 22:30 la Coca Bassa sarà illuminata per l’apertura serale al pubblico!
Per l’occasione ripartono le promozioni che associano allo skipass un gustoso spuntino presso i ristori del Nevegal.

Insomma cari amici, come vi abbiamo spiegato nel Nevegal troverete tutte le opportunità per divertirvi e fare sport, non potete negare che i motivi per passare i vostri weekend invernali in Nevegal sono davvero moltissimi…è per questo che vi aspettiamo lì!

 

Fotografia di Web Dolomiti

 

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La notte di San Martino

Sabato 14 novembre il centro storico di Belluno darà il via ai festeggiamenti per San Martino,

Santo patrono della città. Tra le vie del cuore cittadino, si potrà passare una serata all’insegna della buona musica, del divertimento e dell’enogastronomia.

Bellunolanotte in collaborazione con i bar e locali del centro storico di Belluno, organizzerà la seconda edizione de “La Notte di San Martino”

La Notte di San Martino, santo patrono della città, è un progetto ideato dalla community del divertimento BellunoLaNotte.com e i locali del centro storico di Belluno, ed ha la volontà dipromuovere i talenti musicali della provincia di Belluno che si esibiranno per una notte nel salotto della città capoluogo.

La prima edizione, 2014, ha portato in città oltre 3.000 persone, coinvolgendo gente di tutte le età e provenienti anche dalle provincie limitrofe.
Musica live, con i migliori gruppi del panorama bellunese, dj set per chi invece ha voglia di saltare un po’ e specialità locali con cicchetti fatti per l’occasione! Una volta l’anno si celebra così un momento di aggregazione che punta a rivitalizzare le piazze, piazzette e viuzze di Belluno: da Piazza dei Martiri, Piazza Vittorio Emanuele, passando per via Mezzaterra, Piazza delle Erbe, Piazza Mercato arrivando in Piazza Duomo.
Per l’occasione saranno presenti anche i cibi di strada migliori d’Italia con le bancarelle di Street Food Italia, che nelle scorse edizioni hanno riscosso un notevole afflusso di gente.

Dalle ore 18.00 si comincerà con un aperitivo itinerante, per proseguire fino a tarda notte e ogni locale proporrà un intrattenimento musicale diverso spaziando dal jazz, al funky, il rock, la musica anni ’80, i dj set con vinile e tanto altro!

Il tour musicale sarà così composto: al  Centro Piero Rossi Caneva Sound Live e panini con pastin; al  Bistrò Bembo dalle 19.00 Mirco Bridda dj set – food Bistrò Burger;  Deon Lounge bar Dino & Luca, Giorgio Tormen e Simone Bristot con Vinile – Proposta enogastronomica: Spianate;  Cafè Manin Valentina e Ruggi live;  Astor Paolo Fornasier live;  Bar Sirena dj set ADA,  Enoteca Mazzini Stefano Vendramini live e arrosticini;  Bar Duomo live music Aki Vasco & Cinzia live ; Ostaria dalle ore 19.00 Black Dream Live con polenta e spezzatino.

Tutto il programma dettagliato si potrà trovare anche nei negozi e bar e presso i punti informativi della città.

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Le dieci passeggiate da fare in primavera

La primavera è il momento più bello per passeggiare a Belluno: la stagione offre l’occasione giusta per scoprire nuovi sentieri e percorrere quelli già noti, godendo di panorami che in questo periodo vestono colori meravigliosi.

Ci sono moltissimi motivi per uscire di casa e fare una bella camminata: passeggiare fa bene alla salute, fa bene al cuore e anche all’umore. Certo, a volte è dura sconfiggere la pigrizia, specialmente se non si sa bene in che tipo di percorso ci si sta imbattendo.

Ma da oggi, almeno di questo, non dovete più preoccuparvi! Ci pensa Adorable Belluno che ritorna con la sua rubrica #dieci per proporre un itinerario studiato ad hoc per ognuno di voi!

Non avete più scuse: indossate le scarpe da ginnastica e uscite dalla porta di casa o voi che siete…

#curiosi: vi piace passeggiare ma preferite farlo in città. Amate scoprire gli angoli nascosti del centro senza però cadere nella banalità. Ecco la nostra proposta: una passeggiata tra il Centro Storico di Belluno e la zona del Piave. Partite da Piazza dei Martiri, proseguite su Piazza Santo Stefano e prendete le scalette che conducono a Borgo Prà. Passeggiate lungo l’argine del Piave fino a raggiungere Borgo Piave e da lì prendete il Ponte della Vittoria, le scalette di Sottocastello e tornate in Piazza dei Martiri. Tempo stimato: un’ora. Scorci indimenticabili assicurati.

#romantici: l’evergreen di tutte le passeggiate per gli innamorati, la chiesetta di San Liberale. Partendo da Cusighe, la meta è raggiungibile in una mezz’ora di strada in salita alla fine della quale vi consigliamo di asciugarvi il sudore dalla fronte e di sfoderare le vostre più belle parole d’amore.

#amanti della musica: vi è mai capitato di ascoltare un concerto al Bus del Buson, l’auditorium naturale di Belluno? Se non lo avete mai fatto ve lo consigliamo: un’esperienza unica. Come arrivarci? Raggiungete il parcheggio dove inizia il sentiero per il Rifugio VII Alpini (Monte Schiara). Il percorso è semplice, il ritorno un pò faticoso perché ripido: raccomandiamo di non uscire dal sentiero.  Tempo stimato: un’ora e mezza tra la passeggiata e la visita. Un consiglio: una volta arrivati al Bus del Buson provate, piano piano, ad intonare la vostra canzone preferita. Effetto acustico emozionante.

#sportivi: camminata dal Nevegal al Rifugio Visentin (1764 m s.l.m.), itinerario per eccellenza rivolto agli amanti dello sport a diversi livelli di difficoltà, per accontentare tutti i gusti e le più ampie aspettative. Dal Rifugio La Casera proseguire fino al Rifugio Bristot e, successivamente, fino al Rifugio Visentin. Il ritorno è possibile per lo stesso percorso. Numerose e invitanti le possibilità di fermarvi a riprendere fiato e a rifocillarvi.

#da stimolare: camminare non vi dispiace, ma trovate più semplice farlo se sapete che alla fine delle vostre fatiche vi attende un adeguato momento di relax. Bene, e allora seguite l’itinerario per i “curiosi”, spiegato qui sopra, fino al Ponte della Vittoria. Da qui superate la rotonda del Ponte e prendete le scalette che vi conducono fino all’argine destro del Piave. Raggiungete la zona chiamata “Piave Beach” e fermatevi a fare una pennichella, una partitina a pallavolo, a prendere il sole o a leggere un libro. Tempo stimato: un’ora di passeggiata. Non stimabile, invece, il tempo della sosta.

#amanti della storia: un percorso meditativo sulle tracce di eventi storici che hanno segnato la storia della città di Belluno. Direzione? Bosco delle Castagne, luogo della strage nazista del 7 marzo 1945. Partenza da Vezzano nei pressi della Chiesetta di San Sebastiano: da qui si snoda un sentiero che conduce fino al Bosco delle Castagne, da cui è possibile proseguire per Tisoi, Bolzano Bellunese e tornare per la stessa strada. Tempo stimato: 1 ora e mezza.

#bucolici: vi proponiamo un itinerario che conquista per la sua capacità di catapultare in un’atmosfera contemplativa. Da Salce a Sois, attraverso Giamosa: lasciate l’auto al Centro Commerciale di Salce e, una volta attraversata la strada, fiancheggiate il campo e risalite verso Giamosa grazie ad alcune caratteristiche stradine interne fino ad arrivare a Sois. Tempo stimato: 1 ora e 15 minuti.

#cittadini: la caratteristica passeggiata lungo il Liston. Mentre camminate per il centro di Belluno, lasciatevi tentare dalle gelaterie, dai panifici e dalle vetrine colorate. Soddisfate i sensi e osservate i numerosi monumenti delle piazze del centro. Consiglio: con una guida in mano vi sarà tutto più chiaro. E con un gelato in pancia sarà tutto ancora più bello.

#stressati: vi sentite stanchi, nervosi e non ne potete più? È scientificamente provato: camminare in mezzo alla natura riduce lo stress e aumenta il benessere mentale, oltre a quello fisico. Come a dire che una boccata d’aria fresca e pulita rinfresca la mente. Noi vi proponiamo di passeggiare a Modolo, in zona Castion: un contesto verde, panoramico e rilassante. Tempo stimato: un’ora e mezza.

#adrenalinici: la meta che fa per voi? La cima del sovrano incontrastato di Belluno: il Monte Serva. Partenza dal Col di Roanza ( 845 m s.l.m.), salite fino all’imbocco del sentiero 517. Dirigetevi verso la casera Pian dei Fioc (1740 m s.l.m.) e proseguite fino alla cima (2133 m s.l.m.), raggiungibile percorrendo le balze erbose semi-verticali che caratterizzano il Monte Serva. Tempo stimato: 3 ore e mezza. Il percorso è ripido e faticoso. Un valido motivo per andarci? Panorama mozzafiato a 360°. Più alto di voi solo il cielo. Sensazione di libertà totale. Inoltre, se la giornata è limpida, vi capiterà di vedere anche il mare.

 

Bene, ora non vi resta che sperimentare le passeggiate che vi abbiamo proposto. Noi le abbiamo già provate tutte. E voi cosa aspettate?

 

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Monaco-Venezia

Da Monaco di Baviera a Venezia, da Marienplatz a Piazza San Marco, attraverso gli scenari mozzafiato delle Alpi bavaresi e delle Dolomiti Bellunesi, in 28 tappe. È questo il “percorso da sogno” (Traumpfad München-Venedig), o sentiero onirico, che ha descritto Ludwig Graßler nel 1977 e che oggi percorrono centinaia di appassionati e amanti della montagna.

28 tappe per almeno altrettanti giorni di cammino, più di 550km di lunghezza, circa 20.000 metri di dislivello, 3 nazioni attraversate: un itinerario impegnativo ma adatto a tutti dai 14 ai 75 anni, purchè dotati di equipaggiamento adatto e della preparazione fisica necessaria per affrontare una simile impresa.

Sono ben tre le tappe del “sentiero onirico” che attraversano da nord a sud il territorio del Comune di Belluno e ricalcano parte dell’Altavia n°1, passando per alcuni dei luoghi più spettacolari della città: dalla Schiara alla Valle dell’Ardo, dal centro storico di Belluno alle frazioni, passando infine per l’Alpe del Nevegal e il Col Visentin:

  • 22^ tappa, dal Rifugio Pian de Fontana al Rifugio 7° Alpini;
  • 23^ tappa dal Rifugio 7° Alpini a Belluno;
  • 24^ tappa, da Belluno a Revine passando per il Nevegal e il rifugio Col Visentin.

La tappa 22 è la più impegnativa dell’intero percorso: presenta infatti una ferrata in discesa, dopo il Bivacco del Marmol, nel gruppo della Schiara. Ma c’è un’alternativa per gli escursionisti meno esperti: una volta arrivati al rifugio Pian de Fontana, si può scegliere di intraprendere la discesa al rifugio Bianchet (anziché raggiungere il 7° Alpini). Dal rifugio Bianchet, si scende verso la strada statale agordina per arrivare in centro a Belluno (con la possibilità di utilizzare l’autobus). Un’altra variante riguarda la tappa 24, che da Belluno porta alla provincia di Treviso: un’opzione passa attraverso Valmorel, un’altra invece sale sul Nevegal, il panoramico Colle di Belluno.

Il percorso della Monaco-Venezia e la mappa

Tappa Partenza via Arrivo [km] [ore] ascesa [Hm] discesa [Hm]
1 München, Marienplatz Isar – Kloster Schaeftlarn – Isar Wolfratshausen 32 8 60 0
2 Wolfratshausen Isar – Geretsried – Isar Bad Toelz 26 7 120 50
3 Bad Toelz Isar – Arzbach – Tiefentalalm Tutzinger Huette 18 6.5 1000 300
4 Tutzinger Huette Jachenau – Risssattel Vorderriss (better: Oswaldhuette) 22 (27) 6.5 (7.5) 670 1220
5 Vorderriss (better: Oswaldhuette) Hinterriss – Kleiner Ahornboden Karwendelhaus 24 (19) 7.5 (6.5) 1000 0
6 Karwendelhaus Schlauchkarsattel – Hinterautal Hallerangeralm (or: Hallerangerhaus) 14 8 1510 1510
7 Hallerangeralm (or: Hallerangerhaus) Lafatscherjoch – St. Magdalena Wattens 18 5.5 400 1600
8 Wattens Lager Walchen Lizumer Huette 16 7 1490 0
9 Lizumer Huette Pluderlingsattel – Gschuetzspitzsattel Tuxer-Joch-Haus 11 7 1150 880
10 Tuxer-Joch-Haus Spannaglhaus – Friesenbergscharte Olpererhuette (Dominikushuette) 12 6 830 840 (1340)
11 Olpererhuette (Dominikushuette) Pfitscher-Joch-Haus Stein 14 4 (5) 470 (0) 700 (850)
12 Stein Gliederscharte – Engbergalmen Pfunders 16 7.5 1100 1500
13 Pfunders Niedervintl – Ronerhuette Kreuzwiesenhuette 23 7 1.200 500
14 Kreuzwiesenhuette Wuerzjoch – Peitlerscharte Schlueterhuette 18 8 1000 600
15 Schlueterhuette Puezhuette Groedner Joch (Puezhuette) 19 (10) 7 (3.5) 1000 (500) 1170 (670)
16 Groedner Joch (Puezhuette) Pisciaduhuette Boehuette 7 (16) 4 (7.5) 820 (1320) 90 (590)
17 Boehuette (Piz Boe -) Pordoijoch Fedaiasee 12 (14) 6 (7.5) 240 (540) 1070 (1370)
18 Fedaiasee Sottogudaschlucht Alleghe (Masare) 22 4.5 0 1100
19 Alleghe (Masare) (Masare -) Tissihuette 12 4 1350 0
20 Tissihuette Rif. Vazzoler Passo Duran (Rifugio Carestiato) 14 (11) 5.5 (5) 650 1000 (800)
21 Passo Duran (Carestiatohuette) Forcella Moschesin Rif. Pian de Fontana 18 (21) 7.5 (8) 1300 1500 (1700)
22* Rif. Pian de Fontana Schiara: Marmol ferrata (variante: rif. Bianchet) Rif. 7° Alpini (variante: rif. Bianchet) 7 8 670 860
23* Rif. 7° Alpini (variante: Rif. Bianchet) Case Bortot, Belluno (variante: statale agordina) Belluno 13 4 90 1200
24 Belluno Nevegal Col Visentin (variante: Valmorel) Revine 25 8 750 850
25 Revine Collalto – Piave Ponte della Priula 27 6 350 510
26 Ponte della Priula Piave San Bartolomeo (Bocca Callalta) 21 (26) 5 (6) 0 0
27 San Bartolomeo (Bocca Callalta) Piave – Musile Jesolo 36 (31) 9 (8) 0 0
28 Jesolo Punta Sabbioni Venezia, piazza San Marco 24 6 0 0

Fonte: Wikipedia

Link utili

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Rassegne in biblioteca

Ritorna l’appuntamento con i grandi personaggi che hanno segnato la vita artistica del territorio: prende avvio infatti presso la Biblioteca civica di Belluno il 4 febbraio il “The in Biblioteca. Arte, cultura e storia”, un ciclo di incontri pomeridiani che ripropone le apprezzate tematiche dei “Caffè in Biblioteca”. Visto il successo dell’edizione mattutina ora anche nel pomeriggio sarà possibile ascoltare le storie e le curiosità legate ai personaggi, sorseggiando un the in compagnia dalle 17.45 alle 19.00 nella sala cappella di Palazzo Crepadona.

Si inizia martedì 4 Febbraio con il racconto della trasformazione architettonica di Belluno ad opera di Giuseppe Segusini, curato da Annalisa Crose, martedì 11 Febbraio il protagonista sarà Cesare Vecellio e la sua ricca produzione artistica raccontata da Valentina Gregato. Si prosegue martedì 18 con l’appuntamento dedicato a Carlo Rizzarda e all’arte del ferro battuto a cura di Paola Nard e si termina il 25 Febbraio con l’incontro curato da Marta Azzalini alla scoperta delle architetture liberty di Riccardo Alfarè.

Sarà consegnata ai partecipanti una bibliografia di riferimento dei documenti posseduti dalla Biblioteca Civica di Belluno, alcune curiosità dedicate agli artisti analizzati e un elenco dei luoghi che ospitano le loro opere. A chi frequenta l’intero ciclo verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il costo per il singolo incontro è di € 5 per un massimo di 25 partecipanti.

Informazioni e iscrizioni presso la sede della Biblioteca Civica di Belluno, oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica biblioteca@comune.belluno.it.

Ma il mese di febbraio si apre anche con un nuovo appuntamento organizzato dalla Biblioteca civica di Belluno dal titolo “Arte e design tra Feltre e il Cadore” che intende valorizzare le collezioni artistiche a volte poco conosciute del territorio bellunese. Nelle giornate di sabato sono infatti in programma quattro visite guidate alla scoperta di collezioni uniche e originali: sabato 1 Febbraio alle ore 15.30 Annalisa Crose accompagnerà i visitatori al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, l’8 Febbraio alle ore 10.00 sarà possibile ammirare, con la guida di Valentina Gregato, le tele di Pieretto Bianco ospitate tra Cadola e Puos d’Alpago. Si prosegue sabato 15 Febbraio alle 10.00 con un affascinante percorso nel Museo civico di Belluno a cura di Marta Azzalini ed infine il 22 Febbraio alle 15.30 il ferro battuto sarà protagonista della visita curata da Paola Nard nel ricco contesto della Galleria d’Arte Moderna Rizzarda di Feltre.

Il costo è di € 9 a singolo incontro comprensivo di biglietto ingresso, ma per chi desidera visitare tutte e quattro le collezioni il costo è di € 30. Appuntamento davanti all’ingresso di ogni museo; per l’appuntamento dell’8 Febbraio incontro davanti al Municipio di Ponte nelle Alpi a Cadola.

Iscrizioni per un minimo di 10 e massimo di 25 partecipanti presso la sede della Biblioteca oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica biblioteca@comune.belluno.it

Foto di copertina: Archivio Storico del Comune di Belluno