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La magia di San Giovanni Campanot

Una storia di fuoco e di acqua, di sogni e di desideri. 

Molti di voi sanno che da venerdì 19 a domenica 28 giugno ci sarà la famosa Festa di San Giovanni Campanot a Castion, l’evento che apre l’estate bellunese con un programma più ricco e più invitante di sempre!

Quello che invece forse non tutti sanno è che questo evento è avvolto da un alone di magia e di mistero.

Cosa c’entrano l’acqua e il fuoco con la festa di San Giovanni?

Ve lo spieghiamo subito.

Dovete sapere che esiste un rito antichissimo, magico e propiziatorio, che veniva svolto proprio nella notte di San Giovanni.

Si racconta che in tempi antichi, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, gli abitanti di Castion si recassero di notte a raccogliere alcune piante ed erbe speciali intrise di rugiada, simbolo di purificazione.

Dopo averle raccolte, i castionesi raggruppavano le piante vecchie e rimaste inutilizzate e ne facevano un falò, altro simbolo di purificazione.

Questo falò, però, in realtà era magico: si narra che a chi lo saltava venisse concessa la possibilità di cambiare vita e che tutti i suoi sogni venissero realizzati. Immaginatevi quindi queste persone in fila dietro il falò, tutte con gli occhi chiusi e intente ad esprimere i loro desideri fino al momento di fare un bel salto, col cuore pieno di speranza per l’avvenire e con la certezza che dopo quel gesto avrebbero per sempre cambiato vita.

Ma le piante raccolte nel corso della notte, vi starete chiedendo?

Beh, veniva preparato il cosiddetto “mazzetto di San Giovanni” composto in particolare da nove erbe, tra le quali non doveva assolutamente mancare l’iperico. Una volta preparato il mazzetto, esso veniva riposto con cura sotto il cuscino. Dormendoci sopra era possibile riuscire ad acquisire un dono magico: la facoltà di avere sogni premonitori.

Che dire amici di Adorable, è una storia di magia che arriva da lontano e che ci porta anche lontano: ci fa viaggiare nel tempo e nello spazio, alimenta la nostra fantasia e arricchisce la nostra sensibilità. Ma e se fosse vero? Se con questi semplici gesti i nostri desideri si realizzassero? Se potessimo prevedere il futuro?

Alla fine, tentar non nuoce.

 

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Le dieci passeggiate da fare in primavera

La primavera è il momento più bello per passeggiare a Belluno: la stagione offre l’occasione giusta per scoprire nuovi sentieri e percorrere quelli già noti, godendo di panorami che in questo periodo vestono colori meravigliosi.

Ci sono moltissimi motivi per uscire di casa e fare una bella camminata: passeggiare fa bene alla salute, fa bene al cuore e anche all’umore. Certo, a volte è dura sconfiggere la pigrizia, specialmente se non si sa bene in che tipo di percorso ci si sta imbattendo.

Ma da oggi, almeno di questo, non dovete più preoccuparvi! Ci pensa Adorable Belluno che ritorna con la sua rubrica #dieci per proporre un itinerario studiato ad hoc per ognuno di voi!

Non avete più scuse: indossate le scarpe da ginnastica e uscite dalla porta di casa o voi che siete…

#curiosi: vi piace passeggiare ma preferite farlo in città. Amate scoprire gli angoli nascosti del centro senza però cadere nella banalità. Ecco la nostra proposta: una passeggiata tra il Centro Storico di Belluno e la zona del Piave. Partite da Piazza dei Martiri, proseguite su Piazza Santo Stefano e prendete le scalette che conducono a Borgo Prà. Passeggiate lungo l’argine del Piave fino a raggiungere Borgo Piave e da lì prendete il Ponte della Vittoria, le scalette di Sottocastello e tornate in Piazza dei Martiri. Tempo stimato: un’ora. Scorci indimenticabili assicurati.

#romantici: l’evergreen di tutte le passeggiate per gli innamorati, la chiesetta di San Liberale. Partendo da Cusighe, la meta è raggiungibile in una mezz’ora di strada in salita alla fine della quale vi consigliamo di asciugarvi il sudore dalla fronte e di sfoderare le vostre più belle parole d’amore.

#amanti della musica: vi è mai capitato di ascoltare un concerto al Bus del Buson, l’auditorium naturale di Belluno? Se non lo avete mai fatto ve lo consigliamo: un’esperienza unica. Come arrivarci? Raggiungete il parcheggio dove inizia il sentiero per il Rifugio VII Alpini (Monte Schiara). Il percorso è semplice, il ritorno un pò faticoso perché ripido: raccomandiamo di non uscire dal sentiero.  Tempo stimato: un’ora e mezza tra la passeggiata e la visita. Un consiglio: una volta arrivati al Bus del Buson provate, piano piano, ad intonare la vostra canzone preferita. Effetto acustico emozionante.

#sportivi: camminata dal Nevegal al Rifugio Visentin (1764 m s.l.m.), itinerario per eccellenza rivolto agli amanti dello sport a diversi livelli di difficoltà, per accontentare tutti i gusti e le più ampie aspettative. Dal Rifugio La Casera proseguire fino al Rifugio Bristot e, successivamente, fino al Rifugio Visentin. Il ritorno è possibile per lo stesso percorso. Numerose e invitanti le possibilità di fermarvi a riprendere fiato e a rifocillarvi.

#da stimolare: camminare non vi dispiace, ma trovate più semplice farlo se sapete che alla fine delle vostre fatiche vi attende un adeguato momento di relax. Bene, e allora seguite l’itinerario per i “curiosi”, spiegato qui sopra, fino al Ponte della Vittoria. Da qui superate la rotonda del Ponte e prendete le scalette che vi conducono fino all’argine destro del Piave. Raggiungete la zona chiamata “Piave Beach” e fermatevi a fare una pennichella, una partitina a pallavolo, a prendere il sole o a leggere un libro. Tempo stimato: un’ora di passeggiata. Non stimabile, invece, il tempo della sosta.

#amanti della storia: un percorso meditativo sulle tracce di eventi storici che hanno segnato la storia della città di Belluno. Direzione? Bosco delle Castagne, luogo della strage nazista del 7 marzo 1945. Partenza da Vezzano nei pressi della Chiesetta di San Sebastiano: da qui si snoda un sentiero che conduce fino al Bosco delle Castagne, da cui è possibile proseguire per Tisoi, Bolzano Bellunese e tornare per la stessa strada. Tempo stimato: 1 ora e mezza.

#bucolici: vi proponiamo un itinerario che conquista per la sua capacità di catapultare in un’atmosfera contemplativa. Da Salce a Sois, attraverso Giamosa: lasciate l’auto al Centro Commerciale di Salce e, una volta attraversata la strada, fiancheggiate il campo e risalite verso Giamosa grazie ad alcune caratteristiche stradine interne fino ad arrivare a Sois. Tempo stimato: 1 ora e 15 minuti.

#cittadini: la caratteristica passeggiata lungo il Liston. Mentre camminate per il centro di Belluno, lasciatevi tentare dalle gelaterie, dai panifici e dalle vetrine colorate. Soddisfate i sensi e osservate i numerosi monumenti delle piazze del centro. Consiglio: con una guida in mano vi sarà tutto più chiaro. E con un gelato in pancia sarà tutto ancora più bello.

#stressati: vi sentite stanchi, nervosi e non ne potete più? È scientificamente provato: camminare in mezzo alla natura riduce lo stress e aumenta il benessere mentale, oltre a quello fisico. Come a dire che una boccata d’aria fresca e pulita rinfresca la mente. Noi vi proponiamo di passeggiare a Modolo, in zona Castion: un contesto verde, panoramico e rilassante. Tempo stimato: un’ora e mezza.

#adrenalinici: la meta che fa per voi? La cima del sovrano incontrastato di Belluno: il Monte Serva. Partenza dal Col di Roanza ( 845 m s.l.m.), salite fino all’imbocco del sentiero 517. Dirigetevi verso la casera Pian dei Fioc (1740 m s.l.m.) e proseguite fino alla cima (2133 m s.l.m.), raggiungibile percorrendo le balze erbose semi-verticali che caratterizzano il Monte Serva. Tempo stimato: 3 ore e mezza. Il percorso è ripido e faticoso. Un valido motivo per andarci? Panorama mozzafiato a 360°. Più alto di voi solo il cielo. Sensazione di libertà totale. Inoltre, se la giornata è limpida, vi capiterà di vedere anche il mare.

 

Bene, ora non vi resta che sperimentare le passeggiate che vi abbiamo proposto. Noi le abbiamo già provate tutte. E voi cosa aspettate?

 

Il coraggio delle cime - Ararat
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Il Coraggio delle Cime

Il coraggio delle cime

La Proloco Pieve Castionese propone tre serate dedicate alla montagna e alla passione di quanti decidono di confrontarsi con essa. In gioco non ci sono solo traguardi tangibili, come la conquista di un monte, quello che conta davvero per gli scalatori è l’intenso rapporto che essi riescono a stringere con la natura che li circonda, un po’ madre amorevole, un po’ matrigna crudele.

Tre alpinisti racconteranno, in tre serate diverse, le loro avventure, i loro sforzi, le fatiche e le enormi soddisfazioni che hanno accompagnato ogni loro salita.
Tre appuntamenti per tre luoghi magnifici, carichi di fascino e di ricordi, che senza dubbio terranno gli spettatori con il fiato sospeso.

Dove tutto ebbe inizio – Ascensione sull’Ararat

Angelo Dalla Costa, alpinista esperto, racconta nella prima serata del ciclo Il coraggio delle cime, la sua salita sul monte Ararat, nel 2014.
L’Ararat è il monte più alto della Turchia, con i suoi 5.165 metri

Giovedì 09 aprile, alle ore 20:45 presso la sede C.S. Val Cicogna a Castoi.

Cumbre! – Salita al Cerro Torre

Il coraggio delle cime - Cerro Torre

Luca Vallata ci accompagna alla scoperta del Cerro Torre una delle cime che compongono il Campo de Hielo Sur, in Patagonia.
La meta in questione è considerata una delle più difficili al mondo, sicuramente per la ripidità delle pareti ma soprattutto per la consistenza delle stesse, senza contare che il cocuzzolo è perennemente ricoperto da una spessa lastra di ghiaccio e che le condizioni climatiche della zona non sono affatto piacevoli.

Giovedì 16 aprile, alle ore 20:45 presso la Sala Cooperativa a Cirvoi.

Camminare sulle nuvole di un continente

Il coraggio delle cime - Kilimangiaro

L’ultimo appuntamento con Il coraggio delle cime ha come protagonista una donna: Daniela Mangiola, operatrice naturalistica.
La sua avventura ci fa conoscere da vicino una delle montagne più famose al mondo: il Kilimangiaro, un vulcano formato da tre coni e ricoperto alla sua sommità, da un ghiacciaio perenne. L’impresa di Daniela è stata compiuta in compagnia di Roberto Tormen, Matteo Nart e Dario D’Incal.

Giovedì 23 aprile, alle ore 20:45 presso il teatro san Gaetano di Castion

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e promettono di regalare grandi emozioni, siete pronti a farvi coinvolgere in un’avventura ad alta quota?
Per maggiori informazioni visitate il sito della Proloco Pieve Castionese.

 

 

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Le 10 cose da fare a Belluno in Primavera

È ufficiale: la Primavera è arrivata. Non la vedete? Alle sette della sera è ancora chiaro, il sole è piacevolmente tiepido, le donne passeggiano per il centro più sorridenti e colorate, le prime fioriture riempiono timidamente l’aria di buoni odori.

Che poi, si sa…la Primavera è la stagione degli amori. Il nostro consiglio? Innamoratevi di Belluno e della sua natura che si risveglia, imitatela.

E allora cosa aspettate? Non trascorrerete mica il vostro tempo libero in casa (o comunque in luoghi chiusi), vero? Ecco a voi qualche idea su che cosa fare a Belluno in Primavera.

1. #Bicicletta. Sgranchite i muscoli e riprendete a respirare aria vera e non condizionata. Sono molti i percorsi cicloturistici che si possono fare a Belluno e nelle zone limitrofe, ma anche semplicemente andare a fare la spesa in bicicletta è un’ottima idea!

2. #Frutta&Verdura. Fate la spesa al mercato. Comprare frutta e verdura fresche, e non impacchettate, risveglia i sensi e riconcilia col mondo.

3. #Correre. Quando si corre capita che la mente si svuoti dei pensieri negativi per lasciare fluire quelli buoni. Si può correre ovunque, per le vie del centro o in zona Modolo a Castion, in qualsiasi direzione. Si può andare lenti o veloci, addirittura contro vento, l’importante è che lo si faccia!

4. #Gelato. Se è vero che una rondine non fa primavera, è vero però che un gelato alla frutta mette allegria. Siete stressati? Avete voglia di una pausa? Mangiate un gelato prodotto nelle tante gelaterie del centro di Belluno, possibilmente colorato e rigorosamente su cono, di quelli che sporcano le mani e impiastricciano la bocca.

5. #Picnic. Approfittate delle domeniche di sole per fare un bel picnic con gli amici nei numerosi prati fioriti in Nevegal, a Castion, o a Col di Roanza. Gli ingredienti? Una bella compagnia ed un cestino contenente manicaretti. Relax assicurato.

6. #PausaPranzo. Non è necessario aspettare la domenica per mangiare all’aria aperta. Provate a trascorrere la vostra pausa pranzo in quella che è stata ribattezzata “Piave Beach”! Da soli o in compagnia, basta un’ora di pausa pranzo all’aperto per ritrovare la giusta carica!

7. #Escursioni. Non avete scuse: viviamo in una delle terre più ricche di meravigliosi itinerari di montagna. E si dà il caso che ce ne siano davvero di tutti i tipi: dalla passeggiata di mezz’ora in località come il Bus del Buson, fino ad escursioni più impegnative come la risalita del Monte Serva. Sbizzarritevi.

8 #Aperitivo. Sorseggiare un aperitivo in terrazza, o nei tavolini all’aperto dei numerosi bar in centro storico, ha tutto un altro sapore. Godersi i caldi raggi del sole mentre si chiacchiera tra amici è una di quelle cose che fa prendere la vita un po’ più alla leggera.

9 #Yoga&Meditazione. Ascoltate i suoni della natura mentre il vostro corpo incontra la vostra mente in un percorso meditativo.

10 #Creatività. Da sempre poeti e artisti hanno avuto a cuore la Primavera, momento in cui la natura rinasce, riconquista i suoi colori e si risveglia in generale dal torpore invernale. Essere circondati da questa atmosfera di generale rinascita e di colore ben dispone verso il mondo esterno e stimola la creatività. In mano penne e pennelli e fate uscire l’artista che c’è in voi! In fondo i panorami del bellunese, diciamocelo, non sono niente male…

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Dalla Slovenia a Belluno per il Carnevale

Una bella città in una posizione strategica.

Ciao Adorable Belluno,

mi chiamo Dranka e vengo da Maribor, Slovenia.

Ho visitato la vostra città i giorni 6, 7 e 8 febbraio 2015 e vorrei condividere con voi la mia esperienza.

Con alcuni amici volevamo trascorrere un weekend diverso dal solito, che mettesse d’accordo le passioni di tutti: così, cercando nel web una bella città che fosse anche un punto strategico per raggiungere la montagna e anche il famoso carnevale di Venezia, abbiamo trovato la città di Belluno.

Siamo arrivati in città nel tardo pomeriggio di venerdì e, dopo aver lasciato i nostri bagagli in un grazioso albergo del centro, ci siamo subito recati all’Ufficio Turistico per chiedere qualche informazione in più su come passare i due giorni in questa cittadina. Dopo aver preso le informazioni necessarie, siamo andati a in un bar dove abbiamo bevuto uno spriz (non lo avevamo mai assaggiato, buono!) e poi siamo andati a mangiare una buonissima pizza. Dopo una passeggiata nel centro della città siamo tornati in albergo per essere riposati il giorno dopo.

Sabato siamo partiti con calma per recarci al Carnevale di Venezia: all’ufficio turistico ci avevano spiegato che conveniva andarci in treno perché il servizio dal centro di Belluno al centro di Venezia è comodo, e così abbiamo fatto.

Anche in Slovenia il Carnevale è un evento che viene molto festeggiato, quindi ci siamo proprio divertiti a girare questa città piena di maschere e divertimenti! Nel pomeriggio, stanchi di camminare, abbiamo preso il treno per tornare a Belluno. Siamo stati fortunati perché durante il viaggio abbiamo visto un bellissimo tramonto verso la fine del tragitto, proprio sopra le montagne: il cielo era rosso, è stato uno spettacolo davvero emozionante.

Siamo arrivati a Belluno in tempo per andare a cena e assaggiare il piatto tipico “polenta e pastin”: siamo rimasti molto soddisfatti. Anche il vino era buono, infatti ne abbiamo bevuto talmente tanto che poi abbiamo dovuto chiamare un taxi per andare in un paese che si chiama Castion, dove c’era uno spettacolo teatrale sempre in occasione del Carnevale. Una serata davvero divertente!

Il giorno dopo siamo andati a sciare in Nevegal: una splendida giornata di sole ma un po’ ventosa. Abbiamo deciso di sciare solo fino all’ora di pranzo e abbiamo mangiato in un rifugio lì sulle piste degli ottimi panini e delle torte fatte in casa: è proprio vero quello che si dice sulla cucina italiana, era tutto molto buono. Poi siamo dovuti tornare a Maribor, e un po’ ci è dispiaciuto.

Peccato che il weekend sia durato così poco, ma credo che ci tornerò presto, magari in estate con il mio fidanzato! Grazie per l’ospitalità

Dranka

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Il Carnevale Bellunese 2015

Tante iniziative per un carnevale all’insegna dell’allegria e del divertimento!

Il fitto calendario del carnevale bellunese va ad arricchire quella spumeggiante allegria e spensieratezza che caratterizza e accomuna tutti i carnevali del mondo.

Ricco di manifestazioni di ogni tipo, il carnevale bellunese propone eventi culturali, serate all’insegna del puro e sfrenato divertimento, prelibatezze enogastronomiche e tanti pomeriggi ricchi di giochi e carri mascherati pensati apposta per i bambini.

Vediamo insieme alcuni dei principali appuntamenti che si svolgeranno in provincia di Belluno nei prossimi giorni, partendo dal carnevale castionese, una vera chicca della provincia di Belluno che vanta una tradizione lunga più di mezzo secolo. Castion propone una grande varietà di eventi, a partire dagli spettacoli teatrali fino alle tombolate, senza trascurare l’aspetto enogastronomico. Il programma completo è consultabile alla pagina www.prolocopievecastionese.it

Un altro degli appuntamenti fissi del folklore bellunese è la Zinghenesta di Canale d’Agordo che si terrà il 15 febbraio a partire dalle ore 14.00 in Piazza Papa Luciani: un vero e proprio tripudio di colori, musica, sapori, balli e sfilate in maschera.  Seguite l’hashtag #zinghenesta per saperne di più!

Il ricco programma del carnevale bellunese prosegue a Sedico, che propone grandiose sfilate di carri di cartapesta e di gruppi mascherati, per la gioia di tutti i bambini, ma non solo.

Da non perdere il carnevale di Sedico dei bambini il giorno domenica 8 febbraio, con la partecipazione di gruppi scolastici e tanta animazione per i più piccoli! Il programma completo alla pagina http://www.prolocosedico.it/index.php

I festeggiamenti continuano con il Carnevale di Sappada che quest’anno si svolge dal 01/02/2015 al 17/02/2015, un appuntamento molto importante per tutti gli abitanti della zona, tanto che la realizzazione delle maschere in legno è una vera e propria arte tramandata di padre in figlio. Uno scenario davvero folcloristico, da non perdere per chiunque ami il sapore delle cose genuine e tradizionali. Maggiori informazioni alla pagina  http://www.sappadadolomiti.com/ita/inverno/tradizioni/tradizione-1.html

Non lasciatevi sfuggire queste manifestazioni della provincia di Belluno, pensate apposta per divertirsi e far divertire.

Perché in fondo, come ci ricorda Charlie Chaplin, chi non ride mai non è una persona seria!

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Carnevale Castionese

Sono passati 54 anni dalla prima edizione, eppure il Carnevale è sempre giovane e fresco tanto che quest’anno ha un programma che si sviluppa su tre “piazze” diverse. La prima, e comunque sempre la più importante, è quella di Castion. È a Castion, infatti, che come sempre si svolge la parte principale del cartellone degli eventi. I festeggiamenti per il carnevale cominciano sabato 22 febbraio 2014 alle ore 21.00 al Teatro San Gaetano con lo spettacolo “Roby-Nut, un eroe in superpippo” dell’Allegra Compagnia, una parodia della storia del leggendario eroe inglese Robin Hood, tema molto attuale in questo contesto sociale di politici corrotti, delinquenza che dilaga, poveri sempre più poveri e qualche pazzo coraggioso che prova a sistemare le cose.

Il 23 febbraio 2013 grande festa in maschera. Alle 11.30, dopo che i carri avranno fatto il loro giro per le frazioni e si saranno radunati al Campo Sportivo per sottoporsi a un primo giudizio della giuria, apertura ufficiale della 54^ edizione del Carnevale castionese con la sfilata delle mascherine a cui seguirà subito la premiazione di quelle più belle ed originali. Alle 12.00 apertura degli stand gastronomici, cui fanno da cornice i giochi per bambini organizzati dai Comitati genitori delle scuole di Castione e Badilet nel cortile della scuola di Castion, l’opera della trucca-bambini Gioix, il sottofondo musicale di DJ Pulce e le magie del Mago Bronze. Alle 14.00 sfilata dei carri allegorici dal Campo sportivo lungo tutta la piazza. Quest’anno partecipano alla sfilata le frazioni Cet, San Cipriano, Faverga e Caleipo, oltre ai carri dei bambini e delle maestre della Scuola per l’Infanzia San Gaetano di Castion (vincitori dell’edizione 2013), quello dei ragazzi delle scuole medie e quello del gruppo giovani della parrocchia. Molto probabile anche la partecipazione del gruppo San Rocco di Prapavei-Boscon. A seguire, alle 16.30, è in programma la premiazione. Si ricorda che in caso di brutto tempo, il Carnevale si svolgerà domenica 2 marzo 2014 con lo stesso programma.

La seconda tappa del tour del Carnevale castionese è in Nevegal il 3 marzo 2014, con la Gara di Sci in maschera, organizzata in collaborazione con Società Alpe del Nevegal e Scuola di Sci Nevegal. Maggiori informazioni su www.alpedelnevegal.it La terza ed ultima tappa in Piazza dei Martiri il 4 marzo 2014 – martedì grasso – dalle ore 15.00. La Pro Loco Pieve Castionese organizza, in collaborazione con Comune di Belluno, Consorzio Adorable e Consorzio Centro Belluno “Belluno in Maschera”, festa in maschera con giochi, sfilata delle mascherine e la partecipazione dei “Fratelli AL”.  Fonte http://www.prolocopievecastionese.it/