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Bivacco Bocco-Zago

Il nuovo Bivacco Bocco-Zago al Marmol, sulle Dolomiti Bellunesi, nel Gruppo della Schiara, è stato inaugurato nel 2013, a cura della Sezione Cai di Dolo. Il bivacco porta il doppio nome di “Bocco-Zago”: l’intitolazione deriva dalla dedica a Sandro Bocco, caporale del 7° Reggimento Alpini, caduto nel 1967 durante un’esercitazione sul Rinaldo, e a Marco Zago, socio della Sezione di Belluno e scomparso nel tragico incidente dell’elicottero del SUEM, precipitato a Rio Gere il 22 agosto 2009.

Dove si trova il Bivacco Bocco-Zago

Il bivacco si trova a 2.266 metri di altitudine. Un eccezionale trasporto con elicottero ha portato in quota la struttura che è stata posizionata nello stesso sito del precedente, a oltre 2000 metri quota sulla spalla est della Schiara, nei pressi della Forcella del Marmol, nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Si trova quasi alla fine dell’omonima ferrata che sale dal Rifugio Settimo Alpini ed è raggiungibile anche dall’opposto versante, partendo dal Rifugio Bianchet in Val Vescovà o dal Rifugio Pian di Fontana, passando per la forcella di Nerville. Vi transita la frequentata Alta Via 1 delle Dolomiti. Ora la nuova struttura, dotata di sei posti letto, è pronta ad accogliere gli escursionisti che vogliono visitare le splendide montagne che fanno da cornice alla città di Belluno.

La storia del Bivacco sulla Forcella del Marmol

Negli anni 1967-68 si inaugurava l’Alta Via delle Dolomiti n. 1, percorso di straordinaria bellezza che, di cima in cima, di rifugio in rifugio collegava il lago di Braies al gruppo della Schiara, quindi a Belluno.
La sezione del CAI di Dolo – Riviera del Brenta proprio in quegli anni desiderò contribuire a rendere più sicuro un tratto dell’Alta Via lungo ed impegnativo, posizionando un bivacco sulla Forcella del Marmol. Un rifugio utile in caso di avverse condizioni meteo ed importante per tutte le altre necessità degli alpinisti ed escursionisti frequentanti a vario titolo il gruppo della Schiara.
Il bivacco venne installato da soci della Sezione e dagli Alpini della Brigata Cadore di Belluno. I pesanti colli furono trasportati a dorso di mulo fino al Rifugio 7° Alpini e poi a spalla e, quindi, con tratti di teleferica, allestita allo scopo, fino a sotto la predetta forcella, ove trovò collocazione il Bivacco “Bocco”. La nuova struttura venne dedicata per l’appunto a Sandro Bocco, caporale del 7° Reggimento Alpini, tragicamente caduto nel 1957 durante un’esercitazione sul Monte Rinaldo (inaugurazione avvenuta il 22.9.1968).
Dopo 42 anni il tempo e le condizioni meteorologiche hanno lesionato parti della struttura e si è dovuto dichiararlo inagibile. Di qui la decisione di ricostruirlo, rinnovandolo.
I Volontari della Stazione del Soccorso Alpino di Belluno hanno provveduto a smantellare e rimuovere il vecchio bivacco e a predisporre il getto per la nuova platea sulla quale è stato posizionato il bivacco. La struttura, realizzata a valle, veniva trasportato in forcella da un possente elicottero Kamov il 27 luglio 2012. Il nuovo bivacco viene co-intitolato a Marco Zago, volontario della Stazione Cnsas di Belluno e tecnico aeronautico della ditta Inaer, deceduto a Rio Gere – Cortina d’Ampezzo il 22 agosto 2009 durante un intervento di elisoccorso.

Fonte: www.caibelluno.it 

Immagine di copertina: il trasporto del nuovo bivacco. Fonte: www.caidolo.it